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Il Brindisi a Roma. "Sarà come in campo neutro"

BRINDISI – Roberto Taurino, difensore centrale del Football Brindisi, non ha ancora smaltito i postumi della botta ricevuta domenica scorsa ad una caviglia. Non si sta allenando, sta facendo terapia. Domenica a Roma per il ritorno con la Cisco vuole esserci e intende dare il contributo alla conquista della finale. Ma non sarà facile. Nonostante la tanta voglia di esserci, la presenza di Taurino al momento appare poco probabile. Tutti gli altri stanno bene e sono pronti ad affrontare questa battaglia decisiva.

BRINDISI – Roberto Taurino, difensore centrale del Football Brindisi, non ha ancora smaltito i postumi della botta ricevuta domenica scorsa ad una caviglia. Non si sta allenando, sta facendo terapia. Domenica a Roma per il ritorno con la Cisco vuole esserci e intende dare il contributo alla conquista della finale. Ma non sarà facile. Nonostante la tanta voglia di esserci, la presenza di Taurino al momento appare poco probabile. Tutti gli altri stanno bene e sono pronti ad affrontare questa battaglia decisiva.

A Roma, nello stadio Flaminio, i ragazzi allenati da Massimo Silva, saranno scortati da un grande numero di tifosi. Si stanno organizzando pullman. Molti andranno con i mezzi privati. Tutti i supporter del Brindisi vogliono essere presenti per spingere la loro squadra alla vittoria e, quindi, conquistare la finale. I tifosi, dopo avere visto all’opera domenica scorsa il loro Brindisi, hanno la consapevolezza che la squadra ce la possa fare. Contro la Cisco sono stati solo sfortunati.

La gara è finita zero-a-zero, ma la supremazia del Brindisi è stata netta. A fronte di un solo tiro in porta della Cisco, ci sono state numerose palle-gol dei padroni di casa. Bravo il portiere della Cisco a compiere due autentici miracoli; sfortunati i brindisini nel colpire una traversa con Carcione e nel non  riuscire a centrare la porta con i colpi di testa ravvicinati di Trinchera e Da Silva.

“Andiamo a giocarci una finale in campo neutro”, ripete ai suoi giocatori l’allenatore Massimo Silva. E al cronista risponde: “Abbiamo dimostrato nella gara di domenica di non essere affatto inferiori alla Cisco. Tutt’altro. E, quindi, abbiamo la consapevolezza di poter vincere questa gara”.

“Andiamo tutti a Roma domenica a sostenere la squadra – dice il presidente del Football Brindisi Francesco Barretta -. I giocatori hanno bisogno di sentire il calore dei nostri tifosi. Sono certo che saremo in tanti in uno stadio solitamente vuoto perché la Cisco non ha pubblico”.

E’ la stranezza della società dei fratelli Ciaccia. Ogni anno investono milioni per allestire la squadra, che puntualmente fallisce la promozione in Prima divisione, e gioca in uno stadio deserto perché gli sportici della capitale si dividono tra romanisti e laziali. Gli aficionados della Cisco sono appena un centinaio. Eppure i fratelli Ciaccia investono tanto per portare in Prima divisione la squadra, retrocessa nove anni fa.

Per il Football Brindisi, da quando sei anni fa con la gestione di Mario Salucci la società fallì, e fu rilevato dai fratelli Barretta, questa è stata la prima stagione di professionismo. Partecipare ai play off era l’obiettivo che i Barretta si erano posti. E’ chiaro che, dopo la bella prova di domenica scorsa, pensano seriamente alla conquista della finale. “Non sarà facile vincere a Roma – aggiunge Francesco Barretta -, ma noi siamo determinati nel passare il turno”.

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