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"Il Comune acquisti un defibrillatore per ogni impianto sportivo di sua proprietà"

"Con una spesa di poco inferiore ai 15mila euro, l’amministrazione comunale potrebbe dotare tutti e 22 gli impianti sportivi di cui dispone di un defibrillatore”. A lanciare questa proposta sono i consiglieri comunali Massimiliano Oggiano e Pietro Guadalupi, del gruppo consiliare Conservatori e riformisti, attraverso un’interrogazione scritta indirizzata al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales

BRINDISI – “Con una spesa di poco inferiore ai 15mila euro, l’amministrazione comunale potrebbe dotare tutti e 22 gli impianti sportivi di cui dispone di un defibrillatore”. A lanciare questa proposta sono i consiglieri comunali Massimiliano Oggiano e Pietro Guadalupi, del gruppo consiliare Conservatori e riformisti, attraverso un’interrogazione scritta indirizzata al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales. Come rimarcato nel documento, la normativa vigente prevede l’obbligo per le società sportive dilettantistiche e professionistiche di munirsi di un defibrillatore semiautomatico presso le strutture in cui praticano attività agonistica, a partire dal prossimo 1 gennaio. 

“E’ un dato consolidato  - scrivono Oggiano e Guadalupi - che l’attività fisica regolare è in grado di ridurre l’incidenza di eventi correlati alla malattia cardiaca coronarica e di molte altre patologie. Tuttavia l’attività fisica costituisce di per sé un possibile rischio di arresto cardiocircolatorio per cause cardiache e non cardiache”.

E' "ragionevole affermare, quindi – proseguono i due consiglieri comunali - che i contesti dove si pratica attività fisica e sportiva agonistica e non, come possono essere tutti gli impianti sportivi comunali siano essi palestre scolastiche che palazzetti, possono essere scenario di arresto cardiaco più frequentemente di altre sedi: la defibrillazione precoce rappresenta in tal caso il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza e quindi salvare una vita umana”.

Per questo, pur tenendo conto del fatto che l’obbligo spetta alle società e non agli enti pubblici, il sindaco viene invitato a “valutare l’opportunità che sia l’amministrazione comunale di Brindisi (proprietaria degli impianti sportivi) a farsi carico di tale spesa. E’ fatto notorio che soprattutto le società sportive dilettantistiche stentano a praticare l’attività sportiva di riferimento a causa di una ormai consolidata crisi economica e di una carenza di sponsor locali in grado di supportare adeguatamente gli sforzi che annualmente le medesime sono costrette a fare, che non consente di programmare correttamente la propria attività sportiva ed  agonistica nei confronti dei propri tesserati soprattutto del settore giovanile”.    

Guadalupi e Oggiano hanno fatto anche una stima economica dell’intervento. “Considerando che l’Amministrazione Comunale detiene circa 22 impianti tra palestre scolastiche e palazzetti e tenuto conto che il costo di un defibrillatore semiautomatico oscilla tra 600/700 euro – si legge nell’interrogazione - l’impegno economico sarebbe di poco inferiore ai 15.000 euro, una spesa sicuramente sopportabile da parte della stessa, seppur in un momento di ristrettezze economiche per il bilancio comunale”. 

“Questo intervento – concludono i consiglieri comunali - sarebbe la migliore attestazione di  vicinanza ed attenzione  a quel mondo sportivo dilettantistico grazie a quale molti giovani e non giovani riescono a praticare attività fisica  sportiva ed agonistica e grazie al quale il nome della Città di Brindisi spesso e volentieri balza agli onori della cronaca nazionale”.  

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