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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il credo di coach Sacchetti: "Cercheremo di vincere divertendoci"

"Se riusciremo ad abbinare il divertimento alla vittoria, questo palazzetto diverrà troppo piccolo". Con queste parole coach Meo Sacchetti ha suscitato l'entusiasmo degli oltre cento tifosi che stamani hanno affollato la sala stampa del PalaPentassuglia

BRINDISI – “Se riusciremo ad abbinare il divertimento alla vittoria, questo palazzetto diverrà troppo piccolo”. Con queste parole coach Meo Sacchetti ha suscitato l’entusiasmo degli oltre cento tifosi che stamani (9 maggio) hanno affollato la sala stampa del PalaPentassuglia per assistere alla presentazione del nuovo allenatore dell’Enel Basket Brindisi, dopo l’addio di Piero Bucchi. Accanto all’ex tecnico di Sassari, tuttora campione d’Italia in carica, c’era il presidente del sodalizio biancazzurro, Nando Marino. E poi c’erano i soci Vetrugno, Marinò e Carparelli, un rappresentante dell’associazione “Brindisi vola a canestro” e l’ex socio Gino Bagnato, che Marino vorrebbe far rientrare nella compagine societaria.

Sacchetti negli ultimi sei anni più volte è stato a Brindisi da avversario, fra gare di campionato e playoff. “C’è una lunga storia di battaglie 2016-05-09_110817_MVP_6256-2fra Brindisi e Sassari – ha ammesso ironicamente il 62enne – anche se non ho vinto molte volte”. Sacchetti conosce già in parte la città e soprattutto conosce la passione dei tifosi. “Tutte le volte in cui sono venuto a Brindisi – racconta Meo – la gente mi riconosceva e mi fermava per strada per parlarmi di basket. So che siete competenti – dice l’allenatore rivolgendosi ai tifosi – un po’ tutti voi vi sentite allenatori. Sicuramente ci saranno delle pressioni”.

Le radici pugliesi. Nato ad Altamura (Bari), Sacchetti ha solide radici pugliesi, anche se nel Tacco d’Italia ha vissuto solo fino all’età di due anni, quando la morte del padre costrinse la famiglia a spostarsi nel Nord Italia. Ma il legame con la sua terra natia non si è mai spezzato. “Fra Natale e Capodanno – dichiara Meo – sono stato invitato ad Altamura per ricevere il premio ‘Federico II' destinato agli altamurani che si distinguono nel mondo. E a Sassari allora hanno pensato bene di esonerami per darmi la possibilità di raggiungere il paese in cui sono nato”. Sacchetti ironizza così sul suo esonero. Il coach del triplete (Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italia vinti nel 2015 alla guida del Banco di Sardegna) non ha mai serbato rancore nei confronti della sua vecchia società. L’esonero maturato lo scorso novembre dopo un difficile avvio stagionale ormai è un ricordo del passato. Adesso Sacchetti è immerso nella sua nuova avventura in biancazzurro.

Romeo Sacchetti e Nando Marino-2Serve un play. Già nel pomeriggio odierno con ogni probabilità si incontrerà con il general manager Alessandro Giuliani per cominciare a pianificare le strategie di mercato. Il ruolo in cui si dovrà intervenire con un innesto di spessore, ad ogni modo, è già stato individuato. “Il discorso play maker – dichiara Sacchetti – è una cosa importante”. Alla domanda se potrebbe tornare in auge il nome dell’ex Jerome Dyson, attualmente in forza alla Manital Torino, Sacchetti manifesta una certa perplessità, lasciando intendere che i ritorni di fiamma, nel mondo del basket, non lo hanno mai convinto. E poi ci sono insistenti voci secondo cui Dyson potrebbe accasarsi a Sassari, anche se Torino vorrebbe trattenerlo. L’ipotesi di un ingaggio del figlio, Bryan Sacchetti, sotto contratto con Sassari anche per il prossimo anno, viene scartata. “In quel ruolo – spiega il coach – c’è già un giocatore come Zerini (fresco di convocazione in nazionale insieme a Cournooh, ndr). Non c’è un buco in quella situazione”.

Banks. Fra i giocatori dell’attuale organico, la punta di diamante è indubbiamente Adrian Banks, consacratosi quest’anno come uno dei I tifosi presenti alla presentazione di Sacchetti-2migliori giocatori della Serie A. La società proverà a fare uno sforzo economico, mettendo in conto di dover ritoccare in maniera consistente il suo ingaggio, per trattenere la guardia americana. “Banks – conferma – lo vorrei tenere. E’ un giocatore importante, ma ci sono anche altre squadre su di lui e ci sono anche delle valutazioni da fare in base al budget”. A tal proposito, Marino spiega che la disponibilità economica della società dovrebbe restare in linea con quella della stagione che si è appena conclusa. “Cercheremo di costruire – spiega il presidente – una squadra degna per i play off e le Final Eight di Coppa Italia. Il basket a Brindisi va avanti – assicura Marino – e non si fermerà”.

Il club sta facendo anche un pensierino alla possibilità di partecipare a una competizione europea, ma il presidente ammette che sarà più difficile rispetto allo scorso anno ottenere una wild card per l’Eurocup, alla luce del piazzamento negativo nel massimo campionato. Ma prima di coltivare eventuali ambizioni europee, bisognerà pensare allo staff tecnico. Resteranno il vice Michelutti e l’assistent coach Marco Esposito? Al momento ancora non si sa. “Stiamo facendo delle valutazioni – dichiara Sacchetti – bisogna aspettare che finiscano i play off per chiarire il quadro”.

La filosofia di gioco. Di certo c’è che Sacchetti intende riproporre a Brindisi la stessa formula tattica già adottata, con successo, a Sassari. Per l’anno prossimo, insomma, c’è da aspettarsi un roster che farà della corsa uno dei suoi punti di forza. “Ricorreremmo all’assetto – dichiara il tecnico – del 3+4+5. Prediligo una pallacanestro atletica. Vogliamo giocatori che sappiano stare in campo in questo modo”. Si cambia filosofia, insomma, rispetto al quinquennio Bucchi. “L’esempio di Bucchi – prosegue Sacchetti – è più che buono. Se Piero ha fatto questa scelta ed è rimasto a Brindisi 5 anni, vuol dire che si è trovato bene. Questo aspetto è stato determinante nella mia scelta”.

Sacchetti insieme a Rossano Zazzara-2I selfie con i tifosi. Finita la conferenza, Sacchetti posa per i suoi primi selfie da allenatore dell’Enel. Fra i tifosi con cui si fa immortalare c’è anche il parrucchiere Rossano Zazzara. I due sono amici da quando una mattina, alla vigilia di un’amichevole contro Brindisi in programma al PalaPentassuglia nell’ambito del Memorial Pentasuglia, il tecnico si presentò presso il salone di Rossano in via Salita di Ripalta, alle spalle del Comune, per farsi radere la barba. A Brindisi, insomma, c’era già chi a Sacchetti voleva un gran bene.  

LE FOTO SONO DI VITO MASSAGLI

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