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Il mistero della “Tattica di Oronzo” alla XXXII Regata Brindisi - Corfù

Tutti si chiedono quale tattica adotterà l’equipaggio di Alba Mediterranea per difendere il terzo posto, categoria Holiday, con Sambarcamo, dello scorso anno

BRINDISI - Ormai fervono i preparativi per la partecipazione alla regata internazionale Brindisi Corfù e puntualmente aleggia tra tutti i velisti il mistero che avvolge le avventure di Alba Mediterranea; tutti si chiedono quale tattica adotterà l’equipaggio di Alba Mediterranea per difendere il terzo posto, categoria Holiday, con Sambarcamo, dello scorso anno? Il mistero continua sulla tattica utilizzata per posizionarsi al terzo posto al campionato invernale di Gallipoli del 2016, o al primo posto del campionato autunnale, sempre a Gallipoli, del 2015.

Per non parlare della Regata Brindisi Corfù del 2015 dove hanno vinto facile, in quanto hanno contribuito alla vittoria di Idrusa di Paolo Montefusco, che con grande orgoglio ha utilizzato “la Tattica di Oronzo”. Inoltre, è ancora forte l’eco della mirabile ed epica avventura che ha visto l’equipaggio e l’imbarcazione di Alba Mediterranea posizionarsi al 2° posto della categoria in occasione della 27° regata internazionale Brindisi-Corfù del 2012 da cui trae origine il racconto, scritto da Roberto Chirico ed edito da Manni Editore.

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Il mistero è stato svelato dal libro ma ormai introvabile, solo chi avrà l’ardire di partecipare al nostro equipaggio ed alla regata potrà essere erudito a dovere. “La tattica do Oronzo” è un viaggio che racconta l'entusiasmante avventura vissuta da una ciurma di temerari e coraggiosi condottieri alla ricerca di sé e dell’avventura, alla regata velica internazionale Brindisi-Corfù del 2012, classificandosi primi in tempo reale nella categoria Holiday su 48 barche a vela. Un'imbarcazione social oriented, quella della Ninfa dei mari, animata da personaggi e storie che in questo libro prendono vita in un racconto in cui il viaggio in mare è metafora di cambiamento e di vita stessa.

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La tattica di Oronzo racconta infatti una storia che, traendo spunto da quell’evento, finisce per avere tutte le caratteristiche per una lezione di vita, i cui protagonisti sono un gruppo di giovani provenienti da esperienze difficili, in particolare dal tunnel della tossicodipendenza, e un’associazione di promozione sociale, Alba Mediterranea, che opera con loro e per loro nel territorio salentino. La loro sfida apparentemente improbabile, quella di studiare ogni aspetto che rende possibile la navigazione in barca a vela e poi di gareggiare con altre imbarcazioni della stessa categoria, diventa con il trascorrere delle ore (la vicenda narrata si svolge nell’arco di due giorni) un simbolo di riscatto sociale per i ragazzi e di impareggiabile gratificazione per tutto lo staff dell’Associazione che ha contribuito a realizzare quell’impresa.

Nel romanzo, in cui l’intreccio è dato dalla sequenza dei fatti che riguardano la regata, sono le individualità dei personaggi che prendono la scena e, in alcuni casi, rappresentano su di un piano sia concreto che simbolico il cambiamento, la rigenerazione che, per mezzo della partecipazione all’evento, sta avendo luogo in ognuno di loro. Tra gli altri risalta il personaggio di Oronzo che con il suo carattere e la sua giovialità diverrà, quasi a sua insaputa, il nucleo centrale della leggenda che si va costruendo, fino a essere il protagonista indiscusso del mistero, creato ad arte, che avvolge la tattica di navigazione.

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Alba Mediterranea ha individuato 6 “eroi” per partecipare alla XXXII° regata velica internazionale Brindisi Corfù, con partenza il 7 giugno 2017, tre ragazzi andranno con Idrusa di Montefusco Sailing Team e tre ragazzi andranno con un Elan 37, la prima imbarcazione Social Oriented, con un unico obiettivo: vincere!!!  Già partita la preparazione da oltre due mesi, alternando attività a terra con esercitazioni in mare, trasferimento imbarcazione da Gallipoli ad Otranto ed infine da oggi siamo sul lungomare di Brindisi.

Con il progetto, Alba Mediterranea Sailing Team – Messaggeri di Legalità, Alba Mediterranea, ha l’ambizioso obiettivo di promuovere cultura della legalità attraverso la navigazione in barca a vela, associando all’impegno sportivo a quello emotivo e relazionale. La vela, infatti, disciplina complessa e impegnativa, impone regole rigide, una comunicazione e collaborazione costante tra i membri dell’equipaggio, concentrazione, preparazione fisica e teorica.

“La tattica di Oronzo” divenne il fulcro della loro esperienza, il nuovo totem da tenere presente come una bussola, con un sentimento in grado di sdrammatizzare il peso dell’esistenza per fare spazio a una visione più idealistica, romantica e, insieme, autoironica della vita. La tattica di Oronzo diventava la meta da conseguire, perché fioriva sul campo dei desideri, anche quelli più impensabili, rigenerando continuamente l’interesse e le motivazioni alla base delle scelte dei ragazzi”.
 
Ricordiamo che tutto questo viene realizzato grazie al progetto “Alba Mediterranea Sailing Team – Messaggeri di Legalità” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la Gioventù e il Servizio Civile Nazionale, con partener Consorzio Emmanuel, CSVSalento e Assonautica Puglia. I ragazzi destinatari dell’intervento vengono segnalati dalle USSM – Uffici Servizi Sociali per i Minorenni di Taranto, Lecce, Bari e Brindisi sotto la direzione del Centro Giustizia Minorile per la Puglia, che ha fin da subito sostenuto la validità e l’importanza di questo percorso: “la collaborazione con l’Associazione Alba Mediterranea permette alla Giustizia Minorile di mettere in campo nuovi strumenti ed interessanti metodologie per l’inclusione sociale dei minori a rischio di devianza”. Con grande orgoglio Alba Mediterranea ha regatato con il logo del Comando Nazionale della Guardia Costiera – Capitaneria di Porto e con il logo del 150 anniversario del Corpo, a coronamento della fattiva collaborazione dei Comandanti della Guardia Costiera di Bari, Gallipoli, Taranto, di Otranto e di Brindisi ed in particolare al Comandante Ducci e Comandante Salvemini del Comando della Guardia Costiera regionale.
 

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