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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il sogno di Mouhamed Ali, boxer italiano

BRINDISI - Manca ormai poco, ma è già tutto pronto per la “Saturday Boxing Night” di Brindisi, una serata dedicata al pugilato che si aprirà a partire dalle 20.30 di sabato 8 giugno. In palio ci sono due titoli europei, la cintura di campione continentale pesi superleggeri e quella di campione dei pesi supermedi.

BRINDISI - Manca ormai poco, ma è già tutto pronto per la “Saturday Boxing Night” di Brindisi, una serata dedicata al pugilato che si aprirà a partire dalle 20.30 di sabato 8 giugno. In palio ci sono due titoli europei, la cintura di campione continentale pesi superleggeri e quella di campione dei pesi supermedi. Oggi pomeriggio la conferenza stampa dell’evento, a palazzo Granafei Nervegna, alla presenza degli organizzatori e degli atleti che si sfideranno sabato sera a partire dalle 20.30 presso il PalaPentassuglia.

A rompere il ghiaccio saranno il salentino Andrea Manco 4-0-1 (1 ko) e il lituano Artiom Karasev 2-4 (2 ko), chiamati – per la categoria Pesi Medi – al duello sulla distanza delle sei riprese. A seguire, saliranno sul ring il romano Emanuele “Ruspa" Della Rosa 31-1 (8 ko) c ampione Internazionale Wbc, sfidante ufficiale Ebu, e il lettone Konstantins Sakara 13-28-2 (11 ko); l'incontro internazionale (pesi superwelter) si articolerà sulla distanza delle sei riprese.

Subito dopo protagonisti al PalaPentassuglia – per la categoria pesi medi – saranno il romano Domenico “Vulcano" Spada 36-4 (18 ko) campione mondiale silver Wbc e l'ungherese Norbert Szekeres 13-24-3 (8 ko): anche questa sfida si affronterà sulle sei riprese.

Alle ore 22.30 il titolo di campione d'Europa pesi supermedi che si assegnerà al termine delle 12 riprese, se lo contenderanno l'italo-senegalese Mouhamed “The Power" Alì Ndiaye 23-1 (13 ko) e il francese Christopher Rebrasse 20-2-2 (5 KO). L'arbitro dell'incontro sarà il tedesco Jurgen Langos; giudici: Manuel Oliver Palomo (Spagna), Francisco Vazquez Marcos (Spagna), Anssi Perajoki (Finlandia); supervisore: Marco Giuliani (Belgio).

La grande serata internazionale si concluderà con l'assegnazione del titolo di campione d'Europa pesi superleggeri. Sulla distanza delle 12 riprese, si affronteranno il pugile umbro Michele Di Rocco 34-1-1 (15 ko) e l'inglese Lenny Daws 25-2-2 (10 ko). L'arbitro del match, sarà lo spagnolo Manuel Oliver Palomo; giudici: Francisco Vazquez Marcos (Spagna), Jurgen Langos (Germania), Anssi Perajoki (Finlandia); supervisore: Marco Giuliani (Belgio).

Questo pomeriggio alle 16 la presentazione dell’appuntamento, alla presenza delle autorità brindisine e di rappresentanti della società Boxe Iaia di Brindisi, oltre che del massimo responsabile della Opi 2000 Salvatore Cherchi. Sono intervenuti gli atleti di punta che gareggeranno durante la serata, che hanno parlato al pubblico presente, mostrando tutta la propria carica. Le operazioni di peso si svolgeranno domani pomeriggio alle 17.

Singolare, fra le tante storie dei quattro pugili ‘di punta’ quella di un italo senegalese che ha raccolto l’appello del ministro Josefa Idem. “Sono nato in Senegal, avevo 21 anni quando sono andato via era il 2000. Sognavo di diventare il campione del mondo, e ci sto ancora lavorando su”. E’ il racconto di Mouhamed Ali Ndiaye, 34 anni, ormai naturalizzato italiano. Porta un nome che pesa: “Mi ha battezzato proprio lui, Cassius Clay, porto questo nome perché mio padre era un amante della boxe” dichiara a margine della conferenza stampa di presentazione del “Saturday boxing night” di sabato sera, a Brindisi.

“Accolgo e condivido – dice – l’appello del ministro delle Pari opportunità Josefa Idem. Se si riconosce la cittadinanza italiana agli stranieri, a coloro che sono nati e hanno vissuto in Italia, è un’opportunità per il Paese per vincere medaglie in occasione delle più importanti competizioni sportive”.

Mouhamed Ali Ndiaye è cittadino italiano dal 2004: “Ho conosciuto l’amore in Italia, mi sono sposato con una ragazza di Sciacca, i miei due figli, uno di quattro l’altro di dieci mesi, sono nati qui. Ma per me è stato diverso, sono venuto in Italia perché nel mio Paese non c’erano i mezzi economici per coltivare il mio sogno. Sono arrivato in Italia e i primi tempi non è stato facile. Ora mi sento italiano, peso 76 chili, sono un supermedio naturale, non ho problemi di peso. E il mio sogno è diventare campione del mondo, è un sogno quasi avverato. Ma ce n’è un altro, sono un volontario discontinuo nei vigili del fuoco e voglio diventare un vigile del fuoco effettivo, come tanti atleti che entrano nei corpi armati”.

 

 

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