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Il solito rigore fantasma, ma anche il Brindisi a Matera è evanescente

MATERA – Il Brindisi, sebbene sconfitto per 2-0 da un Matera che tutto sommato non brilla, oggi tre record li ha battuti: Il primo è che in sei gare di campionato per la prima volta conclude senza segnare un gol; il secondo è che in sei gare ha subìto cinque rigori contro, e il terzo è che nella stessa gara ha subìto due rigori decretati dall’arbitro Borriello di Mantova, figlio di Gennaro, ex arbitro di fama, attuale vice designatore.

MATERA – Il Brindisi, sebbene sconfitto per 2-0 da un Matera che tutto sommato non brilla,  oggi tre record li ha battuti: Il primo è che in sei gare di campionato per la prima volta conclude senza segnare un gol; il secondo è che in sei gare ha subìto cinque rigori contro, e il terzo è che nella stessa gara ha subìto due rigori decretati dall’arbitro Borriello di Mantova, figlio di Gennaro, ex arbitro di fama, attuale vice designatore.

Per il guinness dei primati è un ottimo risultato, ma per il Brindisi non lo è affatto. Primo perché la squadra oggi è stata praticamente inconsistente, non ha mai graffiato, lasciandosi superare dalla aggressività degli avversari, non riuscendo a creare reali pericoli per il portiere avversario ed ha perso due pedine per la gara di domenica contro Neapolis: Fruci uscito anzitempo per un riacutizzarsi del malanno che lo aveva tenuto fermo domenica scorsa (evidentemente un errore di valutazione), e Moscelli che si è fatto banalmente espellere dopo essere stato ammonito.

Secondo perché è ormai chiaro che lassù nessuno ama questa squadra. E sì. Un errore è concepibile, due pure. Ma su cinque rigori fischiati contro il Brindisi sino a questo momento, solo uno era sacrosanto. E cioè quello oggi assegnato al 24’ del primo tempo per un fallo di mano di Larosa. Gli altri sono stati concessi agli avversari con molta superficialità.

Definiamola così in modo che nessuno se ne abbia a male. Quello che è accaduto oggi a Matera in occasione del secondo penalty però è davvero incredibile. E’ il 12’ della ripresa. C’è un’incursione nell’area della squadra brindisina. Il portiere Marconato, ancora una volta il migliore in campo, para. Quindi corre in avanti per rimettere subito in gioco il pallone. Del Sorbo, attaccante avversario, che ha una stazza notevole, gli si mette davanti costringendo Marconato a scostarlo con un braccio.

Ebbene, per l’arbitro quello non è stato fallo di ostruzione da fischiare in favore del Brindisi, ma fallo di reazione di Marconato e quindi cartellino giallo e rigore. Inutile protestare. Ha calciato Lo Grieco ed è stato il 2-0 che ha chiuso la gara.

Il Brindisi, dunque, oggi contro il modesto Matera ha assaporato l’amaro della prima sconfitta in questo campionato anche se conserva comunque la vetta della classifica. Una sconfitta, a prescindere da quel secondo rigore, imbarazzante per i beneficiari e per chi lo ha concesso, maturata perché la squadra non è stata all’altezza delle precedenti gare. Certo, è troppo presto per dare un giudizio.

Però Florimbj che è persona molto esperta di calcio dovrebbe trarre delle conclusioni dall’andamento delle ultime tre gare: in casa con il Campobasso e la Vigor Lamezia e oggi a Matera. Tre gare in cui i biancazzurri non si sono espressi come nelle gare precedenti; nelle quali hanno giocato più con il cuore e la voglia di vincere che con le idee chiare.  Si dirà colpa di un centrocampo non ancora completo e di arbitraggi sinora decisamente contrari, per partito preso, al Brindisi.

Sicuramente si, il centrocampo aspetta che Battisti sia in condizione di giocare per avere il salto di qualità, e gli arbitraggi hanno lasciato il segno. Per poter utilizzare Battisti è solo questione di un paio di settimane, ma per questi arbitri che andrebbero citati in giudizio per danni, non sembra ci sia una cura.

Ma veniamo alla gara. Florimbj deve fare a meno di Taurino. Al suo posto schiera Lispi. Il resto della squadra è la stessa delle altre gare. Cadregari, tecnico del Matera, si affida alla solita squadra pure lui; deve fare a meno solo del terzino destro titolare. Ai suoi comanda aggressività e pressing sul portatore di palla. Il gioco si trascina senza contraccolpi. Il Brindisi non morde.

Ceccarelli non riesce ad avere palloni giocabili; Moscelli non graffia. Nel complesso, però, è il Brindisi che preme. Al 24’ i padroni di casa passano in vantaggio. Del Sorbo salta tutti, tira e Marconato devia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Larosa in area tocca il pallone con la mano ed è rigore. Calcia Ancora, Marconato intuisce ma non riesce ad arrivare sul pallone.

Esce al 33’ Fruci dolorante ed entra Mottola.  Il Brindisi cerca il pareggio. Ma le sue conclusioni, spesso dalla distanza, non hanno fortuna. Nella ripresa il Brindisi insiste. Il Matera non sembra in condizioni di reggere per molto la pressione avversaria. Poi arriva in soccorso l’arbitro che assegna il rigore inesistente. Calcia Lo Grieco e senza infamia e senza lode la squadra allenata da Cadregari si porta sul 2-0.

Con l’espulsione di Moscelli al 27’ cala il sipario su una partita che bisogna al più presto cancellare ma che deve servire all’allenatore per capire cosa non ha funzionato e al presidente Galigani come muoversi per porre fine allo scempio che gli arbitri mandati a dirigere le gare del Brindisi puntualmente fanno. I giocatori del Brindisi escono dal campo arrabbiatissimi, tanto da rifiutare il saluto finale agli avversari (il cosiddetto terzo tempo).

MATERA – BRINDISI 2-0

Matera – Lorello, Calà, Villagatti, Malquore, Di Fusco, Provenzano, Stella (dal 21’ st Capolei), Lo Grieco, Ancora, Del Sorbo, Alassani (dal 32’ st Losicco). All.: Cadregari

Brindisi – Marconato, Coduto, Fruci (dal 33’ pt Mottola), Cejas, Lispi, Larosa, Piro (dal 26’ st Di Matteo), Pizzolla, Ceccarelli, Alessandrì (dal 9’ st Maiorino). All.: Florimbj

Arbitro – Borriello di Mantova

Reti – Nel pt al 25’ Ancora su rigore, nel st al 13’ Lo Grieco su rigore

Note – Espulso al 27’ del st Moscelli; ammoniti Marconato, Piro, Pizzolla e Moscelli; spettatori 2.500; angoli 5-4 (2-3) per il Brindisi; recupero: 1’ nel pt; 3’ nel st

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