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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Simmons martedì al "Gemelli" per l'intervento. Enel tornerà sul mercato

Si fa presto a passare dal sogno all’incubo: basta un secondo, una gamba che cede, un giocatore, “il giocatore”, che resta a terra e dopo qualche minuto si ritrova in lacrime su un lettino. I tifosi dell’Enel Brindisi sognavano un altro anno indimenticabile

BRINDISI - Si fa presto a passare dal sogno all’incubo: basta un secondo, una gamba che cede, un giocatore, “il giocatore”, che resta a terra e dopo qualche minuto si ritrova in lacrime su un lettino. I tifosi dell’Enel Brindisi sognavano un altro anno indimenticabile, magari un posto nell’olimpo del basket, tra le prime quattro del campionato. Ora tutto si ridimensiona e diventa meno magico. Ma c’è nell’aria troppo catastrofismo: l’Enel non puntava a vincere lo scudetto ed ha pur sempre un’ottima squadra. Nella vita bisogna sapersi accontentare e restare con i piedi per terra, per quanto sognare non sia un reato. Anzi.

Cedric Simmons questa mattina sarà in ospedale per i primi accertamenti, ma la lesione del tendine del quadricipite è ormai certa: minimo sei mesi di stop. Martedì prossimo il gigante che doveva portarci in alto sarà accompagnato a Roma, Policlinico Gemelli, dove sarà operato. Dopo lo scoramento iniziale, la parole disperate e la rabbia del post-partita, più per l’infortunio del pivot che per la sconfitta casalinga, il presidente Nando Marino cerca di non farsi prendere dalla disperazione e manda l’ennesimo segnale di speranza ai tifosi: «Torneremo sul mercato». Non subito però, meglio attendere qualche giorno piuttosto che fare scelte affrettate.

È ovvio che uno come Cedric non lo trovi dietro l’angolo, forse non lo trovi affatto, anche perché le casse dell’Enel non sono senza fondo e dopo gli ingaggi di Pullen e dello stesso Simmons si pensava di aver messo la parola fine alla voce “uscite”. E invece si farà l’ennesimo sacrificio: «Con Giuliani torneremo sul mercato, ma è meglio concedersi almeno una settimana di tempo. Di certo oggi vediamo i nostri obiettivi ridisegnati. Pensavamo di poter fare un campionato di vertice, ma ci ritroviamo a dover fare i conti con una realtà ben diversa».

La squadra non avrà nemmeno il tempo di rifiatare: è già in partenza per il nuovo impegno di EuroChallenge contro gli svedesi del Sodertalje Kings (martedì 9 alle ore 19). Poi il rientro in Italia e di nuovo un anticipo, sabato a Pistoia.

Bucchi ieri ha sottolineato che questo tour de force non consente di allenarsi con i giusti ritmi, ma era cosa notoria e bisogna abituarcisi: non puoi pensare di andare in Europa senza sobbarcarti i sacrifici dei viaggi e degli allenamenti che saltano. L’EuroChallenge certamente toglierà qualcosa, ma farà crescere la società, oltre che i giocatori. E una società che punta a restare in alto deve fare queste esperienze e coglierne il meglio, senza lamentarsi degli impegni di Coppa o del metro arbitrale.

Perché, sia ben chiaro, ieri l’Enel non è stata battuta né dalla stanchezza per l’impegno di mercoledì scorso, né dai fischi delle giacchette grigie, e nemmeno dall’infortunio a Simmons. L’Enel ieri ha perso perché non ha giocato ai suoi livelli: ha sottovalutato - o non ha saputo fermare - un avversario arrivato al PalaPentassuglia con il coltello alla gola (dopo sei sconfitte consecutive), ed ha giocato ancora una volta con percentuali disastrose al tiro da 3 punti e con una difesa che per i primi due tempi ha fatto acqua da tutte le parti.

Quanto alle sceneggiate del Poz e al parapiglia (verbale) in sala stampa, c’è un solo modo per far capire a certa gente che non puoi essere un Mourinho se prima non hai vinto qualcosa: non parlarne. Ecco, appunto, non parliamone.

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