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Martedì, 16 Aprile 2024
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Infortunio Denmon: nessuna lesione ai legamenti. "Può farcela per i playoff"

Il potere veste Armani. Sul parquet di gioco l' EA7 Milano impone la straordinaria forza del suo roster, lo strapotere fisico, tecnico e atletico dei suoi "magnifici 10" e del suo staff tecnico, e fuori dal campo stabilisce una sorta di sudditanza psicologica che contamina il valore delle sue eccezionali prestazioni

BRINDISI - Il potere veste Armani. Sul parquet di gioco l’ EA7 Milano impone la straordinaria forza del suo roster, lo strapotere fisico, tecnico e atletico dei suoi “magnifici 10” e del suo staff tecnico, e fuori dal campo stabilisce una sorta di sudditanza psicologica che contamina il valore delle sue eccezionali prestazioni. La squadra di coach Luca Banchi non conosce avversari in campionato e sicuramente domenica sera l’Enel Brindisi aveva senza indugi riconosciuto la straordinaria superiore forza dell’EA7 Milano, opponendo la normale resistenza fin quando e quanto è stato possibile, prima di cedere consapevolmente al dominio incontrastato e subire una pesante sconfitta (73-85). 

E allora quale esigenza avranno mai avvertito i signori Gianluca Mattioli, Gianluca Sardella e Carmelo Lo Guzzo, arbitri designati a dirigere la partita, di soccorrere ed agevolare la squadra milanese, più forte e supertitolata, in una partita priva di alcun interesse per la classifica e diventata poi senza storia dopo l’infortunio subito da Marcus Denmon? Semplice sudditanza psicologica nei confronti del “colosso” milanese.

Di certo gli arbitri non hanno influito e determinato il risultato finale, ma sicuramente hanno limitato notevolmente le già scarse possibilità che aveva l’Enel Brindisi di giocarsi la sua brava partita contro l’EA7 Milano (così come del resto era positivamente successo in Coppa Italia), consentendo una difesa “mani in faccia” ai campioni d’Italia del calibro di Hackett, Gentile, Moss, Brooks, Cerella e gli altri, e, al contrario, impedendo a Pullen, Denmon, Turner, Denmon, Cournooh di esprimersi al meglio.  

E ancora  i tre arbitri hanno messo a referto “offese e minacce collettive frequenti verso arbitri e giocatori avversari e lancio di oggetti non contundenti” procurando la decisone del Giudice Sportivo di multare con 2 mila e 400 euro la New Basket Brindisi e di squalificare per una giornata di gara Delroy James che in effetti a fine partita ha fortemente inveito contro la terna arbitrale, a stento trattenuto dai suoi compagni di squadra, rivolgendogli “affettuosi saluti” con il suo speciale “slang” . 

Ma allora Daniel Hackett quale pubblico e quale atmosfera avrà avvertito e vissuto se, a differenza da quanto hanno scritto gli arbitri a referto, a fine partita ha espresso anche a nome dei suoi compagni di squadra il suo compiacimento nei confronti del pubblico brindisino. “Davvero bello venire a giocare qui nel PalaPentassuglia” - ha dichiarato Daniel Hackett- “C’è sempre una bella atmosfera, vedere questo entusiasmo è bello davvero”. 
Ci vuole una buona dose di arroganza e di coraggio  per riuscire modificare una partita senza alcun interesse per la classifica e presentare come “minaccioso il pubblico brindisino nei confronti di giocatori ospiti”, coinvolgendo i giocatori dell’EA7 probabilmente solo per giustificare le “offese e minacce collettive frequenti” verso il loro operato, queste sicuramente vere ed ampiamente meritate. 

L’Enel Brindisi, tuttavia, non ha deluso perché questa volta ha messo in campo tutta la propria forza, limitata dall’infortunio di Marcus Denmon che ha privato coach Bucchi del suo giocatore d’attacco più in forma del momento, confermando, però, le insuperabili difficoltà di “stazza”, espressi in larghezza, centimetri e chili del pacchetto-guardie. 

Coach Luca Banchi, proprio per questo, ha evidentemente ordinato una difesa asfissiante sulla “cavalleria leggera” della squadra brindisina composta da Pullen, Turner, Denmon, Cournooh, Harper, Bulleri, giocatori questi in evidente difficoltà fisica ed atletica contro “giganti” come Hackett, Gentile, Moss, Brooks, e gli altri (un problema emerso anche in tutto il campionato a cui bisognerà rimediare nel completare il  roster del prossimo futuro), limite  che è stato esaltato dalla generosità con cui gli arbitri hanno concesso di difendere “sporco” ai giocatori milanesi. 

Intanto Marcus Denmon ha sottoposto a risonanza magnetica la caviglia destra infortunata durante la partita di domenica scorsa control’EA7 Milano.”E’ stato confermato il trauma distorsivo della caviglia destra ma, per fortuna, non sono interessati i legamenti- ha spiegato il dottore Giuseppe Palaia, responsabile dello staff medico- “Nulla di particolarmente preoccupante anche se Denmon non potrà essere sicuramente -recuperato per la prossima partita di Reggio Emilia. Faremo tutto il possibile perché il giocatore torni disponibile per gli impegni di play off”. 

Per l’ultima trasferta di campionato, invece, la società brindisina pagherà la multa, che opera in automatico per la prima squalifica, relativa alla sanzione di Delroy James,  e pertanto il giocatore sarà certamente  a disposizione di coach Bucchi per la partita sul parquet del PalaBigi, contro Reggio Emilia, formazione che con  tutta probabilità l’Enel Brindisi si troverà difronte nella griglia play off per lo scudetto. 

Solo l’ultima partita di campionato dirà, infatti, chi fra Venezia, che giocherà in casa contro Capo d’Orlando, e Reggio Emilia, contro Brindisi, occuperà il 2 e 3 posto in classifica finale  e nella griglia play off. Ma Per rimettere in discussione le posizioni già acquisite Venezia dovrebbe perdere in casa contro Capo d’Orlando.

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