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Ischia amara, aspettando Guadalupi

ISCHIA - Quanta comune storia calcistica racchiudono Ischia e Brindisi. Una storia piena di agonismo, forza atletica, acume tattico, ma sempre all’insegna della cavalleria tra giocatori e dirigenti e del massimo rispetto e genuina ospitalità tra le due tifoserie. Mister Boccolini dà fiducia agli uomini che hanno conquistato i sei punti rispettivamente con Trani e Sarnese.

ISCHIA -  Quanta comune storia calcistica racchiudono Ischia e Brindisi. Una storia piena di agonismo, forza atletica, acume tattico, ma sempre all’insegna della cavalleria tra giocatori e dirigenti e del massimo rispetto e genuina ospitalità tra le due tifoserie. Mister Boccolini dà fiducia agli uomini che hanno conquistato i sei punti rispettivamente con Trani e Sarnese.

Dal canto suo l’allenatore ischitano Citarelli, nella considerazione del misero punto ascritto fin qui in classifica, ha inserito, nel suo unduci, due nuovi, importanti ingressi, si tratta di Sarli e Scarlato ambedue giocatori esperti che hanno maturato la loro professionalità in squadre di categoria decisamente superiori. E’ il signor Di Ruberto, della sezione di Nocera Inferiore, a fischiare l’inizio delle ostilità, di fronte a circa 200 tifosi brindisini.

Un Brindisi attendista, con una fitta ragnatela ordita a centrocampo da Boccolini,  evidenzia inizialmente la buona vena di Kettlun e Mignogna che imbrigliano, con la difesa brindisina cui primeggia sempre capitan Taurino, gli attaccanti canarini locali vogliosi di riportare una vittoria e muovere la loro classifica.

La partita è indubbiamente intensa, tuttavia l’equilibrio in campo dura fino al 40’, quando il N.7 ischitano Savio, dopo una serie di fraseggi in area brindisina, depone il pallone all’angolino alla destra dell’estremo adriatico Rosti, per l’uno a zero a favore dell’Ischia.

Nei secondi 45 minuti, quei coraggiosi tifosi brindisini, emigrati per l’occasione a Ischia, si attendono una veemente reazione di Galetti e compagni, ma i primi minuti della ripresa denotano un Brindisi che soffre, con un attacco lento e prevedibile.

Boccolini cerca d’imprimere una marcia in più agli avanti brindisini e dopo sette minuti ridisegna la linea d’attacco, facendo entrare Prisco e Scarcella per D’Amblè e Galetti, per uno sperabile e vincente uno contro uno che possa creare opportunità sulle fasce laterali.

Le cose però allo stadio Mazzella di Ischia, per i ragazzi del presidente Quarta, non vanno bene, così, al 36’ il canarino Sabia, giungendo velocemente e sornione dalle retrovie, si avventa su un cross e proprio dagli undici metri fa partire un bolide che s’insacca alle spalle del pur bravo Rosti, decretando il due a zero per i campani.

Ora, solo un miracolo può capovolgere la situazione… ma nessun Santo volge il suo sguardo sui biancoazzurri ed il risultato finale si fissa sul meritato due a zero conseguito dall’Ischia, forse la squadra più forte del girone H della serie D.

Il Brindisi non è stato spumeggiante come nelle altre due partite; se in settimana dovesse arrivare la sospirata firma del bravo centrocampista Mirko Guadalupi, la squadra “Città di Brindisi” di Mister Boccolini si potrebbe giovare di una buona boccata d’ossigeno, per poter guardare al futuro con più ottimismo.

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