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Sabato, 20 Aprile 2024
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La nostra Brindisi-Corfù tra le prime cinque regate d'altura del Mediterraneo

Se c’è un evento che come il basket porta in giro per l’Italia il nome della città, è la Regata Internazionale Brindisi-Corfù. Da anni ormai è la regata d’altura più importante dell’Adriatico per numero di partecipanti, ma nel suo numero di ottobre, “Il giornale della vela” (la più diffusa delle riviste specializzate in Italia) la colloca tra le prime cinque regate d’altura del Mediterraneo

BRINDISI – Se c’è un evento che come il basket porta in giro per l’Italia il nome della città, è la Regata Internazionale Brindisi-Corfù. Da anni ormai è la regata d’altura più importante dell’Adriatico per numero di partecipanti, ma nel suo numero di ottobre, “Il giornale della vela” (la più diffusa delle riviste specializzate in Italia) la colloca tra le prime cinque regate d’altura del Mediterraneo assieme alla 151 Miglia, alla Giraglia Rolex Cup, alla Rolex Middle Sea Race e alla Route du Jasmine.

Il servizio de “Il giornale della vela” parla anche della Brindisi-Corfù in un servizio intitolato “Scegli la regata che fa per te”, come sfida da affrontare almeno una volta nella vita per un velista. Ed ha diviso in cinque categorie le regate consigliate a livello europeo e mondiale. La prima è quella delle regate feste della vela, tra le quali la celebre Barcolana di Trieste, che è una regata costiera, la Cento Miglia del Garda e la Vela Cup del Tigullio per restare agli eventi italiani.

Poi ci sono le cosiddette regate lunghe tra le quali la famosissima Fastnet a Cowes in Inghilterra, la Rorc Caribbean 600 e la celeberrima e durissima Sidney-Hobart tra Australia e Tasmania. Quindi la categoria delle regate per barche d’epoca, e quella delle regate transoceaniche come l’Arc (Atlantic Rally for Cruisers) riservata alla barche da crociera ma alla prova della traversata atlantica, e la Transpacific Yacht Race. Infine le lunghe del Mediterraneo, tra le quali la Brindisi-Corfù che quest’anno ha compiuto i suoi trent’anni.

L'articolo de Il giornale della vela-2Questa visibilità conquistata dalla regata non solo ripaga dell’impegno profuso gli organizzatori del Circolo della Vela Brindisi (i quali investono cifre elevate nella scuola federale dove si allenano, imparano ad andar per mare per poi partecipare alle regate di classe, numerosi giovani e giovanissimi), ma giustifica ampiamente l’investimento degli sponsor privati e pubblici che contribuiscono in maniera determinante alla sopravvivenza di questo evento di sport che fa onore a Brindisi e all’intera vela pugliese, e la fiducia concessa dalla Federazione Italiana Vela che da tempo lo inserisce nel calendario nazionale come prova valevole per il Campionato nazionale di vela d’altura.

Brindisi-Corfu (ph Fabio Taccola)-2Dove arriverà la Brindisi-Corfù? E’ una domanda che gli organizzatori non si pongono quando puntualmente a settembre cominciano a progettare l’edizione del giugno successivo. L’obiettivo è essere pronti ogni anno, prendersi cura degli armatori che spesso affrontano lunghe trasferte per raggiungere Brindisi e partecipare alla regata, cercare gli sponsor e, particolare non trascurabile, certificare minuziosamente la destinazione di spesa dei budget ricevuti.

Brindisi può vantare un evento di primo piano nella vela mediterranea (del resto ha già ospitato un Campionato mondiale nel 2009 ed uno del Mediterraneo di vela d’altura, oltre a due campionati italiani femminili ed uno under 19 di match race, e una selettiva europea della Nation Cup di match race), in un contesto di massima serietà e rigore organizzativo. Entrambe queste cose, oggi, valgono molto.

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