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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ticket impianti comunali alle stelle: il Coni si arrabbia

L’aumento del 266 per cento del ticket dovuto all’amministrazione civica dalle società che utilizzano gli impianti e le palestre comunali metterà in ginocchio lo sport brindisino, e non solo quello di base

BRINDISI – L’aumento del 266 per cento del ticket dovuto all’amministrazione civica dalle società che utilizzano gli impianti e le palestre comunali metterà in ginocchio lo sport brindisino, e non solo quello di base. La denuncia arriva dal Coni provinciale, attraverso un comunicato da cui traspaiono preoccupazione, ma anche irritazione, concentrate nella domanda “Si è veramente convinti che attraverso questo aumento l’Amministrazione potrà incamerare più risorse?”.

Il Coni ha appreso la notizia dalle cronache della conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi dal commissario prefettizio Cesare Castelli sul bilancio di previsione 2016: “Da un punto di vista ragionieristico non fa una grinza, considerato che bisognava far quadrare i conti ma, far pesare sullo sport l’onere per risolvere la maggior parte del malessere contabile del Comune  è veramente incredibile, oltreché offensivo nei confronti del movimento sportivo” è l’opinione del Coni.

Quindi convocazione a tamburo battente del comitato provinciale per le 17 del 12 maggio, con all’ordine del giorno “Valutazione iniziative a seguito aumento ticket Impianti sportivi comunali su decisione del commissario prefettizio Comune di Brindisi”. L’aumento, “secondo questa logica, andrà a ripercuotersi inevitabilmente sulle società sportive e quindi sulle famiglie, con buona pace – afferma il Coni provinciale - dei valori che lo sport rappresenta”.

Nel documento inviato alla stampa la dirigenza Coni, con il presidiente Nicola Cainazzo, si chiede anche “a che giova oggi ricordare, alla luce di questi provvedimenti, che lo sport è rispetto delle regole, della legalità, del benessere fisico oltre che lotta alle devianze, alla violenza, al bullismo, ecc. In questa città il dilettantismo è rappresentato dalla quasi totalità degli sportivi praticanti, al di là dei risultati di rilievo che certamente non mancano, ma la valenza sociale, la prevenzione e l’educazione sono il vero cuore del sistema sportivo”.

Ad eccezione di Enel Basket, tennis, vela, canottaggio, ciclismo, podismo, e di una parte delle società di calcio e di nuoto, tutte le altre attività sportive sono ospitate in impianti e palestre comunali: nuoto, scherma, arti marziali, ginnastica artistica, volley, basket, atletica leggera, rugby, calcio e scuole annesse pagano il ticket alle casse del municipio. E si tratta di realtà che spesso rappresentano la città ad alti livelli, nei campionati nazionali e in aventi internazionali, oltre che nei tornei regionali.

Da qui lo stupore del Coni. “L’unica certezza è che lo sport, se prevarrà questa logica, sarà messo in ginocchio, malgrado la passione e il volontariato di tanti dirigenti e tecnici che contribuiscono, quotidianamente, a migliorare la qualità della vita di questo territorio”. Giovedì prossimo si decideranno assieme alle società sportive e alle federazioni le iniziative opportune.

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