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L'Enel Brindisi torna in vetta

BRINDISI - L’Enel Brindisi rivede la vetta: è di nuovo prima, a 26 punti, in coabitazione con Pistoia, Reggio Emilia e Scafati. Peccato che l’operazione aggancio avvenga in una serata in cui il palazzetto è mezzo vuoto, perché i tifosi non hanno gradito la serata pro-Enel. Ma è finita 82-75, e questo è ciò che più conta, come sempre. Erano bastati i primi tre minuti e mezzo di partita per capire che la classifica non dice bugie e Veroli è davvero ben poca cosa di fronte all’Enel: alla prima accelerazione i biancazzurri vanno avanti di 7 (12-5), poi però per tutto il primo quarto i ragazzi di Bucchi giochicchiano e lasciano fare: Borovnjac e Callahan si caricano di falli (2 a testa) e i laziali restano attaccati ai padroni di casa, chiudendo 21-15.

BRINDISI - L’Enel Brindisi rivede la vetta: è di nuovo prima, a 26 punti, in coabitazione con Pistoia, Reggio Emilia e Scafati. Peccato che l’operazione aggancio avvenga in una serata in cui il palazzetto è mezzo vuoto, perché i tifosi non hanno gradito la serata pro-Enel. Ma è finita 82-75, e questo è ciò che più conta, come sempre. Erano bastati i primi tre minuti e mezzo di partita per capire che la classifica non dice bugie e Veroli è davvero ben poca cosa di fronte all’Enel: alla prima accelerazione i biancazzurri vanno avanti di 7 (12-5), poi però per tutto il primo quarto i ragazzi di Bucchi giochicchiano e lasciano fare: Borovnjac e Callahan si caricano di falli (2 a testa) e i laziali restano attaccati ai padroni di casa, chiudendo 21-15.

Nella seconda frazione, con cinque uomini della panchina in campo (si rivede finalmente Poletti), l’Enel va sopra di 10: Renfroe, Borovnjac e Giuri fanno cose egregie, ma dall’altra parte c’è Jackson che inventa tre canestri impossibili e tiene a galla i suoi, portandoli negli spogliatoi con un distacco accettabile (42-34). Al ritorno in campo la musica non cambia ma fino al settimo minuto, quando finalmente Renfroe suona la carica e l’Enel vola a +13 (55-42) spingendo sul contropiede.

Sembra finita, ma i laziali ne mettono dentro sei in 60 secondi e si riportano sotto. Zerini e Giuri compiono il capolavoro finale e il distacco, allo scadere, aumenta di nuovo: 61-52. All’inizio dell’ultimo quarto per l’Enel la strada sembra tutta in discesa, ma arriva puntuale il calo di concentrazione e gli ospiti si riportano a -1: a cinque minuti dalla fine è tutto da rifare. È a questo punto che finalmente si vede Hunter, finora rimasto in sordina: l’americano dà tranquillità ai suoi e trova un paio di canestri importanti. Con qualche brivido di troppo, ma si vince: 82-75. Giuri e Renfroe migliori in campo.

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