L'Enel a picco: sesta sconfitta/ Video
BRINDISI - L'Enel Basket Brindisi cola a picco e perde anche contro Reggio Emilia. Sesta sconfitta consecutiva, i tifosi contestano e vanno via. Ndoja: «Chiedo scusa per la figura di merda».
BRINDISI - L?Enel Basket Brindisi cola a picco, e quel che è peggio è non si riesce ancora a vedere il fondo. Quella contro Reggio Emilia doveva essere la partita del riscatto: è stata quella del definitivo tracollo. Una figuraccia. Con i tifosi che abbandonano il palazzetto a cinque minuti dalla fine del match (video). La Trenkwalder Reggio Emilio passa 69-84. Sesta sconfitta consecutiva per coach Bucchi e i suoi uomini. In campo stasera c?era solo Reynolds. Gibson inguardabile, Robinson non pervenuto. Ndoja alla fine chiede scusa «per la figura di merda». Ma più che le scuse servirebbe finalmente una vittoria.
Bucchi mette in quintetto Fultz e tiene in panchina Reynolds, ma gli ospiti hanno una partenza fulminea e si portano subito sul 10-2, facendo tremare il pubblico del PalaPentassuglia, poi Viggiano e Simmons prendono le misure agli avversari ma l?Enel non riesce a mettere mai il naso avanti. A due minuti dal termine della prima frazione Viggiano si infortuna alla caviglia: in casa biancazzurra piove sul bagnato. Troy Bell ne approfitta per allungare di nuovo e chiudere il quarto 19-14.
Al rientro in campo i brindisini non riescono proprio a bucare il canestro dalla lunga distanza: sbagliano nell?ordine Fultz, Formenti (due volte), Gibson e Ndoja. Gli emiliani sbagliano molto meno e segnano il massimo vantaggio (15-25). La reazione dell?Enel è blanda: Robinson è latitante, Gibson spreca un contropiede, e Reggio si mantiene facilmente a debita distanza (22-33). I due canestri di Reynolds ed il tap-in allo scadere di Ndoja danno speranza a Brindisi e dimezzano lo scarto: 30-36 all?intervallo.
Ed è ancora Scottie Reynolds a prendersi la squadra sulle spalle e a provare a bucare la difesa avversaria. Gibson invece continua a tirare sul ferro, e finisce in panchina. Reggio non si lascia impressionare: Jeremic e Bell riportano gli uomini di coach Menetti a +11. L?Enel non riesce più a difendere. E in attacco si affida solo a soluzioni personali. Con quattro panchinari in campo, la Trenkwalder chiude il tempo 44-60: la partita è già chiusa. E arrivano i primi fischi.
La quarta frazione è uno strazio, perfino gli ultras della curva rinunciano ad assistere allo spettacolo avvilente: abbandonano il PalaPentassuglia quando mancano ancora cinque minuti. Capire cosa sia successo a questa squadra è ormai roba da psicanalisti.
Il video è di Roberta Grassi