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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'Enel faccia tesoro della "gita" a Milano

A Milano come in gita scolastica. Per la squadra, i tifosi ed i dirigenti. Nessuna pretesa, infatti, da parte Enel Brindisi di poter vincere e contrastare la nuova armata milanese dell’EA7 di coach Banchi, opportunamente ricostruita, forte di 10 giocatori straordinari per forza fisica e capacità tecniche.

A Milano come in gita scolastica. Per la squadra, i tifosi ed i dirigenti. Nessuna pretesa, infatti, da parte Enel Brindisi di poter vincere e contrastare la nuova armata milanese dell’EA7 di coach Banchi, opportunamente ricostruita, forte di 10 giocatori straordinari per forza fisica, atletica e capacità tecniche, che possono alternarsi senza compromettere l’equilibrio tattico, e che proprio in quest’ultimo periodo hanno raggiunto una straordinaria compattezza di squadra ed a sviluppare un gioco brillante e produttivo.

Enel Brindisi senza grosse pretese, però, non certo per rinuncia calcolata, ma esclusivamente perché la scorsa settimana la squadra è stata affidata più alle cure del dottore Palaia che agli allenamenti di coach Bucchi, considerato che il medico sociale, un maestro ed un vero “guru” della medicina e della terapia riabilitativa dello sport, aveva da rimettere in piedi Massimo Bulleri, Jerome Dyson, Forlain Campbell e Miroslav Todic che non si sono potuti allenare regolarmente.

Certamente l’Enel Brindisi non avrebbe ugualmente vinto a Milano anche con la squadra in perfetta efficienza, ma è altrettanto certo che la squadra di coach Bucchi avrebbe potuto meglio contrastare lo strapotere di Langford e compagni (ma proprio domenica, doveva resuscitare Jerrells!). Scusanti generiche a parte,tuttavia, l’Enel Brindisi ha sofferto da subito la difesa asfissiante dei milanesi, dando l’immediata sensazione di impotenza, tanto da perdere ben 7 palle nei primi 10 minuti di gioco (a fine gara saranno ben 20!) e chiudere con un parziale di 32 a 13 che metteva realmente fine alla partita, considerata la differenza dei valori espressa dalle due squadre in campo.

In attacco Dyson(0/5 da tre) e Lewis (0/3 da due e 2/7 da tre) quasi intimoriti dalla difesa milanese tiravano con il “braccino” del tennista, quasi con timore riverenziale, ed in difesa anche James non riusciva ad arginare gli avversari sotto i tabelloni (ha chiuso con solo 3 rimbalzi catturati in 31 minuti di gioco!) senza avere l’apporto di Chiotti, ma aiutato esclusivamente da Todic, la cui presenza in campo era stata fortemente in dubbio ma che alla fine è risultato il migliore dei brindisini.

Discorso a parte merita Michael Snaer. Coach Bucchi continua a concedergli fiducia nel tentativo di recuperalo al miglior rendimento, ma il giocatore ex Florida State non reagisce ed è una miniera di palle perse per gli avversari e di inefficienza in attacco ed in difesa. Ancora una volta schierato in quintetto-base Snaer ha deluso, spesso vagando per il campo disorientato e confuso, anche se coach Bucchi gli ha concesso ben 25 minuti di presenza, spesi con soli 4 punti messi a segno (1/3 da due punti e 0/1 da tre punti). Troppo poco per un giocatore da cui ci si aspettavano grandi cose e probabilmente il coach e la società dovranno ben valutare la sua posizione.

Il campionato sta entrando nella fase cruciale e non si possono più attendere ulteriori esperimenti mettendo a rischio di quanto di buono l’Enel ha fatto finora. La pesante sconfitta di Milano (89-65) può segnare un punto di svolta solo se la squadra saprà fare tesoro degli errori commessi ed a condizione che coach Bucchi possa avere tutti i giocatori in perfetta efficienza fisica e mentale.

Gita premio anche per circa 500 tifosi brindisini, giunti da Brindisi, da ogni angolo della Lombardia e dalle regioni confinanti al seguito della loro squadra, capolista “pro tempore” del campionato, anche per vedere com’è fatto un vero palasport e guardare di nascosto l’effetto che fa, assistere ad una partita con dignità, usufruire di servizi adeguati e godere della non trascurabile soddisfazione di entrare nel Mediolanum Forum di Assago, in casa dei giganti del basket italiano ed europeo, orgogliosamente da capolista della serie A.

L’uscita dal tunnel degli spogliatoi di James e compagni è stata salutata da un energico coro di incitamento dei tifosi dello “spicchio” di curva riservato agli ospiti, ma anche da tantissimi altri brindisini sparsi in ogni ordine di posto, tanto da far esclamare ad alcuni tifosi milanesi “…ma oggi si gioca in trasferta!”. Ma anche tanto da costringere lo speaker ad aumentare al massimo dei decibel il volume degli altoparlanti del Mediolanum Forum per coprire il robusto incitamento dei brindisini. Benvenuti al nord, nella “Scala” del basket italiano!

 

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