Mennitti ai calciatori: "Comune in campo solo se gli sarà consegnato il titolo sportivo"
BRINDISI – “A seguito dell’appello dei tifosi della squadra calcistica del Brindisi, il sindaco Domenico Mennitti ha ricevuto stamani il capitano della formazione biancazzurra Roberto Taurino con il quale è stata esaminata la situazione in cui versa la società sportiva brindisina. Il primo cittadino ha ribadito, anche in questa occasione, che l’Amministrazione comunale potrà svolgere le iniziative più opportune per porre in salvo il calcio cittadino solo nel momento in cui il titolo sportivo dovesse essere consegnato a palazzo di città. Nell’attuale condizione, invece, resta una gestione privata nella quale la pubblica amministrazione non ha titolo ad intervenire”.
BRINDISI – “A seguito dell’appello dei tifosi della squadra calcistica del Brindisi, il sindaco Domenico Mennitti ha ricevuto stamani il capitano della formazione biancazzurra Roberto Taurino con il quale è stata esaminata la situazione in cui versa la società sportiva brindisina. Il primo cittadino ha ribadito, anche in questa occasione, che l’amministrazione comunale potrà svolgere le iniziative più opportune per porre in salvo il calcio cittadino solo nel momento in cui il titolo sportivo dovesse essere consegnato a palazzo di città. Nell’attuale condizione, invece, resta una gestione privata nella quale la pubblica amministrazione non ha titolo ad intervenire”.
La nota è stata emessa dall’ufficio stampa del Comune per chiarire che non è assolutamente vero che l’amministrazione comunale sia disinteressata alle sorti della squadra di calcio. Ma in questa situazione non può fare assolutamente nulla perché allo stato delle cose il Football Brindisi ha una proprietà che ha la facoltà di agire come crede, anche di portarla al fallimento. A meno che l’attuale proprietà, vale a dire le signore Maria Pia Lacatena (98%) e Elisabetta Sperti (2%), rispettivamente mogli di Antonio Pupino, vice presidente, e Vittorio Galigani, presidente, non decidano di lasciare il titolo nelle mani del sindaco.
Ma questo avverrà mai? Pare proprio di no, convinto com’è Galigani di poter risolvere la grave crisi in cui versa la squadra. Addirittura, si diceva stamattina, che la coppia tarantina Galigani-Pupino, sbarcata a Brindisi lo scorso luglio, sia in procinto di incorporare un terzo socio che porterebbe denaro, tanto denaro da poter riprendere a camminare tranquillamente. Sarà così, ma allo stato la situazione appare senza sbocchi, con penalità che stanno per arrivare ed altre che arriveranno a seguire per le varie inadempienze di cui la società si è resa responsabile.
Mennitti, per avere un quadro chiaro, in mattinata ha convocato il capitano Roberto Taurino, capitano della squadra e portavoce dei compagni. Taurino ha tracciato il quadro della situazione riferendo cose che aveva già detto in conferenza stampa. E cioè, tesserati senza stipendio, problemi con i proprietari degli appartamenti occupati, fornitori non pagati, un presidente che non vuole avere contatti con i giocatori.
Il sindaco ha ascoltato. Era amareggiato. Ha spiegato che non è assolutamente vero che lui sia disinteressato alle sorti del Brindisi, ma è la situazione che gli lega le mani. Ben diverso sarebbe se il titolo venisse lasciato all’amministrazione comunale. Ovviamente prima che la situazione finanziaria si aggravi tanto dal punto di vista debitorio da rendere difficile qualsiasi tentativo di salvataggio del titolo.
L’unica speranza a questo punto è che Galigani e Pupino si rendano conto di non avere sbocchi e mollino tutto. Possibilmente prima della fine di gennaio, quando ancora qualcosa si può fare per salvare la società e il titolo.