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Milano è troppo forte per l'Enel

Al Mediolanum Forum di Milano non c’è stata storia: l’EA7 vince facile contro l’Enel e infligge ai brindisini la prima vera batosta del campionato: 89-65. Troppa differenza in campo. La squadra di coach Banchi allunga le mani sul campionato.

Al Mediolanum Forum di Milano non c’è stata storia: l’EA7 ha vinto facile contro l’Enel infliggendo ai brindisini la prima vera batosta del campionato: 89-65. Banchi ha costruito uno squadrone micidiale, che ora allunga le mani sul campionato e vuole arrivare alle final-four di EuroLega. Brindisi, con tutta la buona volontà, si deve inchinare. Troppa differenza in campo.

I ragazzi di Bucchi comunque non perdono il primato in classifica, perché Pistoia ha battuto Cantù dopo un tempo supplementare. L'Enel resta in vetta a 22 punti con Cantù, Milano e Roma.

Milano è partita ad un ritmo forsennato, schiacciando Brindisi fin dai primissimi minuti e dettando il ritmo di gioco. Il primo quarto è da mal di testa per i giocatori Enel: 32-13. Per la prima volta in questa stagione il roster di Bucchi sembra nettamente inferiore agli avversari.

All’inizio del secondo quarto l’Enel diventa più aggressiva in difesa e i risultati si vedono subito: Todic segna la tripla del -12, ma i brindisini fanno fatica a fermare Langford e Jerrels, che in due mettono a segno quasi la metà dei punti milanesi. Si va negli spogliatoi sul 49-32.

Dyson e compagni tengono anche nella prima parte della terza frazione di gioco, quella in cui di solito gli ambrosiani si esprimono al meglio. L’Enel arriva al 26° sotto di 14 punti (58-44) mentre tra i padroni di casa si mette in mostra Gentile. Ma gli ultimi minuti sono tutti di marca Armani e per l’Enel si spengono le ultime speranze: 70-47.

L’ultimo quarto di gioco è una pura formalità ed è subito evidente che in campo c’è solo Milano, che sfiora il +30. A cinque minuti dalla sirena i padroni di casa sono avanti di 25 punti ma coach Banchi continua ad arrabbiarsi con i suoi ragazzi per ogni minimo errore, il che la dice lunga su come sia cambiata l’aria da quelle parti, dopo anni di milioni di euro buttati al vento.

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