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Martedì, 23 Aprile 2024
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Mollano Renfroe e Hunter: Enel giù

BRINDISI - La Centrale del Latte Brescia si aggiudica il big-match della giornata ed espugna il PalaPentassuglia, al termine di una partita ben giocata dall’inizio alla fine e chiusa sul 70-77. I lombardi hanno dimostrato sostanza e continuità rispetto ad un’Enel Basket Brindisi che gioca bene i primi due quarti e poi si spegne, soprattutto in attacco. Sandro Dell’Agnello manda in campo Gergati, Thompson, Bushati, Goldwire e Busma contro il quintetto base di Bucchi, composto come al solito da Borovnjac, Renfroe, Hunter, Callahan e Ndoja.

BRINDISI - La Centrale del Latte Brescia si aggiudica il big-match della giornata ed espugna il PalaPentassuglia, al termine di una partita ben giocata dall’inizio alla fine e chiusa sul 70-77. I lombardi hanno dimostrato sostanza e continuità rispetto ad un’Enel Basket Brindisi che gioca bene i primi due quarti e poi si spegne, soprattutto in attacco. Sandro Dell’Agnello manda in campo Gergati, Thompson, Bushati, Goldwire e Busma contro il quintetto base di Bucchi, composto come al solito da Borovnjac, Renfroe, Hunter, Callahan e Ndoja.

I bresciani lasciano subito intendere di non essere venuti per rendere omaggio alla capolista e vanno subito sul 5-0. L’Enel impiega due minuti prima di mettere a segno il primo canestro, con Hunter. Gli ospiti allungano fino al +6 ma Renfroe e Callahan ci sono e portano la squadra avanti di un punto a cinque dalla fine. È una partita scintillante, tra due squadre che dimostrano di essere alla pari, anche come qualità di contributi dalla panchina. Non a caso il primo quarto finisce 24-23.

Anche il secondo quarto inizia all’insegna della parità assoluta, con l’Enel che gioca bene in attacco ma non difende affatto bene, anche quando Brescia non ha in campo Goldwire e Thompson. Bushati, Rombaldoni e Ghersetti penetrano con estrema facilità e scaricano ai pivot che vanno a segno smarcati. Al sesto, sul 38-35, Matteo Formenti si fa male alla coscia ed abbandona la partita: per i padroni di casa è una perdita pesantissima. Come pure il terzo fallo di Callahan, al settimo.

A 42 secondi dalla fine Maestrello, appena entrato in campo, mette dentro la bomba che porta l’Enel sul +5, poi Farioli si becca il tecnico che consente a Hunter di allungare fino al 51-44, risultato con cui si va negli spogliatoi. Bucchi nei primi due quarti ha mandato in campo 8 uomini e tutti sono andati a canestro: un dato che la dice lunga su quanto il suo organico sia una squadra. Al rientro Brescia parte benissimo e arriva al -2, poi Brindisi riprende a giocare e ritorna su di 7, poi ricominciano a perdere troppe palle e a concedere rimbalzi in attacco agli avversari. Che con Ghersetti, allo scadere del tempo, trovano la bomba del pareggio (63-63).

Tra gli ospiti sono Goldwire e Thompson a fare il bello e cattivo tempo, mentre dalla parte opposta viene a mancare l’apporto di Hunter e Renfroe, che pure nel primo tempo sembravano in serata. A otto minuti dalla fine Bucchi, sotto di 4, chiede la sospensione e passa alla difesa a zona, la stessa che crea problemi all’attacco brindisino, che infatti segna il primo canestro dell’ultimo quarto solo al sesto minuto, con Callahan (65-69). Brescia segna subito, Renfroe prova a dare la scossa con una schiacciata in contropiede, ma Thompson lo inchioda, ed è un segnale preoccupante.

Ndoja firma da sotto il -4, a 3 dal termine, ma poi sbaglia due volte dalla lunga distanza. Brindisi fa una fatica incredibile a trovare il canestro e Brescia a 51 secondi dalla fine chiude la partita con Ghersetti (22 punti per lui), servito a meraviglia da Goldwire (68-73). Lo sparuto gruppo di tifosi lombardi festeggia. I giornalisti bresciani non credono ai loro occhi. La loro squadra porta a casa due punti meritati.

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