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Martedì, 19 Marzo 2024
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Monica Priore ce l'ha fatta nuotando in 5 ore e mezza la Capri-Napoli

NAPOLI - Ce l’ha fatta, anche stavolta. La mesagnese Monica Priore, 34 anni, ha vinto l’ennesima battaglia contro il diabete attraversando a nuoto i 22 chilometri che separano la costa di Anacapri da quella di Meta, nello splendido scenario della costiera sorrentina. Sfidando il mare grosso che ha fatto slittare la partenza di un’ora, e soprattutto ogni pregiudizio sulla malattia. Dimostrando, innanzitutto ai bambini diabetici ai quali sono dedicate tutte le sue imprese, che diversamente abili può significare straordinariamente abili, che la malattia affrontata con la grinta giusta può essere tutt’altro che un handicap. Come aveva già fatto nel 2007, con la vittoriosa traversata dello stretto di Messina.

NAPOLI - Ce l’ha fatta, anche stavolta. La mesagnese Monica Priore, 34 anni, ha vinto l’ennesima battaglia contro il diabete attraversando a nuoto i 22 chilometri che separano la costa di Anacapri da quella di Meta, nel Golfo di Napoli. Sfidando il mare grosso che ha fatto slittare la partenza di un’ora, e soprattutto ogni pregiudizio sulla malattia. Dimostrando, innanzitutto ai bambini diabetici ai quali sono dedicate tutte le sue imprese, che diversamente abili può significare straordinariamente abili, che la malattia affrontata con la grinta giusta può essere tutt’altro che un handicap. Come aveva già fatto nel 2007, con la vittoriosa traversata dello stretto di Messina.

La partenza era fissata per le nove e mezza di questa mattina, ma le condizioni del mare hanno fatto slittare lo start alle 10 e trenta circa. Con un seguito da grandi eventi, Monica si è tuffata affrontando la traversata al fianco di quattro imbarcazioni che l’hanno seguita a vista, bracciata dopo bracciata. Gli angeli custodi che l’hanno accompagnata, quelli di sempre, il fratello Vincenzo, la mamma e naturalmente l’allenatore Davide Perez, insieme ad un medico e un infermiere, che allo scoccare di ogni ora le hanno controllato il tasso glicemico.

Monica Priore è arrivata a destinazione nel tempo record di cinque ore e mezza, contro le sette previste per la traversata. Si è fermata un istante solo un’ora prima dell’arrivo, per una iniezione di insulina. Ad accoglierla a Meta, oltre agli abitanti e il sindaco del posto, anche un intero pullman di mesagnesi che hanno voluto seguirla l’ennesima avventura. C’era il sindaco Franco Scoditti, il vicesindaco Giancarlo Canuto, il consigliere regionale Tony Matarrelli e c’erano i fan di sempre, ragazzi cresciuti con lei che si sono commossi e hanno pianto insieme a lei, ma di gioia. Avrebbe dovuto correre subito in infermeria, l’abbraccio della folla ha rimandato ogni incombenza, per un bagno di emozione generale.

Attraverso lo sport la nuotatrice di Mesagne (Brindisi) lancia un forte messaggio di fiducia e di speranza a tutti coloro che vivono quotidianamente il suo stesso problema. Il suo è un grido, un’esortazione rivolta in particolare ai sempre più numerosi ragazzi e bambini affetti da questa patologia, un invito alla pratica dell'attività sportiva e a condurre una vita il più vicino possibile alla normalità. “Con il diabete – ha detto ancora una volta Monica Priore - si può gareggiare e vincere, seguendo una preparazione fisica adeguata e gestendo con attenzione i valori glicemici. È fondamentale non perdere mai la fiducia in noi stessi e non dimenticare la grande forza di volontà che è dentro di noi e che ci accomuna”.

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