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Sabato, 20 Aprile 2024
Sport Ostuni

“Ostuni Sport radiato nel silenzio”

OSTUNI – Che una storica promozione in LegaDue faccia più clamore e notizia di un fallimento annunciato, ci sta. Come ci sta, evidentemente, anche il risentimento e la rabbia di quanti hanno però dovuto digerire nei giorni scorsi l’ufficiale radiazione della prima squadra di calcio.

OSTUNI – Che una storica promozione in LegaDue faccia più clamore e notizia di un fallimento annunciato, ci sta. Come ci sta, evidentemente, anche il risentimento e la rabbia di quanti hanno però dovuto digerire nei giorni scorsi l’ufficiale radiazione della prima squadra di calcio.

Già retrocessa sul campo (dalla Serie D all’Eccellenza) e nei giorni scorsi cancellata d’ufficio dal panorama dilettantistico regionale. L’Ostuni sport sulla carta non esiste più. Il pallone nella Città bianca, già sgonfio da tempo, s’è forato del tutto.

Si ripartirà dalla terza categoria: nuovo sodalizio (As Ostuni calcio) e nuova avventura per l’avvocato Luca Marzio, già presidente dei gialloblu negli anni Novanta e tornato in campo per ripetere l’impresa: risalire la china e riportare l’Ostuni se non altro in Serie D.

Ma l’idea di dover ripartire dal fondo, ai tifosi proprio non va giù. E così, una rappresentanza dei supporter si è armata di carta e penna, per urlare al cielo (e ai palazzi della Politica) la delusione: “Siamo un gruppo di tifosi dell’Ostuni sport e siamo rimasti  delusi per quello che è avvenuto in questi giorni. La nostra città, dopo oltre 65 anni, non avrà una squadra di calcio a rappresentarla. Mentre nei paesi vicini e in realtà più piccole della nostra le varie Amministrazioni comunali hanno provveduto ad aiutare il calcio, nella nostra città hanno preferito indirizzare tutte le risorse economiche verso il basket.  Tutto questo è una vergogna, considerando il fatto che noi nella prossima annata calcistica saremo costretti a guardarci il calcio in Tv, e chissà quanti anni passeranno prima di ritornare in  categorie consone”.

Questo lo sfogo. Poi l’affondo. E nel mirino dei tifosi del calcio c’è sempre la palla a spicchi: “Oltre  il danno la beffa.  In  quanto contribuenti di questa stupenda città, saremo costretti a pagare la ristrutturazione del palazzetto (una struttura nuova ma non in grado di adempiere alle esigenze della LegaDue). Di fronte a tali avvenimenti ci poniamo degli interrogativi e vorremmo che il signor sindaco o qualcuno dell’Amministrazione comunale ci rispondesse in maniera chiara e non in politichese: era proprio necessario favorire a tutti i costi il basket eliminando il calcio? A quanto ammonta la ristrutturazione del palazzetto?  Noi siamo dei contribuenti e non vorremmo che il nostro denaro fosse indirizzato là dove lo spinge la passione sportiva o la moda  di qualche politico o amministratore comunale”.

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