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Per un'Enel indifesa Trento come Chicago: una strage di San Valentino

Sarà stata anche a colpi di canestri su un campo di basket, ma pur sempre una strage di San Valentino è stata! Con 55 punti "sparati" da tutte le posizioni dalla squadra di Trento del coach Maurizio Buscaglia contro i 31 tirati "a salve" dai malcapitati "reduci" dal Kazakistan dell'Enel Brindisi di coach Piero Bucchi

BRINDISI - Sarà stata anche a colpi di canestri su un campo di basket, ma pur sempre una strage di San Valentino è stata! Con 55 punti “sparati” da tutte le posizioni dalla squadra di Trento del coach Maurizio Buscaglia contro i 31 tirati “a salve” dai malcapitati “reduci” dal Kazakistan dell’Enel Brindisi di coach Piero Bucchi, si è consumato  un  primo tempo umiliante che ha di fatto precluso ogni possibilità di giocarsi la partita fino al termine con qualche possibilità di vincere (95-83 il risultato finale).

E che la partita non lasciasse margini di speranza lo si era visto non solo dal punteggio, sia pure eclatante, ma soprattutto si era capito che la squadra aveva abbassato la guardia appena scesa in campo, sbagliando clamorosamente l’approccio alla partita, così come spiegato da coach Bucchi nel dopo gara, come se dei giocatori professionisti non debbano comunque avere sempre un atteggiamento serio e responsabile e non da dilettanti allo sbaraglio, oppure che non sia compito essenziale e  responsabile dello stesso coach di preparare la squadra fin dal primo secondo di gioco, in relazione alle difficoltà che la formazione avversaria comporta.

La sconfitta di Trento segue in fotocopia quella contro Reggio Emilia e Caserta e quelle di EuroChallenge, per la fragilità fisica e mentale dimostrata dalla squadra e, perciò, il “mal di approccio” deve pure avere una valida spiegazione, che non può consistere solo nella stanchezza da fuso orario e dal viaggio disagevole andata-ritorno da Astana, perché altrimenti resterebbero inspiegabili le altre deludenti prestazioni contro Caserta e Reggio Emilia.

E poi, ancora, Elston Turner ha fatto lo stesso viaggio degli altri compagni di squadra ed aveva la stessa stanchezza fisica e mentale, e lo stesso disagio del diverso fuso orario, eppure ha messo a segno ben 28 punti realizzando con lucidità e precisione un 4/9 da due punti ed un 6/9 da tre punti, rimettendo in piedi la squadra insieme a Pullen (20 punti realizzati).

Nello scout della partita e nel “play by play”, invece, si riscontrano prestazioni indecifrabili di alcuni giocatori “invisibili” e soprattutto se ne deduce che bisognerebbe inventare accanto alla colonna delle palle perse e recuperate anche quella delle “palle regalate”. Si può perdere palla sul pressing della squadra avversaria o su marcamento individuale pressante (ben 16 palle perse!) e rientrerebbe nella normalità, ma non è usuale per giocatori di serie A passare più volte palla agli avversari e farsi banalmente intercettare facili passaggi, segno evidente di scarsa concentrazione.

Il recupero del terzo quarto (18-30) e l’avvicinamento al clamoroso riaggancio (87-77 e possesso palla) non sono serviti all’Enel Brindisi per evitare che lasciasse sul campo anche la differenza canestri che era di +8 (82-74) consentendo a Trento di chiudere la partita con un margine di + 12 (95-83), con il rischio concreto di mettere in pericolo anche il quinto posto in prospettiva play off. A Trento si è avuta la conferma che la squadra è in grossa difficoltà soprattutto per aver perso la sua vera peculiarità che stava nella straordinaria forza della difesa, la migliore del campionato, che ora risulta in balìa di formazioni anche di non straordinaria levatura tecnica e fisica in attacco.

Coach Bucchi ha urgente necessità di raccogliere tutta la squadra attorno a se, al suo team ed allo staff medico, per il bisogno estremo che c’è di ricompattarsi e capire le cause di questi tracolli per prendere  opportuni rimedi. I prossimi impegni, infatti, non lasceranno respiro alla squadra ad iniziare da martedì prossimo,17 febbraio, quando l’Enel Brindisi sarà chiamata ad affrontare l’Okapi Aaltar in  EuroChallenge al PalaPentassuglia (inizio ore 20,45),per trasferirsi poi a Desio, dove sarà impegnata nelle Finale Eight già da venerdì 20 febbraio nella partita contro Umana Venezia ( si giocherà con inizio alle ore 13) e per completare il terribile ciclo con la trasferta di campionato, ancora contro Umana Venezia in calendario domenica,  primo marzo.

A questo straordinario tour de force non si può presentare in campo l’Enel Brindisi vista  contro Reggio Emilia, Caserta e Trento, ma deve ritrovarsi la squadra ammirata contro Sassari ed in molte partite del girone d’andata, giusto per evitare di compromettere tutto quanto di buono è stato realizzato finora, nel rispetto dei tifosi, degli  sponsor e della società esposta ad enormi sacrifici che meritano ben altro in termini  di risultati e di immagine.

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