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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Samardo Samuels si presenta: "Sono qui per portare Brindisi ai playoff"

Prime dichiarazioni da giocatore dell'Enel per il centro giamaicano, presentato nella sala stampa del PalaPentassuglia davanti a numerosi tifosi

BRINDISI – Non c’è da aspettarsi il messia oppure il mago, come ironicamente ha detto il generale manager Alessandro Giuliani, ma le decine di tifosi presenti nella sala stampa del PalaPentassuglia testimoniano quanto la piazza sia in fibrillazione per l’arrivo di Samardo Samuels, presentato oggi ai giornalisti. Il nuovo centro dell’Enel Basket Brindisi ha superato in mattinata le visite mediche. Alle 18 ha iniziato il suo primo allenamento agli ordini di coach Meo Sacchetti.

Il 28enne originario della Giamaica sa di essere stato chiamato per aiutare il roster biancazzurro a difendere l’ottavo posto con le unghie e con i denti, a sette giornate dalla fine del massimo campionato. Il suo esordio al PalaPentassuglia avverrà domenica prossima, contro la Scandone Avellino (palla a due alle ore 20,45). “So di arrivare in un momento del campionato – dichiara Samuels, affiancato da Alessandro Giuliani che gli fa da interprete - in cui la squadra ha fatto bene ed è ben strutturata. Adesso dovrò focalizzarmi su quello che devo fare per essere una parte importante di questa squadra. Non posso fare esperimenti. Non devo dimostrare nulla a nessuno. Mi metterò a disposizione di coach Sacchetti”.

Fra i suoi nuovi compagni di squadra, Samuels conosce Scott, con cui ha giocato fra le file della nazionale giamaicana, e Joseph. Ma la cosa più importante è che Samardo conosce il sistema di gioco di coach Sacchetti, per averlo più volte affrontato da avversario nelle due stagioni, fra il 2013 e il 2015, in cui ha indossato la maglia dell’Olimpia Milano, conquistando uno scudetto. “Appena l’ho incontrato – afferma Samuels con il sorriso sulle labbra – coach Sacchetti mi ha ricordato che gli ho portato via il suo secondo titolo in Italia. Il mio compito sarà quello di aiutare la squadra a rimbalzo e in difesa. Farò il massimo per dare il mio contributo. Sono qua per essere competitivo e per dare competitività maggiore a questa squadra”. La scelta del numero 27 è un omaggio alla sua splendida consorte (che con una reflex ha ripreso l’intera conferenza stampa, mescolandosi in mezzo al pubblico). “Perché il 27 – ha concluso Samuels – è il numero fortunato di mia moglie”.

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Alessandro Giuliani ha spiegato che per settimane ha lavorato, a fari spenti, per portare Samuels a Brindisi. “Stavamo cercando da tempo – afferma il general manager - di trovare un innesto per sognare ancora di più i playoff. Stavo parlando con il suo agente da un pochino, ma non c’erano le condizioni. Quando c’è stata possibilità di arrivare ai playoff, ho parlato col presidente Nando Marino. Lui e Giuseppe Marinò (uno dei soci ell'Enel Basket, ndr) mi hanno dato l’ok”.

“Parlando in aeroporto – prosegue Giuliani – Samardo mi ha dimostrato la voglia di tornare a giocare e di competere”. Con l’arrivo del giamaicano, aumenteranno le soluzioni tattiche a disposizione di Sacchetti. “Ci darà la possibilità – dichiara ancora Giuliani - di giocare un po’ di più sotto canestro. Può giocare in coppia con M’Baye o con Carter. Ha giocato con Scott in nazionale giamaicana. Bisogna capire già da domenica quanti minuti ci potrà dare. Domenica - conclude Giuliani - sarà uno spettacolo da vedere al palasport”.

Nei due mesi di lontananza dal parquet, Samuels si è allenato a Chicago, sotto la supervisione di un trainer personale. Solo il campo potrà dire quanto è lontano dal top della forma. “Il primo allenamento – dichiara Sacchetti, accomodatosi dietro al tavolo della conferenza subito dopo la presentazione di Samuels - ci darà un’avvisaglia della sua condizione fisica. Un giocatore della sua stazza (206 centimetri di altezza, ndr) non può ritrovare la condizione in due o tre giorni. Ci aiuterà sicuramente con dei blocchi fatti meglio e ad appoggiare un po’ di più la palla sotto canestro rispetto a quello che facevamo prima”.

Sacchetti ha ammesso di aver pensato seriamente di farlo giocare insieme a Carter e M’Baye. “Se giocano questi tre insieme – scherza il coach – vedremo se avremo ancora problemi a rimbalzo”. Chissà che il trio non possa essere testato già domenica prossima, contro un avversario temibilissimo. “Avellino – dichiara Sacchetti - è una squadra tra quelle titolate per giocarsela contro Milano. Anche se non hanno Ragland, possono comunque contare su un giocatore del calibro di Logan. Il nostro problema è che per ora, a parte Sassari, non abbiamo battuto nessuna d’alta classifica. Per farlo dovremo migliorare in difesa ed eliminare le battute a vuoto che accusiamo ogni tanto durante una partita”.

Per quanto riguarda la formazione, Donzelli di certo resterà ai box. Sono in dubbio anche Spanghero, che ieri ha sostenuto il suo primo allenamento della settimana, e Cardillo, alle prese con un fastidio. 

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