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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Salvataggio Brindisi calcio: "Debiti di poco conto, l'iscrizione è fattibile"

"I debiti sono di poco conto. Penso si possa raggiungere un accordo per l'iscrizione al campionato". Il legale dell'associazione polisportiva PerBrindisi, l'avvocato Giacinto Epifani, si mostra ottimista al termine dell'incontro fra i dirigenti della stessa polisportiva e il comitato di dipendenti e collaboratori della Ssd Calcio Città di Brindisi

BRINDISI – “I debiti sono di poco conto. Penso si possa raggiungere un accordo per l'iscrizione al campionato”. Il legale dell’associazione polisportiva PerBrindisi, l’avvocato Giacinto Epifani, si mostra ottimista al termine dell’incontro fra i dirigenti della stessa polisportiva e il comitato di dipendenti e collaboratori della Ssd Calcio Città di Brindisi che stamani si è svolto nel suo studio. L’associazione era rappresentata da quattro persone: il segretario Marco Esposito, il vicepresidente Michele Toscano, la tesoriera Consiglia Lacorte e il consigliere Sergio Pizzi. Il sodalizio di via Benedetto Brin era rappresentato invece dalla segretaria, Mariagrazia Sigrisi, dall’addetto stampa, Andrea Contaldi, e dal referente del comitato, nonché responsabile del settore giovanile, Gilberto Niccoli. 

Nel corso del confronto, durato circa un’ora e mezza, i commercialisti di fiducia dell’associazione e dell’avvocato Epifani hanno visionato le scritture contabili del Città di Brindisi. E’ stata mostrata inoltre la scrittura privata che certifica l’impegno dell’ex proprietario, Antonio Flora, a rinunciare a ogni suo credito. A tenere banco sono state soprattutto le pendenze cui il comitato dovrà far fronte per poter iscrivere la società al prossimo campionato di Serie D (tenendo conto che la giustizia sportiva potrebbe disporre la retrocessione d’ufficio in Eccellenza, per le frodi sportive di cui si sarebbe macchiata la vecchia dirigenza) entro il termine del 10 luglio. 

La priorità è di reperire 17-19mila euro per pagare la tassa di iscrizione e altri 3mila euro per versare la rata del debito Iva relativa al trimestre gennaio-marzo (l’esposizione complessiva con l’erario è di circa 100mila euro, rateizzati in sei anni). Il comitato ha quindi sondato la disponibilità della polisportiva a dare il proprio contributo su questo fronte. “Ma ogni decisione sull’utilizzo della somma fin qui raccolta attraverso la campoagna di sottoscrizione delle quote (pari a circa 10mila euro, da quanto riferito in più circostanze dalla PerBrindisi, ndr) – spiega Marco Esposito – dovrà essere presa dall’assemblea dei soci, convocata per il prossimo 6 luglio”. Tale appuntamento sarà decisivo per capire se e in che modo la PerBrindisi potrà dare man forte all’operazione di salvataggio del titolo sportivo intrapresa da collaboratori e dipendenti del Brindisi. 

Di certo non vi sarà alcuna donazione. “Valuteremo l’eventuale ipotesi – afferma ancora Esposito – di entrare nell’assemblea dei soci del Città di Brindisi, attraverso l’acquisto di alcune quote. L’obiettivo con cui è stata fondata questa associazione è anche quello di garantire una rappresentanza alla tifoseria nell’organo collegiale deliberativo, esercitando una funzione di controllo. Ma l’ultima parola, ad ogni modo, spetterà all’assemblea dei soci”. 

L’avvocato Epifani, cui la PerBrindisi si è rivolta per la costituzione di parte civile contro la vecchia dirigenza, travolta dal terremoto “Dirty soccer”,  rimarca come la polisportiva e il comitato nutrano l’obiettivo comune di salvare il titolo e iscrivere la squadra al campionato. “Se non si iscrive questa squadra – afferma Epifani – si perde la possibilità di giocare con la maglietta biancazzurra. Si perdono oltre 100 anni di storia”. Epifani spiega che la PerBrindisi ha dato la disponibilità di massima ad aiutare il nuovo assetto societario del Città di Brindisi. “C’è qualche debito – ammette il legale – ma non tanti quanti si pensava. Le carte sono a disposizione dei commercialisti, che stanno valutando degli aspetti tecnici. Non dimentichiamo che oltre ai debiti ci sono anche dei crediti che debbono essere pagati da parte di alcuni sponsor. Penso che si possa iscrivere la squadra al campionato. Poi è necessario che qualcuno si faccia avanti e prenda a cuore le sorti di questa società”. 

A giudicare dalle parole di Giacinto Epifani, insomma, sembra che il cammino verso l’iscrizione sia tutt’altro che in salita. Ma le vere difficoltà rriveranno dopo, quando bisognerà mettere insieme un gruppo di imprenditori disposti a rilevare il sodalizio. 

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