Senza tiratori da fuori, Enel inerme
Una partita di basket? Segue la legge del western. Quando una squadra che tira da tre incontra una squadra che tira solo da due, quella che tira solo da due è la squadra che perde. Per un pugno di canestri (67-59), infatti, tirando con i 40% da tre (12/30) l’Acea Roma ha battuto l’Enel Brindisi.
Una partita di basket? Segue la legge del western. Quando una squadra che tira da tre incontra una squadra che tira solo da due, quella che tira solo da due è la squadra che perde (come insegna il proverbio reso celebre da Sergio Leone con il suo film ?Per un pugno di dollari?: ?quando un uomo con la pistola incontro un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto?).
Per un pugno di canestri (67-59), infatti, tirando con i 40% da tre (12/30) l?Acea Roma ha battuto l?Enel Brindisi che con il suo modesto 3/17 pari al 17% , e con 21 palle perse contro 13 della squadra avversaria, non poteva di certo aspirare ad una vittoria. Per l?Acea Roma i giocatori Lorenzo D?Ercole con il suo 3/3 e Michal Ignerski con il suo 5/8 (ma un tempo non era considerato un brocco ?) hanno dato la svolta alla partita con la difesa brindisina incapace a contenerli o a limitarne i danni, mentre in casa Enel solo Ron Lewis ( 1/3) e Michael Snaer ( 2/8), hanno tentato di contrastare gli avversari ma con percentuali di assoluta modestia.
Al di là delle cifre che spiegano in larga parte questa sconfitta, tuttavia, bisogna aggiungere che la squadra di coach Bucchi ha avuto il merito di restare in partita fino alla fine contro una formazione di prestigio come l?Acea Roma, spesso mettendola in difficoltà e azzardando anche un finale che poteva cambiare il risultato. Un fallo molto dubbio, se non proprio inesistente, fischiato in attacco a James Delroy su Jordan Taylor, ha cambiato il finale della partita ed ha spento le speranze di vittoria alla squadra di coach Bucchi.
Si era sul punteggio di 62-57 e l?Enel Brindisi avrebbe potuto accorciare le distanze a - 3, ma anche a ? 2 visto che a molti è sembrato invece che James avesse subito il fallo e realizzato il canestro valido. Ma l?Enel Brindisi ha pagato anche a caro prezzo, con due falli tecnici a proprio danno, la più insensata e stupida regola mai istituita nel basket, quella di non toccare il pallone su canestro realizzato. Ma almeno che si conoscesse il nome dell?ideatore di questa regola, giusto per meglio indirizzare i dovuti e meritati insulti (chiamiamoli così!).
Dopo le prime due partite di campionato, che hanno registrato la storica vittoria contro l? AE7 Armani Milano e la sconfitta di Bologna, contro Acea Roma, il coach brindisino deve far lavorare la squadra per evitare che sia troppo prevedibile. Ha a disposizione giocatori di straordinaria qualità nell?attaccare il canestro con efficacia fisica, atletica e con grande precisione, di lottare con successo nell??uno contro uno?, ma purtroppo ancora carenti nel tiro da fuori.
Una volta conosciute le caratteristiche tecniche dei giocatori brindisini, i loro pregi ed i loro limiti, infatti, sarà compito agevole per le squadre avversarie prendere le misure, chiudere a riccio le difese per costringerli al tiro dall?arco, posizione che ha avuto i suoi punti deboli sia contro Milano che contro Roma. Ed allora l?Enel Brindisi deve necessariamente costruire alternative valide e più opportunità negli schemi di gioco in attacco, per poter affrontare le squadre avversarie con più possibilità di vittoria.
Intanto la partita di Bologna ha confermato le ottime qualità di James Delroy (20 di valutazione), miglior giocatore in campo, e la buona prestazione del pivot Alade Aminu (19 di valutazione con 11 punti realizzati e 10 rimbalzi catturati), che pure aveva deluso contro Milano, e sul quale invece è opportuno fare ora pieno affidamento.