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Per l'Enel Brindisi è buio pesto: sonoro ceffone ad opera del Ludwigsburg

L'Enel Brindisi si congeda dall'EuroCup al PalaPentassuglia con un sonoro ceffone ad opera dei tedeschi del Ludwigsburg, che tornano a casa con una vittoria nettissima: 60-87. Pur privi di grandissime stelle, gli uomini di coach John Patrick hanno difeso a tutto campo per 37 minuti con una intensità e una aggressività mai viste prima, agevolata in alcuni frangenti dal metro arbitrale

BRINDISI - L'Enel Brindisi si congeda dall'EuroCup al PalaPentassuglia con un sonoro ceffone ad opera dei tedeschi del Ludwigsburg, che tornano a casa con una vittoria nettissima: 60-87. Pur privi di grandissime stelle, gli uomini di coach John Patrick hanno difeso a tutto campo per 37 minuti con una intensità e una aggressività mai viste prima, agevolata in alcuni frangenti dal metro arbitrale. Sono piani-partita che si possono mettere in pratica solo se hai a disposizione 12 giocatori di buona qualità e con le gambe in piena forma, e Patrick ce li aveva. In casa Enel, invece, tanta confusione e poche idee per fronteggiare la zona pressing. Le uniche note positive sono state il rientro di Scott e Reynolds, quest'ultimo utilizzato solo per sei minuti (di buio pesto) e poi rimesso a riposo per evitare nuovi problemi.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Bucchi-6I tedeschi partono con 10 minuti di pressione a tutto campo che mettono subito in difficoltà gli uomini di Bucchi. Prima Cournooh e poi Harris non riescono a costruire bene il gioco, ma nonostante le quattro palle perse Brindisi resta sempre in scia e chiude la prima frazione sul 20-23. La difesa asfissiante ordinata da coach Patrick dà i suoi frutti in avvio di secondo mini-tempo, con i brindisini che continuano a capirci poco e arrivano a quota 6 palle perse, consentendo al Ludwigsburg di allungare fino al +8 (22-30). L'Enel tenta la reazione, risalgono a -4 ma poi affondano a -11 (32-43) a causa delle due triple consecutive di O'Neale che fissa il parziale del tempo su un preoccupante 12-20.

La reazione dei padroni di casa arriva al rientro dagli spogliatoi ed ha per protagonista Gagic, che finalmente riceve qualche buon pallone sotto canestro. Il centro serbo però commette il suo quarto fallo e l'Enel perde il realizzatore migliore della serata. I tedeschi allungano a +13, poi una tripla di Harris sblocca di nuovo i biancazzurri, che con un libero di Milosevic e un canestro da sotto di Scott si riportano a -7 (47-54). Bucchi getta nella mischia Scottie Reynolds e il coach avversario gli dà il bentornato restringe ancor più le maglie della sua difesa. Il play americano getta alle ortiche due palle nel volgere di pochi secondi e il Ludwigsburg riprende il largo chiudendo il terzo mini-tempo sul 49-62.

L'Enel scompare definitivamente in apertura di ultimo periodo. Il festival delle palle perse continua, Banks viene tenuto a riposo, Reynolds e Scott tornano ai box per evitare altri guai. A portare la croce sul parquet in cabina di regia restano Marzaioli e Cournooh, facili prede dei mostri tedeschi. A 5 minuti dalla sirena Bucchi richiama anche Cournooh e concede cinque minuti da incubo a De Gennaro. Gli ospiti straripano, mentre i padroni di casa contano i secondi nella speranza che passino in fretta. (Le foto sono di Vito Massagli)

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