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Ultras Ostuni: "La nostra versione"

OSTUNI - Riceviamo dal gruppo Ultras 1987 di Ostuni una lettera in cui questi tifosi offrono la propria versione dei fatti rispetto agli accadimenti dell'ultima partita casalinga.

OSTUNI - Riceviamo dal gruppo Ultras 1987 di Ostuni una lettera in cui questi tifosi offrono la propria versione dei fatti rispetto agli accadimenti dell'ultima partita casalinga della squadra che sostengono, segnata dallo scoppio di una bomba-carta nei oressi di uno dei guardalinee seguita dall'abbandono della curva da parte degli stessi ultras, secondo la versione riportata dagli organi di informazione, su intervento del presidente Luca Marzio, secondo gli interessati per propria spontanea decisione. L'intervento è stato da noi privato di alcune righe non influenti per l'illustrazione dei fatti ma di contenuto potenzialmente offensivo nei confronti di una delle parti.

Iniziamo precisando che la Curva Nord si assume la totale responsabilità dello scoppio di un petardo durante la gara del campionato di Eccelenza tra Ostuni e Galatina, chiarendo però che tale episodio è stato creato da alcuni ragazzini, che hanno acceso il petardo all’interno dello stadio, come avviene quotidianamente in tutte le villette della nostra città a ridosso del periodo festivo di Natale-Capodanno, senza che gran parte della curva fosse a conoscenza di ciò che stessero facendo.

Ad onor del vero, però, i presenti al Comunale di Ostuni hanno potuto verificare come lo scoppio del petardo sia avvento diversi metri lontano dal rettangolo di gioco e come né il guardalinee, né altre persone siano state coinvolte dall’esposione. La conferma di tale tesi sta nel fatto che la partita non ha subito alcun tipo di sospensione, ma è proseguita come se nulla fosse successo; cosa evidentemente impossibile se il guardalinee fosse rimasto stordito per alcuni minuti, come riportato sui giornali.

Per quanto riguarda i nostri “rapporti” con la società Ostuni 1945 e in particolare con l’ Avv. Luca Marzio, precisiamo che la Curva Nord non ha mai chiesto alcun tipo di trattamento di favore e l’entrata gratuita da parte degli Ultras è stata decisa della stessa società, continuando una “tradizione” derivante dal passato (e da altre società), che fu creata per agevolare i tanti ragazzi (molti studenti) che ogni quindici giorni escono dalle proprie tasche i 20-30 euro, risparmiati con sacrificio, che occorrono per affrontare le trasferte per essere sempre vicino alla squadra della nostra città. Non siamo criminali, siamo semplicemente ultras

 

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