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Un altro Bucchi a Scafati. Ma ora l'Assi

BRINDISI - Da Scafati ritorna una squadra più forte, più determinata e consapevole dei propri mezzi, ricaricata nel morale e già pronta per salire sulla giostra crudele dei play off con rinnovata fiducia dall’alto del secondo posto in classifica. In pochi giorni quella squadra senz’anima che ha perso malamente in casa contro il modesto Bologna, ha spazzata via la sensazione di un gruppo deludente incapace di reagire e con consistenti limiti caratteriali, e che ora si ripropone ai derby con la Domotecnica Ostuni, autentica rivelazione del campionato, come fosse un’altra squadra.

BRINDISI - Da Scafati ritorna una squadra più forte, più determinata e consapevole dei propri mezzi, ricaricata nel morale e già pronta per salire sulla giostra crudele dei play off con rinnovata fiducia dall’alto del  secondo posto in classifica. In pochi giorni  quella squadra senz’anima che ha perso malamente in casa contro il modesto  Bologna, ha  spazzata via la sensazione di un gruppo deludente incapace di reagire e con consistenti  limiti caratteriali,  e che ora si ripropone ai derby con la Domotecnica Ostuni, autentica rivelazione del campionato, come fosse un’altra squadra.

L’Enel Brindisi a Scafati non ha soltanto violato un campo imbattuto da 13 partite ma si è assicurata anche il  decisivo privilegio di disputare  la eventuale quinta partita di “bella” al PalaPentassugia. Cosa è cambiato nella squadra di coach Bucchi in pochi giorni? Innanzitutto è cambiato proprio l’atteggiamento di coach Bucchi che questa volta ha saputo guidare la squadra con fermezza,  trasmettendo energia e sicurezza ai giocatori  che  hanno positivamente risposto sul campo nei momenti più difficili, recuperando più volte il risultato quando la partita sembrava prendere la consueta china irrecuperabile, fino a temere il peggio sul – 14 (72-86) e ancora sul finire dell’incontro con quel -7 che pareva chiudere fatalmente la partita in favore di Scafati.

C’è stato poi il debutto di Jonathan Gibson. E‘ lui il leader che l’Enel Brindisi cercava dall’inizio del campionato, il giocatore che consente il salto di qualità alla  squadra, quello a cui affidare il pallone che brucia quando ci sono responsabilità da prendersi al tiro? Da Scafati giunge un “si” senza riserve. Gibson ha cambiato la squadra inserendosi con autorità negli schemi di gioco di coach Bucchi ma, soprattutto, si è assunto la responsabilità di prendersi la leadership della squadra tanto da condurla alla vittoria con una eccezionale sequenza di realizzazione  negli ultimi secondi di gioco quando, dopo aver portato la squadra in parità (90-90) ed aver visto un importante canestro di Renfroe (90-92), ha realizzato ancora un tiro da due punti ed uno straordinario canestro da tre punti, con grande disinvoltura e precisione, fino a fissare la vittoria dell’Enel Brindisi  sul punteggio fina di 95-97.

Ha anche avuto ragione coach Bucchi nel voler schierare Gibson accanto a Renfroe, una scelta che era sembrata azzardata come l’esclusione di Charalampidis che pure aveva destato ottima impressione al suo debutto. Gibson e Renfroe si sono intesi a meraviglia e, soprattutto, è parso che lo stesso Renfroe non abbia subìto influenza negativa dalla presenza del suo connazionale. Ma anche a Scafati la squadra brindisina ha avuto nella difesa il suo punto debole incassando ancora 95 punti. Era la migliore difesa del campionato ed il vero orgoglio di coach Bucchi ma è diventata un problema dopo che anche contro Bologna era arrivato il primo segnale negativo. Coach Bucchi ha poche ore a disposizione per rimettere in ordine la difesa, considerato che nelle partite di play off ha un ruolo determinante ed imprescindibile.

Ma il tempo per godersi la vittoria di Scafati e la conquista del secondo posto in classifica è subito scaduto. C’è già aria di derby! Come se non bastassero tutte le possibili variabili che  di solito incidono come mine vaganti nei play off, spesso ribaltando i risultati, l’Enel Brindisi trova sulla sua strada la Domotecnica Ostuni,   una squadra che sta vivendo un sogno al suo primo campionato di LegaDue. Sarà derby vero  con Ostuni che gode del vantaggio di avere già raggiunto un traguardo straordinario e che ha tutto da guadagnare e niente da perdere, e con Brindisi che, invece, ha il dovere di aspirare a superare il turno per essere in tema con gli impegni assunti dalla società, le aspirazioni della tifoseria, la sua storia e la propria tradizione. Che sia derby vero in campo ed anche sulle gradinate, con le proprie tifoserie impegnate a  sostenere le rispettive formazioni con l’entusiasmo, il calore e la lealtà che il basket richiede e che possa risultare uno spettacolo nello spettacolo.

Che sia un primo grande derby fra quelli in programma nei play off  interpretato  da un grande pubblico che certamente vorrà riservare una standing ovation a Franco Marcelletti per la sua lunga storia di basket vissuta da grande “maestro” con 800 presenze di qualità sulla “piazza” globale del basket nazionale. Si gioca mercoledì 9 maggio al PalaPentassuglia, con inizio alle ore 21. La partita non sarà teletrasmessa.

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