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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Un Brindisi inesistente capitola a Milazzo, e la zona play-out è dietro l'angolo

MILAZZO – Nove rigori contro in dodici gare, ennesima espulsione per un fallo inutile e antisportivo. Che Brindisi è mai questo? Cosa succede a questa squadra? Una squadra che rinuncia a giocare anche contro un avversario che riesce a vincere con due soli tiri in porta: il rigore provocato al 18’ del primo tempo da Larosa (che ad inizio di ripresa si è fatto espellere) e il gol al volo di D’Amico al 12’ della ripresa. E’ un mistero. L’involuzione è tale mettere in imbarazzo. Oggi avrebbe dovuto essere la gara della rinascita. Dopo la vittoria conquistata a fatica contro il Catanzaro e il lungo riposo che ha consentito di tirare il fiato e completare la preparazione, a Milazzo si doveva vincere, o comunque non perdere.

MILAZZO – Nove rigori contro in dodici gare, ennesima espulsione per un fallo inutile e antisportivo. Che Brindisi è mai questo? Cosa succede a questa squadra? Una squadra che rinuncia a giocare anche contro un avversario che riesce a vincere  con due soli tiri in porta: il rigore provocato al 18’ del primo tempo  da Larosa (che ad inizio di ripresa si è fatto espellere)  e il gol al volo di D’Amico al 12’ della ripresa. E’ un mistero. L’involuzione è tale mettere in imbarazzo. Oggi avrebbe dovuto essere la gara della rinascita. Dopo la vittoria conquistata a fatica contro il Catanzaro e il lungo riposo che ha consentito di tirare il fiato e completare la preparazione, a Milazzo si doveva vincere, o comunque non perdere.

E invece non solo il passivo di due gol a zero, ma una prestazione inqualificabile. Il Brindisi ha messo il pallone nello specchio della porta del Milazzo solo due volte, nel primo tempo: al 10’ con Moscelli e al 32’ con Maiorino. Poi niente di niente. Larosa ha pensato bene di farsi espellere dando una gomitata in faccia a Lasagna e dal 32’ il Brindisi è rimasto in nove uomini perché Taurino si è nuovamente infortunato. Sembra una squadra allestita dopo aver fatto visita ad un accorsato rottamatore. Infortuni a più non posso. Non  fanno in tempo a riprendersi che gli stessi giocatori tornano ad accusare acciacchi.

E’ evidente che non funziona qualcosa. Che cosa non è dato sapere ma un motivo ci sarà se il Brindisi sforna prestazioni sempre più indicibili. Il cambio di allenatore (Massimo Rastelli al posto di Carlo Florimbj), che avrebbe dovuto portare una nuova vitalità, sinora non ha dato niente sia sul piano di gioco sia su quello dei risultati. Un’altra sconfitta e la squadra biancazzurra si troverà  impelagata nella zona play out dalla quale è ad un solo punto. Probabilmente Rastelli quando si è issato sul ponte di comando del Football Brindisi ha sopravvalutato le forze che le erano state messe a disposizione; oppure se ne è reso subito conto ed ha voluto tentare in attesa di poter rivoluzione la squadra.

Oggi una mezza rivoluzione l’ha tentata. Ma, ovviamente, con gli uomini a sua disposizione. Ha tenuto fuori Montella, mettendo in difesa Mottola; ha tenuto in panchina Cejas utilizzando Minopoli ed ha puntato su un attacco composto da Maiorino al posto di Ceccarelli, Moscelli, Piro sulla fascia destra e Pisa sulla fascia sinistra. Ma non è andata bene. La velocità che Rastelli aveva voluto imprimere alla squadra non c’è stata. I biancazzurri erano spaesati sul terreno di gioco del “Grotta Polifemo”, molto piccolo e gibboso.

Sul piano delle azione per la cronaca non ci sono molti spunti. Tranne al 10’ la “palombella” di Moscelli che finisce di un soffio fuori, il rigore provocato da Larosa al 18’ che butta giù un avversario che lo stava anticipando dopo una respinta del portiere Marconato (il penalty viene battuto e realizzato da Lasagna) e il tiro di Maiorino al 32’ che il portiere Terracciano riesce a bloccare in due tempi. Da registrare anche la sostituzione al 28’ del primo tempo di Pisa con Ceccarelli.

Nella ripresa due gli episodi significativi: l’espulsione al 5’ di Larosa che colpisce con una gomitata al volto Lasagna mentre sono lontani dal gioco (l’arbitro non se avvede, è il primo assistente a farglielo notare) e il gol di D’Amico al 12’ che raccoglie con cross dalla sinistra di Suriano (lo scorso anno panchinaro del Brindisi, oggi capitano del Milazzo) e lo mette in rete. Da registrare anche l’uscita dal terreno di gioco al 32’ della ripresa di Taurino, infortunatosi ad una coscia. Per il resto, un’altra gara di questo Brindisi da dimenticare, nonostante l’avversario fosse mediocre assai.

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