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Un'Enel Basket di fisico e nervi contro catenaccio e arbitraggio

Si volevano i due punti ed una vittoria con un margine di +16 per ribaltare il risultato della partita del girone d’andata. E l’Enel Brindisi è riuscita nel suo scopo a battere Cremona con un eclatante 81-65 che consente di allungare definitivamente sulla stessa squadra di coach Pancotto e di blindare un posto in classifica valido per evitare nei play off la prima classificata (Milano)

BRINDISI - Si volevano i due punti  ed una vittoria con un margine di +16 per ribaltare il risultato della partita del girone d’andata. E l’Enel Brindisi è riuscita nel suo scopo a battere Cremona con un eclatante  81-65 che consente di allungare definitivamente sulla stessa squadra di coach Pancotto e di blindare un posto in classifica  valido per evitare nei play off la prima classificata (Milano). Si dirà che la partita ha offerto poco allo spettacolo, in particolare nel primo tempo, ma sulla qualità del gioco ha influito senza alcun dubbio la difesa asfissiante praticata dalla Vanoli Cremona e la incredibile performance della terna arbitrale.

Cournooh al tiro dall'area-2Cremona non ha concesso una sola rimessa senza aggredire e raddoppiare il portatore di palla, anche a costo di prestarsi a facili contropiedi ed a soluzioni d’attacco dell’Enel Brindisi, fin quando coach Pancotto ha dovuto rinunciare per evitare di compromettere definitivamente il risultato. Difficile giocare un buon basket contro una squadra avversaria che mira a non far giocare, come soluzione tattica, e soprattutto quando in campo ci sono a dirigere la partita tre arbitri disposti a tutto pur di ergersi a protagonisti. (Nella foto, Cournooh al tiro dall'area)

Sì, ancora loro Paolo Taurino, Gabriele Bettini (ormai un vero incubo per la squadra brindisina in casa ed in trasferta!), già  protagonisti eccezionali in AJ Milano- Enel Brindisi di Final Eight di Coppa Italia, con evidente  “deferenza” milanese, e Denny Borgioni. Non hanno danneggiato l’Enel Brindisi, sia chiaro, né Vanoli Cremona, e non hanno neppure inciso sul risultato, ma sul gioco sicuramente sì, impedendo alle due squadre in campo di praticare il loro miglior basket possibile.

Nei primi tre quarti hanno fischiato l’impossibile alle due squadre (si contano 56 falli complessivi!) frenando le azioni di gioco, inventandosi un fallo tecnico alla panchina di Cremona e “compensando” subito dopo con un altrettanto inesistente fallo di Zerini. Poco è mancato che si fischiassero fra di loro, visto che ormai avevano colpito indiscriminatamente proprio tutti i giocatori alternati in campo. Solo nell’ultimo quarto si sono evidentemente “pentiti” tanto che hanno fischiato il primo fallo ( e giusto contro Enel Brindisi) dopo cinque minuti di gioco. Paradossale.

Pancotto osserva Marcus Denmon al tiro dall'arco-2In prima fila nel PalaPentassuglia il commissario di campo Fabio Facchini, responsabile unico degli arbitri di Lega A, il quale si sarà sicuramente reso conto che Taurino, Bettini e Borgioni  meritano una lunga  vacanza in montagna, così tanto per rigenerarsi  e riprendersi dalla “sindrome del fischietto”. Nonostante Cremona, coach Pancotto e gli arbitri l’Enel Brindisi ha saputo vincere giocando con grande determinazione e decisione una partita che si poteva vincere solo così, sul piano fisico e mentale. (Nella foto, Pancotto osserva Denmon al tiro dall'arco)

La squadra di coach Bucchi è stata sempre in vantaggio, e non bastava solo vincere ma chiudere almeno a + 16, e nei momenti in cui Cremona sembrava potesse rientrare in partita e ridurre lo svantaggio, è emersa la straordinaria prestazione di Marcus Denmon, che ha  realizzato un superlativo 7/8 da tre punti, ancor più straordinario se si considera che sono stati determinanti a spezzare ritmo ed esaltazione agli avversari.

Coach Bucchi ha anche concesso a Cournooh un minutaggio consistente (23’) ed il giocatore ha risposto positivamente dando maggior consistenza alla difesa, ancora una volta forte degli 11 rimbalzi conquistati da Mays e dalla solita prestazione di James (7 rimbalzi e tanta grinta) mentre la squadra attende ancora il migliore Zerini che appare sempre indeciso a tentare il tiro da fuori anche quando è nelle condizioni ideali e nella sua posizione preferita.

Prodezza di Cournooh sotto canestro-2Complessivamente l’Enel Brindisi ha confermato i progressi di forma e mentali fatti registrare in Coppa Italia, in EuroChallenge ed anche a Venezia (di certo non è più la squadra in crisi vista contro Caserta ed a Trento), ma si deve chiedere maggiore attenzione e più astuzia tattica. A Vanoli  Cremona si è concesso di ridurre lo svantaggio fino a – 6 e si è corso il rischio di vanificare la vittoria quando con un + 18 (80-62),a poco meno di 2 minuti dalla fine,  si è forzato troppo il ritmo (tiri sbagliati di  Mays e James, fallo di Pullen, palla persa di Denmon, tiro sbagliato di Harper!), invece di rallentare, giocare con il cronometro e  andare al tiro preparato, tanto da consentire  alla squadra di coach Pancotto di portarsi a -15. (Nella foto, prodezza di Cournooh)

Ha rimediato poi Pullen dalla lunetta, ma il rischio di vanificare il risultato di + 16 è stato evidente. Ora la squadra è attesa ad un nuovo ciclo di partite impegnative da disputare in pochi giorni. Si ritorna in  EuroChallenge a giocare a Nanterre (Parigi), andata martedì 10 marzo e ritorno a Brindisi giovedì 12, domenica 15 marzo a Bologna (ore 20.30 con diretta TV su RaiSport 1) ed eventuale spareggio in Francia il 17 marzo a Nanterre.

LE FOTO SONO DI VITO MASSAGLI

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