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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Un fallo in più a Reynolds": ira Enel

BRINDISI - Una delle "ragioni tecniche" della sconfitta interna dell'Enel basket Brindisi contro Varese, di cui avevamo parlato nel resoconto della partita senza entrare nel merito, in attesa dei riscontri da parte della società, ora è chiaramente delineata da una accurata visione delle riprese video dell'incontro. A Scottie Reynold per un banale ma micidiale (per gli esiti dell'incontro) errore, è stato attribuito un fallo in più, il quinto al posto del quarto, determinandone l'esclusione proprio nel momento più delicato. E secondo la società brindisina, il risultato ne è stato ampiamente condizionato, come fatto presente oggi alla stessa Lega A. Ecco la nota integrale di Enel Basket Brindisi sulla vicenda.

BRINDISI - Una delle "ragioni tecniche" della sconfitta interna dell'Enel basket Brindisi contro Varese, di cui avevamo parlato nel resoconto della partita senza entrare nel merito, in attesa dei riscontri da parte della società, ora è chiaramente delineata da una accurata visione delle riprese video dell'incontro. A Scottie Reynolds per un banale ma micidiale (per gli esiti dell'incontro) errore, è stato attribuito un fallo in più, il quinto al posto del quarto, determinandone l'esclusione proprio nel momento più delicato. E secondo la società brindisina, il risultato ne è stato ampiamente condizionato, come fatto presente oggi alla stessa Lega A. Ecco la nota integrale di Enel Basket Brindisi sulla vicenda.

L’Enel Basket Brindisi, in riferimento alla partita giocata domenica scorsa in casa con la Cimberio  Varese ed alla luce del provvedimento disciplinare adottato verso il direttore sportivo Renato Nicolai, intende far presente che l’attenta visione registrata dell’episodio che ha interessato il giocatore Scottie Reynolds, accaduto nella fase decisiva dell’incontro, ha evidenziato chiaramente l’errore commesso dalla segnapunti nell’indicare sul referto il 5° fallo anziché il 4°; ciò ha privato ingiustamente la squadra di un atleta importante, esperto e determinante anche contro il pressing avversario nel concitato finale.

E’ bene rimarcare che lo stesso Reynolds si è mosso in campo, nell’azione ‘incriminata’, ben conscio di avere solo 3 falli a carico altrimenti avrebbe usato maggiore cautela nel marcare l’avversario. A nulla sono valse le indicazioni fornite agli ufficiali di campo dal direttore sportivo (nello specifico, in qualità di accompagnatore dell’Enel Basket Brindisi) Renato Nicolai che, come noto, è stato addirittura ammonito per questo, rischiando (si immagina, a questo punto) anche il fallo tecnico.

Nel ritornare con la mente all’episodio descritto, accaduto – come già precisato – nella fase decisiva della gara, è incontestabile affermare che la presenza in campo di Reynolds avrebbe permesso una gestione diversa delle ultime azioni che, invece, hanno permesso agli avversari di recuperare in pochi secondi lo scarto negativo nel punteggio e così giungere al supplementare. Per la verità la possibilità di utilizzare Reynolds anche nell’over-time avrebbe potuto invertire l’esito finale della partita.

L’Enel Basket Brindisi ha già segnalato quanto successo domenica scorsa agli organi competenti ma non può evitare di manifestare sorpresa e incredulità che ciò possa accadere in un torneo di Lega A, dove 2 soli punti in più o in meno in classifica posso decidere le sorti di una squadra alla fine del torneo (che sia qualificazione ai play-off o permanenza nella serie). L’augurio è che tutto ciò non abbia a ripetersi, non solo quando l’Enel Basket Brindisi è in campo, perché in una Lega A impostata in tutte le sue componenti alla massima professionalità non è concepibile commettere errori tanto marchiani, senza che si tenti sul momento di porvi rimedio e, addirittura, sanzionando con un’ammonizione le legittime segnalazioni avanzate dalla parte lesa. In pratica, determinando il risultato finale di una partita.

L’Enel Basket Brindisi, in riferimento alla partita giocata domenica scorsa in casa con la Cimberio  Varese ed alla luce del provvedimento disciplinare adottato verso il direttore sportivo Renato Nicolai, intende far presente che l’attenta visione registrata dell’episodio che ha interessato il giocatore Scottie Reynolds, accaduto nella fase decisiva dell’incontro, ha evidenziato chiaramente l’errore commesso dalla segnapunti nell’indicare sul referto il 5° fallo anziché il 4°; ciò ha privato ingiustamente la squadra di un atleta importante, esperto e determinante anche contro il pressing avversario nel concitato finale.

E’ bene rimarcare che lo stesso Reynolds si è mosso in campo, nell’azione ‘incriminata’, ben conscio di avere solo 3 falli a carico altrimenti avrebbe usato maggiore cautela nel marcare l’avversario. A nulla sono valse le indicazioni fornite agli ufficiali di campo dal direttore sportivo (nello specifico, in qualità di accompagnatore dell’Enel Basket Brindisi) Renato Nicolai che, come noto, è stato addirittura ammonito per questo, rischiando (si immagina, a questo punto) anche il fallo tecnico.

Nel ritornare con la mente all’episodio descritto, accaduto – come già precisato – nella fase decisiva della gara, è incontestabile affermare che la presenza in campo di Reynolds avrebbe permesso una gestione diversa delle ultime azioni che, invece, hanno permesso agli avversari di recuperare in pochi secondi lo scarto negativo nel punteggio e così giungere al supplementare. Per la verità la possibilità di utilizzare Reynolds anche nell’over-time avrebbe potuto invertire l’esito finale della partita.

L’Enel Basket Brindisi ha già segnalato quanto successo domenica scorsa agli organi competenti ma non può evitare di manifestare sorpresa e incredulità che ciò possa accadere in un torneo di Lega A, dove 2 soli punti in più o in meno in classifica posso decidere le sorti di una squadra alla fine del torneo (che sia qualificazione ai play-off o permanenza nella serie). L’augurio è che tutto ciò non abbia a ripetersi, non solo quando l’Enel Basket Brindisi è in campo, perché in una Lega A impostata in tutte le sue componenti alla massima professionalità non è concepibile commettere errori tanto marchiani, senza che si tenti sul momento di porvi rimedio e, addirittura, sanzionando con un’ammonizione le legittime segnalazioni avanzate dalla parte lesa. In pratica, determinando il risultato finale di una partita.

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