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Volley A/2, S.Vito team giovanissimo

SAN VITO DEI NORMANNI - Inizia domani la terza settimana di lavoro in palestra, suddiviso tra tecnica ed atletica, per le atlete della Cedat 85 San Vito (per le straniere, in realtà, sarà la seconda). L’attività prosegue secondo i programmi stilati da coach Lo Re e dal suo staff: la squadra sarà chiamata al primo test ufficiale il prossimo 23 settembre, in occasione della gara di andata del turno eliminatorio della Coppa Italia, contro il Sala Consilina. Intanto sono stati assegnati i numeri di maglia.

SAN VITO DEI NORMANNI - Inizia domani la terza settimana di lavoro in palestra, suddiviso tra tecnica ed atletica, per le atlete della Cedat 85 San Vito (per le straniere, in realtà, sarà la seconda). L’attività prosegue secondo i programmi stilati da coach Lo Re e dal suo staff: la squadra sarà chiamata al primo test ufficiale il prossimo 23 settembre, in occasione della gara di andata del turno eliminatorio della Coppa Italia, contro il Sala Consilina. Intanto sono stati assegnati i numeri di maglia.

Eccoli: il n. 1 a Chiara Avallone (schiacciatrice brindisina di 16 anni), il 2 a Giorgia Cacciapaglia (libero, di Santeramo, 25 anni), il 3 a Giorgia Caforio (libero, 18 anni, di Latiano), il 5 a Martina Pia Lanza (centrale, 15 anni, di Massafra), il 6 a Silvia Segalina (centrale padovana, 22 anni), il 7 a Giulia Della Rosa (palleggiatrice, 28 anni, di San Daniele del Friuli), il n. 8 ad Adelaide Soleti (opposto, 15 anni, di Cisternino), il 9 a Brankica Nikic (opposto, dalla Serbia, 27 anni), il 10 a Francesca Lattanzio (schiacciatrice, 15 anni, di Locorotondo), il n. 11 a Kseniya Ihnatsiuk (centrale bielorussa, 23 anni), il 12 a Roberta Monna (palleggiatrice, 15 anni, di Carovigno), il 14 a Bianca Moreira Gomes (schiacciatrice, brasiliana, 33 anni), il 18 ad Anna Caneva (centrale, 20 anni, di Marostica).

La Cedat 85 Volley San Vito in versione campionato 2012-2013 è certamente una delle compagini del torneo femminile di serie A/2, una scelta della società orientata sia dal proprosito di valorizzare i vivai della pallavolo salentina, sia dall'esigenza di contenere i costi in una realtà dove non poche blasonate società italiane hanno dovuto rinunciare ai campionati.

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