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Volley San Vito, dopo l'ennesima impresa le scommesse per il futuro

S.VITO DEI NORMANNI – E’ stato un campionato cominciato male, per la Cedat 85 Volley S.Vito, in cui sembrava non ci fosse alcuna luce alla fine di una tunnel di partite perse anche in maniera sconcertante. Invece anche quest’anno un piccolo miracolo: la squadra femminile di una cittadina di 20mila abitanti è riuscita a guadagnarsi con alcune giornate di anticipo la permanenza in A/2, in una regular season 2010-2011 (attualmente è ottava con 33 punti) dove ai nastri di partenza non si erano più presentate società di aree del Paese economicamente molto più avanzate, come Vicenza.

S.VITO DEI NORMANNI – E’ stato un campionato cominciato male, per la Cedat 85 Volley S.Vito, in cui sembrava non ci fosse alcuna luce alla fine di una tunnel di partite perse anche in maniera sconcertante. Invece anche quest’anno un piccolo miracolo: la squadra femminile di una cittadina di 20mila abitanti è riuscita a guadagnarsi con alcune giornate di anticipo la permanenza in A/2, in una regular season 2010-2011 (attualmente è ottava con 33 punti) dove ai nastri di partenza non si erano più presentate società di aree del Paese economicamente molto più avanzate, come Vicenza.

E’ giusto pensare a questo punto  che la serie A di volley femminile richieda tuttavia non solo sacrifici ed impegno economico della compagine societaria e dello sponsor, ma anche ulteriori passi in avanti sul piano della crescita professionale da parte della stessa società – e questa non è una diminuente, ma uno stimolo – che è riuscita a costruire anche una vasta attività di base, e il perseguimento del grande obiettivo di avere a S.Vito finalmente un palazzetto dello sport che possa accogliere un gran numero di appassionati.

Un palavolley che sia anche in grado di accogliere manifestazioni di livello internazionale, coprendo un vuoto evidente nel territorio provinciale. Una scommessa anche imprenditoriale, difficile perché la crisi economica è tutt’altro che superata, e che richiederebbe un sostegno importante da parte dell’amministrazione comunale, almeno sul piano dell’iter urbanistico e della disponibilità delle aree. Il vecchio palazzetto, quello in cui è cresciuto il fenomeno pallavolo a S.Vito, potrebbe essere così a tempo pieno utilizzabile da parte delle società minori e soprattutto del basket che è in cerca del recupero di vecchi allori.

E’ difficile, al momento, leggere nel futuro della Volley S.Vito, e capire come ci si appresta ad affrontare la prossima stagione ragionando sull’onere finanziario di questa nuova impresa. L’augurio è che si possa progressivamente realizzare il sogno di tanti tifosi e degli appassionati di pallavolo di tutta la provincia. La Cedat 85 è un ottimo biglietto da visita per il movimento sportivo femminile della provincia di Brindisi e della Puglia, assieme alle giovanissime della Ginnastica La Rosa di Brindisi e alle ragazze della Futura Basket che si stanno battendo per guadagnarsi il passaggio in A/2, ed è un progetto che la società deve saper allargare affinché il sogno continui.

Dopo la partita di ieri sera, in cui la Volley S.Vito si è congedata dal pubblico di casa liquidando per 3 set a 0 il Verona Volley in una sola ora di gioco (la regular season si chiude domenica prossima a Busnago), una scenografia toccante da parte dei tifosi, che comprendono quando sia difficile fare sport ai massimi livelli al Sud, e poi una liberatoria serata in discoteca. BrindisiReport.it, grazie al fotoreporter Vito Massagli – il quale quest’anno ha esteso il suo lavoro anche alla Volley S.Vito – regala gli scatti del commiato e della festa a tutti gli appassionati.

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