Economia
Quattro conti sull'Autorità Portuale
BRINDISI – Non è un ente ricco, l’Autorità Portuale di Brindisi. L’80 per cento della voce entrate del bilancio di previsione 2012, ma anche di quello pluriennale, è legata ai trasferimenti in conto capitale delle opere infrastrutturali. L’avanzo previsto è di poco superiore ai 10 milioni di euro dei quali la metà utilizzati per ripianare il deficit e quindi per il pareggio, mentre la stima riguardante il fondo di cassa è di circa 58 milioni di euro. Tutto ruota, per le opere, attorno ai fondi pubblici, mentre la capacità di autofinanziamento è addirittura prevista in calo e si aggira attorno ai 5,4 milioni. Bastano – come nelle precedenti gestioni – a coprire le spese per il personale e per gli organi istituzionali dell’Authority, che ammonteranno secondo le stime del documento finanziario di previsione, a poco meno di 500mila euro (230mila di indennità del presidente più 55mila di oneri e rimborsi vari, 28mila per i gettoni del Comitato portuale, 125mila per compensi e indennità degli organi di controllo, più versamenti vari), e a 4,2 milioni per le spese di personale.
nell'anno 2011