Coca al ristorante "Porta Reale", interrogati i due arrestati
BRINDISI – “E’ mia la droga ed è per uso personale”. Giovanni Calamo, 52 anni, ostunese, difeso dall’avvocato Cosimo Deleonardis, ha giustificato in questo modo la sostanza stupefacente sequestrata nel ristorante “Porta Reale” nel corso del blitz della polizia del commissariato locale effettuato venerdì sera. In carcere per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti oltre a Calamo è finito anche il genero Matteo Cavallo, 30 anni, di Ostuni, pure lui difeso da Deleonardis.