OSTUNI – Due discariche abusive, all’interno del villaggio turistico Valtur. E scattano i sigilli da parte dei militari della sezione operativa navale della Guardia di finanza lungo il litorale nord di Brindisi, sulla marina di Ostuni. Dopo i 9mila metri quadri di discariche sequestrate nei giorni scorsi tra le periferie di Brindisi, proseguono i controlli contro i reati ambientali con le fiamme gialle che appongono i sigilli ad altri 10mila metri quadri di terreno. Per individuare l’area i militari si sono avvalsi anche di un elicottero della sezione aerea della Guardia di finanza di Bari, per la salvaguardare le bellezze naturalistiche del territorio lungo la fascia costiera brindisina.
CAROVIGNO – Cercate una discarica abusiva? Non c’è problema, un denso fumo nera la segnala a chi transita sulla superstrada Bari-Brindisi, all’altezza dello svincolo per S. Sabina, borgata costiera di Carovigno. Il luogo della discarica non è affatto nascosto, comunque, nel caso l’articolo desti l’interesse delle forze dell’ordine, della Asl o dei vigili urbani, o anche della polizia provinciale. Si sarebbe notato persino senza l’incendio appiccato da qualcuno a parte della spazzatura e dei rottami che invadono la scarpata. E’ l’ da un pezzo, si trova sulla bretella tra la strada d’ingresso a S. Sabina e l’agglomerato denominato la Nostra Famiglia. Purtroppo sotto c’è la Lama di Mezzaluna. Al panorama della lama lato-mare ci hanno pensato alcune imprese edili.
Siamo sulla bretella tra la strada d'ingresso alla borgata di S.Sabina (Carovigno) e la sua naturale estensione della Nostra Famiglia, proprio sulla Lama della Mezzaluna già martoriata dal cemento. Ed ecco come viene gestito il servizio di igiene urbana su una costa che qualche anno fa aveva ottenuto addirittura la Bandiera Blu. Il luogo non è nascosto, ma questa discarica abusiva si estende esattamente attorno ad una batteria di cassonetti visitata tutti i giorni dal personale del servizio raccolta rifiuti. Ogni commento è superfluo.
BRINDISI - Al posto della discarica abusiva a cielo aperto di materiale di risulta (guarda le immagini nell’archivio video di BrindisiReport.it), nella zona di Punta Penne e Punta del Serrone un Sito di interesse comunitario, per potervi utilizzare fondi destinati alla tutela delle aree protette. Smonta la polemica, e rilancia, l'assessore Cesare Mevoli che passa carte alla mano al contrattacco, dopo l'invito ad intervenire dei consiglieri Enzo Albano e Francesco Cannalire.