BRINDISI - Mai come in questo caso si può utilizzare l’espressione “Oltre al danno, la beffa”. Ci riferiamo all’annosa vicenda del Football Brindisi 1912 e all’ennesima triste pagina scritta questa mattina da colui che è presidente di questa società calcistica, vale a dire Antonio Pupino.
BRINDISI – Trovare un accordo di volta in volta sulle cose da fare, per non perdere finanziamenti e occasioni, è un conto. Ma accettare che le società in house del Comune si prendano il tempo che vogliono per depositare i bilanci, e che non sappia ufficialmente nulla di come gestiscono, ad esempio le assunzioni, all’opposizione non va proprio giù.
ORIA - Sepolto vivo dal branco a 17 anni. Uno dei tre presunti assassini, condannato in primo a grado a 16 anni per omicidio volontario e occultamento di cadavere, tornò in libertà poco prima della scadenza dei termini di custodia cautelare, era il 2005. Da allora, l’oritano Luigi Caffa che oggi ha 25 anni, in carcere non è mai più tornato, per lungaggini processuali che ne hanno fatto salva la libertà, malgrado la certezza inoppugnabile che anche lui facesse parte del commando che uccise, a furia di martellate, Joseph De Stradis. Era il 20 aprile 2004. Sei anni dopo, il pubblico ministero della procura di Taranto Ciro Saltalamacchia, torna a chiedere il conto per Caffa, invocando in appello la rideterminazione della pena a partire “dal limite massimo di trent’anni”.
BRINDISI – “Sono cose assurde, non cosa faremo. Io tendenzialmente sono contrario alle querele, ma se il consiglio di amministrazione deciderà in tal senso, mi adeguerò”, dice Onofrio Cretì, presidente della Società Trasporti Pubblici di Brindisi, area Pd. L’attacco di Uil e Ugl è stato diretto, esplicito anche nei contenuti: la Stp è una Parentopoli. “Ma tutto ciò che è accaduto è stato condiviso anche da chi lancia queste accuse”, precisa Cretì. E cioè fidanzata e fidanzato dei figli del consigliere Antonio Pisanelli assunti in azienda? “Dal 2009 abbiamo assunto 80 persone. Dovrei conoscere non solo l’albero genealogico di tutte, ma pure sapere con chi sono fidanzate”? Comunque Pisanelli (vedi intervista di ieri su BrindisiReport.it) smentisce tutto.
ROMA - Senza citare nè testate, nè nomi, il sottosegretario Alfredo Mantovano oggi ha riproposto le accuse di "consenso sociale" alla criminalità che egli avrebbe colto negli ultimi tempi nel Brindisino. Lo ha già fatto alcuni giorni fa a San Pietro Vernotico sventolando un quotidiano locale (uno solo) che si era occupato dei funerali di Gianluca Saponaro, pregiudicato ucciso il 19 giugno a Cellino S.Marco, lo ha rifatto oggi a Roma in occasione della presentazione di una ricerca del Cnel sul tema sicurezza.
BRINDISI – Vito Di Emidio, il “Bullone” del quartiere Sant’Elia, ritrova la memoria e ritorna ad accusare suo cognato Giuseppe Tedesco, il braccio destro e fidatissimo Pasquale Orlando e Daniele Giglio. Ritrova la memoria dopo che due giorni fa è stato arrestato per la revoca del beneficio della detenzione domiciliare di cui stava godendo come collaboratore di giustizia. Resta sempre un collaboratore, si trova rinchiuso in un carcere riservato ai pentiti e i suoi familiari sono protetti. Ma la legge si è riservata una chance nel caso improvvisamente il collaboratore perda la memoria. Come era accaduto a “Bullone”.
BRINDISI - E’ già diventata una interrogazione al sindaco Domenico Mennitti, da parte dei gruppi consiliari del Pd e Alleanza per l’Italia, il problema sollevato dal commercialista brindisino Cristiano D’Errico nell’intervento pubblicato stamani da BrindisiReport. L’iniziativa, che tende a fare chiarezza sulla gestione delle minori entrate Ici, ha raccolto l’adesione di consiglieri Pd come Salvatore Brigante, Vincenzo Albano (il primo a sollevare un velo sulla vicenda), Oreste Bianco, Luciano Loiacono e Antonio Monetti, e Francesco Cannalire e Pasquale del gruppo di “Alleanza per l'Italia.