BRINDISI – Altra udienza del troncone principale del processo per i presunti illeciti che sarebbero stati commessi nella vendita delle ville del complesso turistico-alberghiero Acque Chiare, situato sulla costa a Nord di Brindisi, in contrada Case Bianche. L’udienza si è tenuta questa mattina. Routine. Sono stati sentiti alcuni testi, tecnici comunali, è quindi è stato aggiornato al 14 giugno per il prosieguo dell’interrogatorio di altri testimoni.
BRINDISI – Se le ville verranno confiscate i proprietari pretenderanno un risarcimento del danno pari a 50 milioni di euro dalla società Acque Chiare Srl, dal Comune di Brindisi e dalla Regione Puglia. La vicenda Acque Chiare si arricchisce di un nuovo capitolo, dopo il processo in corso per violazioni edilizie e reati di corruzione, i vari ricorsi per ottenere il dissequestro delle ville (la Cassazione nei giorni scorsi ha rigettato l’ultimo), la richiesta di imputazione coatta per truffa imposta dal gip Alcide Maritati al pubblico ministero Adele Ferraro nei confronti di Vincenzo Romanizzi, costruttore di Acque Chiare, e del notaio Bruno Cafaro, ora arriva la messa in mora da parte dei 104 proprietari delle ville.
BRINDISI - All'indomani dellla decisione del Gip Alcide Maritati che ha chiesto l'imputazione per il costruttore e il notaio, rispettivamente Vincenzo Romanazzi e Bruno cafaro, per la vicenda del villaggio Acque Chiare, in neo consigliere regionale dell'Udc, Euprepio Curto, è intervenuto in difesa dei proprietari delle villette.
BRINDISI – La vicenda Acque Chiare si arricchisce di un nuovo capitolo giudiziario. Questa mattina il giudice per l’udienza preliminare Alcide Maritati ha rigettato la richiesta di archiviazione proposta dal pubblico ministero Adele Ferraro ordinando allo stesso pm la formulazione coatta del capo di imputazione per truffa a carico di Vincenzo Romanazzi, costruttore brindisino, e del notaio Bruno Cafaro, stipulatore dei contratti di vendita delle villette nella zona di Acque Chiare. Il prossimo passo, dunque, sarà un nuovo processo nei confronti di Romanazzi e Bruno la cui data sarà fissata nei prossimi giorni.
BRINDISI – Acque Chiare. Ancora decisioni contrastanti. Lo scorso febbraio il giudice ha accolto la richiesta presentata da due proprietari di altrettante villette di allargare al coniuge convivente la custodia della propria abitazione per poterla controllare meglio. Ora il giudice ne ha respinto tre. Stessa richiesta: allargare al coniuge convivente la custodia in modo da poter mantenere la struttura impedendo il degrado. Ma questa volta le tre richieste sono state respinte.
BRINDISI – La notizia è arrivata poco prima delle 21. La Corte di Cassazione ha nuovamente negato il dissequestro delle ville del complesso di Acque Chiare, e la situazione dei proprietari diventa sempre più difficile. A meno che, nelle motivazioni della sentenza, che gli avvocati dei ricorrenti potranno conoscere non appena sarà depositata, non vi sia un allargamento delle maglie delle prescrizioni stabilite lo scorso anno dal tribunale del riesame, che prevedono l’accesso agli immobili solo degli intestatari, e con l’esclusiva ragione del provvedere alle manutenzioni. In subordine al dissequestro, si chiedeva infatti alla Corte di Cassazione la facoltà d’uso da parte delle famiglie, che sono oltre 218, escluse le pochissime che hanno già ottenuto il permesso di dimora sulla base di particolari necessità.
BRINDISI – Giovanni Antonino ancora sulla scena nel tribunale di Brindisi. “Cerco di dimenticare ma voi mi costringete a ricordare convocandomi in continuazione”, ha detto l’ex sindaco di Brindisi al pubblico ministero Adele Ferraro. Antonino è comparso come imputato già condannato e ora nella veste di teste (con assistenza del difensore Massimo Manfreda) citato dall’accusa nel processo per gli abusi edilizi commessi nella realizzazione del complesso turistico-alberghiero-residenziale Acque Chiare, sul litorale a nord di Brindisi, in località Case Bianche.
BRINDISI -Sono state abbandonate lungo la provinciale 46, in prossimità di Acque Chiare, due auto rubate nel capoluogo e ritrovate da polizia municipale e questa mattina. Si tratta di due Autobianchi Y1o di colore grigio e immatricolate nel 1991 e nel 1988.