Sicurezza, multe nell'azienda agricola
CELLINO SAN MARCO – I dipendenti, in tre, stavano lavorando senza rispettare tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro, e per il titolare scatta la denuncia.
CELLINO SAN MARCO – I dipendenti, in tre, stavano lavorando senza rispettare tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro, e per il titolare scatta la denuncia.
ORIA – Ammonta a oltre 500mila euro la truffa scoperta dalla guardia di Finanza di Francavilla Fontana perpetrata da un'azienda agricola di Oria ai danni dell'Inps. Le fiamme gialle hanno denunciato alla magistratura 108 falsi braccianti agricoli e il titolare della ditta individuale. Dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato.
ORIA – Un lager per animali scoperto ad Oria dagli agenti del Nucleo Investigativo Nipaf del Corpo Forestale dello Stato di Brindisi. Un appezzamento di terreno e un’azienda agricola zootecnica senza le regolari autorizzazioni e operante nel mancato rispetto di tutte le normative sanitarie sono stati sequestrati dopo la scoperta avvenuta il 18 febbraio scorso ed altri accertamenti.
FASANO - Diecimila euro circa, in contanti, rubati nella notte dalla scrivania di un'azienda agricola specializzata nella commercializzazione e la produzione di una vasta gamma di ortaggi. I ladri, sulle cui tracce ci sono i carabinieri della compagnia di Fasano, si sono introdotti nell'azienda Progresso Agricolo, dopo aver forzato della porta d'ingresso dell'attività nel cuore della notte alla zona industriale della Città della Selva.
ERCHIE – Truffa da tre milioni e mezzo di euro alla previdenza agricola. E' una vecchia e sperimentata formula di "caporalato finanziario" quella di affittare fittiziamente terreni che in realtà non saranno mai lavorati, solo per giustificare il numero delle unità lavorative ingaggiate. Il truffatore di turno ci guadagna perchè quei braccianti in realtà vanno a lavorare in nero altrove, e chi l'impiega realmente paga il fornitore della mano d'opera, che intasca sempre in nero. Loro, i lavoratori, ci guadagnano i contributi che comunque l'Inps iscrive. Alla fine il caporale-truffatore-finto imprenditore agricolo chiude baracca e lascia un grosso debito contributivo. Qualche volta almeno una o due delle parti della triangolazione ci lasciano le penne.
MESAGNE – La criminalità rurale, madre della malavita organizzata nel Brindisino e in altre realtà. Aggressiva, arrogante, talvolta ottusa anche se da essa sono nate le prime famiglie contrabbandiere e la stessa Sacra corona unita. Dura a sconfiggere, per la percezione immediata da parte delle vittime del pericolo di ritorsioni: i ladri, gli estorsori, i rapinatori che agiscono nelle campagne possono riapparire da un momento all’altro. Nel caso di Pietro Mingolla, 25 anni, di Oria, questa volta però passerà qualche anno. E’ recidivo a distanza di appena un anno. Ed è finito in manette la scorsa notte ad opera degli investigatori del commissariato di Mesagne e della Squadra mobile di Brindisi, impegnati in una operazione disposta dal pm Valeria Farina Valaori. Aveva consumato poche ore prima, certamente assieme ad altri, un’estorsione ai danni di un imprenditore agricolo di Mesagne.