Un nuovo incendio si è verificato all'interno dell'ex deposito di rifiuti speciali di Alfa Edile, nella zona industriale di Brindisi, alle spalle della sede della Stp. Sul posto si sono recati cinque mezzi dei vigili del fuoco
BRINDISI - Al quartiere La Rosa, alle 17.25, nessuno sapeva ancora nulla dell’ordinanza del sindaco. Nel quartiere non si vede fumo e non c’è più puzza, seppure una signora dice che «in mattinata sì, puzza di gomma bruciata». L’allarme diossina qui non è mai arrivato: non si vedono pattuglie della polizia municipale, non c’è stato alcun avviso. Le finestre rimangono tranquillamente aperte. Qualche persona anziana siede tranquillamente davanti l’uscio di casa. Anche l’oratorio è aperto, ma i campi di basket e calcetto sono ancora vuoti, fa troppo caldo. Se c’è stato pericolo diossina, così come sostenuto dai dati dell’Arpa, qui nessuno se ne è accorto.
BRINDISI - Ancora in corso l'incendio della discarica ex Alfa Edile nella zona industriale di Brindisi, alle spalle della sede e del deposito della Società trasporti pubblici. C'è un aggiornamento da fare. Il sito, cui il Noe dei carabinieri pose i sigilli qualche anno fa, pare sia stato dissequestrato di recente e rilevato da un'altra società. Quale sia la convenienza di subentrare nella proprietà di una discarica da bonificare (ci vorranno alcune centinaia di migliaia di euro) è tutto da capire.
BRINDISI – Brucia ancora l’ex deposito di rifiuti speciali, sotto sequestro da alcuni anni, di Alfa Edile. La società è in procedura fallimentare, un suo deposito in zona industriale pure andato misteriosamente a fuoco il 18 agosto del 2008, fu acquisito dalla Monteco che lo utilizza come capannone per gli automezzi. Ma la discarica alle spalle della sede della Stp è il classico bubbone ecologico di cui nessuno si fa carico. In via teorica, è ancora una competenza della curatela fallimentare, e la sua bonifica toccherebbe al Comune di Brindisi. Ciò non è ma avvenuto.