Porto e industria: gli ambientalisti chiedono audizione a Costa e Patuanelli
Alcune associazioni inoltrano una lettera ai ministri per l'Ambiente e lo Sviluppo Economico, su una serie di progetti che riguardano opere e impianti
Alcune associazioni inoltrano una lettera ai ministri per l'Ambiente e lo Sviluppo Economico, su una serie di progetti che riguardano opere e impianti
Le nuove linee guida della Provincia in materia di rilascio di autorizzazioni illustrate agli ambientalisti
BRINDISI - Il fronte ambientalista brindisino si dichiara nuovente contrario al piano industriale di A2A che prevede il ridimensionamento della produzione della centrale di Brindisi Nord ad un solo gruppo, ma sempre alimentato prevalentemente a carbone.
BRINDISI - Riceviamo dal fronte ambientalista brindisino, e pubblichiamo, una nota in cui si esprime rammarico per le conclusioni del vertice di ieri sui problemi dell'ordine pubblico nel territorio, cui ha partecipato il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico.
BRINDISI - Rischio conflitto tra territori per il gasdotto Tap, il primo in dirittura d'arrivo per il trasferimento del metano dai giacimenti del Caspio in Europa, via Grecia, Albania e Italia. Dopo la scelta di S.Foca, si riparla di un approdo nel Brindisino.
BRINDISI - Riceviamo e pubblichiano un invito rivolto ad alcune associazioni ambientaliste al presidente affinché desista dall'affidamento della sorveglianza dell'area del Cillarese ad una associazione di volontari che fa capo alla Federcaccia, l'Ekoclub.
BRINDISI - No al piano A2A di parziale riconversione della centrale Edipower di Brindisi Nord anche dal fronte ambientalista brindisino
BRINDISI - Il movimento ambientalista brindisino chiede al sindaco di ordinare ad Edipower-A2A, anticipando quanto già previsto dall'Aia, l'abbattimento dei gruppi 1 e 2 della centrale di Costa Morena fermi dal 2005, per cominciare a bonificare parte dell'area.
BRINDISI - Bene la Provincia, chi ha inquinato paghi. Lo dicono le associazioni del fronte ambientalista brindisino in una nota in cui si esprime approvazione per l'ordinanza emanata dal dirigente del Settore ambiente dell'amministrazione provinciale, con cui si intima alle aziende coinvolte di bonificare.
BRINDISI – Dalle macerie fumanti delle elezioni del 24 e 25 febbraio a Brindisi può nascere una nuova iniziativa della sinistra, in stretto confronto e sinergia con i movimenti ambientalisti? Lo pensa l’associazione Sviluppo e Lavoro, che scrive a Pd, Sel, Left, Sì Democrazia e Brindisi Bene Comune, ma non al M5S.
BRINDISI - Le dichiarazioni di Euprepio Curto, candidato al parlamento per Fli e coordinatore provinciale dello stesso partito, sulle vicende del progetto per il rigassificatore di Brindisi, hanno suscitato la reazione del fronte ambientalista brindisino che ha rotto per l'occasione il silenzio elettorale, pur ribadendo la propria neutralità.
BRINDISI - Una parte consistente del business di Sfir Spa a Brindisi è certamente la centrale interna per la produzione di energia elettrica, composta da due motori diesel da 17 megawatt ciascuno alimentati ad olio di palma indonesiano, mentre per le esigenze della raffineria di zucchero basterebbe forse l'altra minicentrale interna a metano. Un sistema che dovrebbe garantire 370mila certificatoi versi l'anno a Sfir. Ora la stessa cosa intende fare Sanofi Aventis, che nel piano sottoposto a Via e nella richiesta per l'Aia ha inserito una centrale da 24 megawatt.
BRINDISI – “Il movimento No al Carbone insieme a Salute Pubblica e Medicina Democratica saranno all'interno dell'aula a chiedere la costituzione di parte civile e saremo anche fuori in un presidio pacifico”, annuncia lo stesso Nac in un comunicato in vista della prima udienza fissata per mercoledì 12 dicembre, dopodomani davanti al tribunale di Brindisi, del processo per la dispersione delle ceneri dal carbonile di Enel Cerano.
TARANTO - Un corteo per celebrare il "funerale di Taranto". Lo sta organizzando per lunedì prossimo 10 dicembre il comitato "Cittadini e lavoratori liberi e pensanti" che protesta contro il decreto legge sull'Ilva. Il corteo 'funebre' partirà da piazza Castello e giungerà a palazzo di città "per un commosso saluto. Non fiori – chiedono gli organizzatori - ma tanta partecipazione".
VILLA CASTELLI – Quella discarica comunale è lì da molti anni. Doveva essere dismessa e messa in sicurezza con l’avvento della legge Ronchi, ma nel 2002 i carabinieri la sequestrarono per varie violazioni delle normative ambientali. Il sito non è molto lontano da Villa Castelli, che ha servito a lungo assieme ad altri centri della zona (si parla anche di Ostuni e Rosa Marina). Un bubbone accanto a un oliveto.
BRINDISI - Nel giorno in cui la giunta regionale pugliese approva le modifiche del regolamento della costituzione del Comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale nei Sin, includendo a carico degli inquinatori anche il danno alla salute, e a pochi giorni dal bando Asl per la costituzione dell'equipe per il Registro tumori, i movimenti ambientalisti brindisini scrivono ai ministri Clini, Passera, Balduzzi, poi al presidente della Regione Puglia, Vendola, al prefetto, al sindaco e al commissario alla provincia di Brindisi, al procuratore capo e al direttore di Arpa Puglia, sollecitando per Brindisi una indagine epidemiologica come quella condotta sulla popolazione tarantina su decisione della procura della città ionica.
BRINDISI - Cosa c'è dietro l'angolo, direbbe il Maurizio Costanzo di 35 anni fa, dell'operazione rigassificatore British Gas, che sembra dormiente ma che per tanti strani segnali in realtà offre l'impressione dell'esatto contrario? Come inquadrare e definire una serie di accadimenti, sviste, dimenticanze, sottolineature inopportune, repentini cambi di parere? E perché il governo italiano non si decide a prendere atto dell'esito del processo di primo grado e del vincolo della confisca sull'area, che avrebbe maggiore valenza anche della nuova norma che taglia fuori i pareri di Regioni ed enti locali sulle opere di interesse nazionale? Lo chiedono con una lunga lettera - che cita anche puntualmente i punti di perplessità maggiore - le associazioni del fronte ambientalista brindisino ai ministri Corrado Clini (Ambiente), Corrado Passera (Sviluppo), al dirigente della VII Divisione dello stesso Ministero dell'ambiente, Giuliana Gasparrini, e ne informano il procuratore capo di Brindisi, Marco Dinapoli. Di seguito, la lettera.
BRINDISI - Le associazioni ambientaliste brindisine hanno inviato al ministro della Salute, al ministro dell’Ambiente, al ministro dello Sviluppo Economico, al presidente della Regione Puglia, e a prefetto, sindaco, presidente della Provincia e per comnoscenza al procuratore della Repubblica di Brindisi, una lettera aperta sulla situazione ambientale e sanitaria a Brindisi.
BRINDISI - Le associazioni ambientaliste brindisine, prendendo le mosse dall'attuale indagine su un progetto di inserimento nell'affare della movimentazione del carbone Edipower, che al momento lascia spazio ad ipotesi di abuso di ufficio ed induzione alla corruzione, rilanciano la questione della chiusura progressiva della centrale di Brindisi Nord-Costa Morena, salvaguardandone i posti di lavoro, e invitano l'amministrazione ad opporsi all'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata per la centrale di Brindisi, oggi controllata dalla multiutily A2A. Ecco il documento.
BRINDISI - Sedici associazioni ambientaliste brindisine chiedono che gli enti preposti finalmente si decidano a mettere in atto un'azione di sorveglianza e monitoraggio del Canale Reale, per salvaguardare le acque della riserva marina di Torre Guaceto dove sfocia questo corpo idrico naturale (le sorgenti sono in territorio di Villa Castelli, dove alimentano anche una piccola centrale idroelettrica). Nel contempo, si chiede anche che i reflui del depuratore di Bufalaria, che si trova nell'immediato entroterra tra la marina di Specchiolla e Pennagrossa, vengano immessi in mare solo attraverso una condotta sottomarina di almeno 2mila metri, previa affinazione.
TARANTO – Oggi è stata la giornata degli “altri”, delle vittime dell’inquinamento dell’Ilva, dei cittadini di Taranto che son o scesi in piazza malgrado il divieto del questore, per difendere le decisioni della magistratura e dire no a soluzioni parziali che non condividono. Intanto Fim e Uilm, i sindacati metalmeccanici di Cisl e Uil, hanno guidato nuovi blocchi stradali sulla 7 e sulla 106 ionica. L’Ilva al tavolo con i ministri – si prosegue lunedì – ha promesso 146 milioni di investimenti in ambientalizzazioni.
BRINDISI - Il cartello delle associazioni ambientaliste brindisine chiede ufficialmente il referendum popolare sulla riapertura di Corso Garibaldi, statuto del Comune di Brindisi alla mano. Lo fanno sapere in un comunicato in cui annunciano al sindaco la consegna delle 5mila firme raccolte e rammentano allo stesso Consales come, quando si trattò di decidere non la riapertura ma la chiusura dei corsi, fu inviata dal Comune una scheda di consultazione a 4mila famiglie brindisine, la maggior parte delle quali si epresse per la chiusura. Ricordiamo, per quanto ci riguarda, che al sondaggio online indetto da BrindisiReport.it hanno risposto ben 6.225 lettori, il 66 per cento dei quali si è dichiarato contrario alla riapertura. Un dato che anche agli ambientalisti sarebbe utile citare.
Un lungo appello alla Chiesa di Puglia, indirizzato al presidente della Conferenza episcopale regionale, monsignor Francesco Cacucci, e a tutti i vescovi delle diocesi, è stato sottoscritto da numerosi esponenti del mondo ambientalista, da medici, ricercatori, sacerdoti, rappresentanti di ordini religiosi e associazioni confessionali e non, affinchè nello spirito delle encicliche papali sul diritto dell'uomo alla salute e ad un ambiente sano anche i pastori cattolici offrano sostegno all'iniziativa in corso in varie aree del territorio. Eccone il testo integrale e le firme in calce.
BRINDISI - Si avvicina sempre piùil periodo in cui anche la politica va in ferie, ma soprattutto, per gli ambientalisti brindisini, si avvicina sempre più la scadenza dei termini entro cui proporre ricorso al Tar contro il contestassimo ribaltone del parere del Comitato tecnico regionale Puglia, che in prima istanza aveva negato il Nulla-osta di fattibilità al progetto del rigassificatore di Brindisi Lng, per poi concederlo con una seduta straordinaria convocata su ricorso dell'azienda britannica.
BRINDISI - Richiesta senza mezzi termini dell'intervento della magistratura per far luce sul ribaltamento del parere del Comitato tecnico regionale Puglia circa il rilascio del Nof al progetto del rigassificatopre di Brindisi Lng-British Gas. Il Ctr aveva ad aprile, a maggioranza, respinto il parere favorevole della sottocommissione istruttoria al rilascio del Nulla osta di fattibilità, ma ieri l'altro ha effettuato un nuovo esame della relazione su ricorso di Brindisi Lng, mutando - sempre a maggioranza - parere e rilasciando il Nof. La reazione della Regione Puglia (durissima) del Comune e della Provincia di Brindisi sono giunte a stretto giro, adesso arrivano quelle dell'opposizione di sinistra e di quella ambientalista al Comune di Brindisi, e del fronte del no al rigassificatore. Da ricordare che il cantiere è comunque confiscato.