BRINDISI - Sarà svolta domani pomeriggio dopo le 15.30, nell'ospedale Perrino di Brindisi, l'autopsia sul cadavere dell'edicolante di Fasano Angelo De Angelis, ammazzato a fucilate giovedì scorso proprio sotto casa. A stabilirlo il pm Milto De Nozza che ha conferito in mattinata l'incarico al medico legale Antonio Carusi. L'esame servirà a stabilire quali organi siano stati lesi dai due colpi – sparati con un fucile calibro 12 caricato a palla unica – che hanno raggiunto la mano destra e l'addome di De Angelis, morto quasi sul colpo tra le braccia della moglie Pasqua Cito.
BRINDISI – Perquisizioni a raffica e una decina di interrogatori di soggetti noti alle forze dell'ordine, che proseguiranno ad oltranza fino a quando non spunteranno elementi utili alla chiusura del cerchio attorno all’omicidio del giornalaio Angelo De Angelis. Ammazzato proprio di fronte alla sua edicola con alcuni colpi di fucile tra casa ed edicola, intorno alle 6.20 del mattino di ieri, in via Mignozzi a Fasano. La caccia al killer ed il suo o i suoi complici è aperta. Strettissimo il riserbo sulle indagini a cui lavorano in stretto coordinamento i carabinieri della compagnia di Fasano – guidati dal capitano Gianluca Sirsi –, del reparto operativo - guidati dal colonnello Gennaro Ventriglia -, sotto la supervisione del pm Milto De Nozza.
FASANO – Il colpo mortale tra lo stomaco e il petto sparato da circa dieci metri. Il secondo lo raggiunge alla mano destra. Due pallettoni partiti da distanza ravvicinata, di quelli che a caccia vengono utilizzati per i cinghiali. L’arma che ha ammazzato il giornalaio Angelo De Angelis è un fucile calibro 12 caricato a palla singola. Due o forse tre i colpi esplosi, secondo le detonazioni udite dal vicinato. E dagli stessi familiari del 46enne, che si affacciano dalla finestra, notando un auto di media cilindrata, di colore scuro, che parte sfrecciando. A bordo ci sono il killer ed almeno un complice.
FASANO – Forse un fatto legato alla vita privata dietro l'esecuzione del giornalaio Angelo De Angelis, 46 anni di Fasano. Un omicidio che ricorda le modalità mafiose per la freddezza e la scientificità dell'esecuzione. Il killer che ha sparato ha atteso che la vittima uscisse di casa per fare fuoco. Erano circa le 6.20 in via Mignozzi 88, quando alcuni colpi di fucile hanno squarciato il silenzio di una giornata piovosa. De Angelis è uscito di casa, il killer dall'auto e da circa una decina di metri di distanza ha aperto il fuoco sparando in pieno petto.
FASANO – Ore 6,20: le fucilate lacerano il silenzio che ancora resiste al risveglio della città. E’ una mattinata gelida e piovosa, dalla stazione di servizio su via Roma, ad angolo con via Mignozzi, sentono distintamente tre colpi cadenzati. Una persona che abita nei pressi dell’edicola di via Mignozzi racconta di averne uditi due: “Hanno sparato, mi ha detto mia moglie. Sono uscito ed era davvero così”. A terra, centrato due volte al torace dal piombo del killer, c’era Angelo De Angelis, 47 anni ancora da compiere. Morto quasi subito. Era sceso da casa per aprire la rivendita di giornali. Tutta la famiglia De Angelis abita nel palazzo ad angolo con via Venafra.