BRINDISI - Bancarotta fraudolenta formato famiglia. Prime battute del processo a carico di Antonio Bozzetti, ex presidente della sezione metalmeccanica di Confindustria Brindisi, della moglie Luigia Micelli e i figli Francesco Domenico e Fabiana Bozzetti. Le due generazioni di imprenditori in quota alla Tubisaldo Srl prima, alla Plus Service Srl poi, finirono in manette il 3 giugno scorso per mano della Guardia di Finanza, braccio operativo del pubblico ministero Adele Ferraro che aveva chiesto e ottenuto la misura di custodia cautelare per il capofamiglia e i suoi presunti prestanome, figli e moglie. Bozzetti senior, per inciso, è ancora recluso ai domiciliari.
BRINDISI – E’ un vecchio sistema, quello di accumulare debiti con il fisco e la previdenza pubblica, e poi abbandonare la società inguaiata per passare ad una nuova. Non prima, però, di avere spremuto bene il limone. Che nel caso della Tubisaldo Eco Industriale Srl di via Alessandro Artom, zona industriale di Brindisi, aveva fruttato circa 3 milioni di euro. Operazione che, tuttavia, in presenza del fallimento della stessa azienda dichiarato il 15 luglio del 2008, è diventata bancarotta fraudolenta in tutte le sue accezioni, e questa mattina è sfociata nell’arresto dell’intera famiglia dell’imprenditore brindisino Antonio Bozzetti, per il quale il gip Antonia Martalò ha disposto la custodia cautelare in carcere. Arresti domiciliari invece per Luigia Micelli, moglie dell’imprenditore, per il figlio Francesco Domenico e per la figlia Fabiana.