BRINDISI – Ha annunciato che lascerà la politica a fine legislatura, ma intanto se può dare una mano, lo fa. E così Antonio Gaglione, cardiologo interventista piuttosto noto, prima un’elezione al Senato della Repubblica con un avvio che lasciava presagire una attività parlamentare intensissima e giocata anche sul campo (ricordate il viaggio sul treno tra Roma e la Puglia, per denunciare la condizione delle carrozze e dei viaggiatori?), poi gli anni delle presenze-rarità, seguiti comunque dalla rielezione questa volta alla Camera dove era diventato recordman di assenze, adesso sponsorizza uno dei candidati della lista del Pd alle comunali di Brindisi, il sindacalista Cisl Enrico Latini, funzionario della Asl (nella lista c’è anche un sindacalista della Uil, ma nisba della Cgil).
LATIANO – Il parlamentare più discusso d’Italia (ma per le sue assenze in Parlamento) nonché stimato cardiologo interventista, ha dichiarato alla trasmissione “Num3ri” di Rai 2, ieri sera, di essere pronto ad abbandonare la politica. Lui è, (e non è difficile capirlo), il 58enne latianese Antonio Gaglione. Il 99% di assenze alla Camera per Antonio Gaglione, che (questo dicono le polemiche che lo riguardano) guadagna il primo posto nelle classifiche dei politici che intascano lo stipendio senza essere un valore aggiunto alla vita politica del Paese (ma come tanti altri).
BRINDISI - Niente di nuovo dal fronte parlamentare, nemmeno se il registro delle assenze-presenze di deputati e senatori nei palazzi capitolini porta la firma di OpenParlamento, il database online che fotografa le attività dei parlamentari in tempo reale, curato dalla associazione no profit Openpolis. Ancora una volta, il deputato latianese Antonio Gaglione fa incetta di primati, confermandosi in vetta alla lista dei parlamentari assenteisti. Una percentuale da capogiro: 91.24 per cento (6289 su 6893 votazioni) di assenze, e con presenze pari all’ 8.76 per cento (604 su 6893), con uno 0.00 per cento tondo tondo di missioni esterne.
BRINDISI - La conta della fiducia non conforta la maggioranza, malgrado il sostegno tutt’altro che scontato di quelli che ormai si chiamano finiani. E’ finita com’era prevedibile che finisse: 342 sì, 275 no. Numeri da voto anticipato. A meno che non lievitino nelle settimane prossime venture. Ad ingrossare le fila del consenso al premier Silvio Berlusconi, uno su due dei deputati brindisini finiti nel limbo del gruppo misto, sotto le insegne di “Noi Sud”. Luciano Sardelli, come aveva già annunciato, ha votato “sì”. Antonio Gaglione, ha votato “no”, ma col condizionale.
BRINDISI - Equilibrismi che si giocano sulla lama del rasoio, o sui metri quadri di un appartamento principesco. L’attesa, è al cardiopalmo. Ma non per molto ancora. Fra poco più (o poco meno) di ventiquattro ore, il premier Silvio Berlusconi darà lettura al documento deputato a misurare la tenuta del governo. I voti dell’assemblea decreteranno se il Berlusconi quater è dead or alive. Sopravvivenza legata a una manciata di voti, com’era già accaduto a Romano Prodi, il cui destino era tutto nelle venerande mani della senatrice Rita Levi Montalcini.