Un antropologo nella tendopoli: "Terra di nessuno e fuorilegge"
BRINDISI - “Il nostro passato di emigranti ci impone il dovere di dare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli. La possibilità di un benessere che significa anche l’apertura di tutti i nostri ospedali alle loro necessità. E’ questa la politica del mio governo”, sono parole di Silvio Berlusconi. A guardare la tendopoli di Manduria, dove questa mattina sono approdati altri 1.700 migranti tunisini e altri 600 – già in porto - erano in attesa di sbarcare a Taranto, “il presidente del consiglio deve aver scordato i proclami lanciati via etere dalla tv satellitare tunisina Nessma (di sua proprietà)”, era il 2009. Il professore di Antropologia politica dell’Università degli studi di Trieste, Antonio Palmisano, 56 anni, rammenta bene, la citazione dall’apparizione televisiva del premier è letterale. Il docente, origini di Carovigno, è tornato in Puglia per studiare il “fenomeno” del campo sorto alle spalle di Manduria, una “discarica umana”, così l’ha definita il presidente della Regione Nichi Vendola. “L’espressione è assai efficace, e condivisibile, d’altronde il governo italiano ha parlato precisamente di scaricare i migranti tunisini nella tendopoli di Manduria”, commenta Palmisano.