«Chi parla al veggente non è la Beata Vergine, ma più probabilmente Barbara D'Urso o la reincarnazione di Rachida fuggita dall'isola dei Famosi», scrisse il vescovo dopo sei anni di approfondimenti e audizioni in stile Grande Fedele
BRINDISI – “La nostra abitazione è in regola, abbiamo presentato domanda per il condono edilizio nel 1994 e quello che accade nel nostro giardino non ha nulla a che vedere con la regolarità della struttura. Inoltre abbiamo sempre pagato le tasse comunali. Siamo stanchi di ricevere sempre attacchi”. A parlare è la famiglia D’Ignazio attraverso il loro legale di fiducia Fulvio Pedone (del foro di Lecce) in risposta alle supposizioni di alcuni scettici riguardo la loro intenzione di voler trasformare la casa in campagna in cui vivono (in contrada Santa Teresa a Brindisi) in un santuario per evitarne l’abbattimento perché costruita abusivamente.
BRINDISI - Le apparizioni della Madonna in contrada Santa Teresa e il nuovo mistico Mario D'Ignazio? Chi vuol crederci faccia pure, anche l'atteggiamento della Chiesa è come sempre di grande prudenza, ma una cosa è certa: l'intera "liturgia" fatta in casa, le comunicazioni attorno ai presunti fenomeni, gli atteggiamenti e le iniziative, non hanno alcun valore ed alcun imprimatur ecclesiale. E la casa di Mario D'Ignazio non è un santuario. Questa la sintesi del messaggio affidato dall'arcivescovo monsignor Rocco Talucci ai parroci della diocesi di Brindisi e Ostuni. BrindisiReport.it non si mai occupato della vicenda, ma pubblica l'intero testo della lettera partita dalla Curia.
BRINDISI – Sulle presunte apparizioni della Madonna, che dal 16 aprile, il giovane brindisino Mario D’Ignazi racconta di avere ogni venerdì nella sua casa, in contrada Santa Teresa, oggi è intervenuto l’arcivescovo di Brindisi Rocco Talucci. Il giovane è stato ricevuto lo scorso 30 aprile da Talucci ma, sulle sue visioni, la curia resta molto cauta e parla di “numerose riserve”.