BRINDISI - Dietro le quinte della campagna elettorale si sta consumando il dramma della perdita di un tetto per decine di cittadini extracomunitari che erano alloggiati nel dormitorio di via Provinciale San Vito, in fase di sgombero. Tutto si compirà nel giro di pochissimi giorni, c'è il problema di un'accoglienza alternativa che le istituzioni non hanno risolto. L'Ufficio Migrantes Diocesano di Brindisi ha lanciato un appello e una petizione, che BrindisiReport.it rilancia volentieri. Eccoli.
BRINDISI – Ai ferri corti il sindacato Filctem Cgil e la società Italplastica, con stabilimenti a Brindisi e a Cassano Murge. Un contenzioso che si trascina da mesi, legato prima all’avvio di una procedura che ha tolto di scena la precedente azienda, la Gianoplastica, da cui i lavoratori sono usciti con la perdita di uno stipendio e vari diritti acquisiti (le mensilità erano quattro, tre le hanno coperte i meccanismi previdenziali), e successivamente, dopo un fitto d’azienda, alla vertenza con la subentrante Italplastica che a novembre 2011 ha cominciato a non pagare più gli stipendi.
FASANO- A Fasano amministrative sempre più vicine ma questa volta l’attenzione non è rivolta solo alle campagne elettorali ma a temi di diversa natura. Un appello molto chiaro è stato lanciato ai quattro candidati sindaco da parte della neonata associazione “AccordiAbili” guidata dal famoso trombettista jazz Vincenzo Deluci.
BRINDISI - “Le parrocchie e i gruppi ecclesiali non partecipano direttamente alla competizione elettorale: hanno però il dovere di offrire un contributo che è quello loro proprio, etico-religioso. Un primo impegno è quello di ricordare a tutti il valore fondante della partecipazione alla vita sociale e politica per concorrere responsabilmente alla determinazione della volontà politico-amministrativa, superando pigrizie e chiusure e rifiutando deleghe in bianco; la democrazia è passione per il bene di tutti che vive e si rinnova attraverso il coinvolgimento più ampio possibile di cittadini e associazioni, e il confronto tra proposte diverse di governo della Città”. Comincia così l’appello lanciato oggi alla città e ai candidati dalla Commissione Vicariale per il Territorio della Diocesi di Brindisi.
BRINDISI - Dopo le ultime prove poco esaltanti e qualche fischio piovuto sulla squadra, nell’opaca partita contro Piacenza, la società prova a ridare entusiasmo al movimento cestistico locale, affinché tifosi e organi di informazione garantiscano il loro sostegno al team in questo rush finale di campionato. Ecco perché il vicepresidente Nando Marino si è presentato oggi in sala stampa, accompagnato da Santi Puglisi. “Capiamo le critiche e le rispettiamo, ma ricordiamo a tutti che siamo pur sempre a due punti dalle prime, che giochiamo da due mesi senza il capitano Ndoja e che da un mese Renfroe, a causa di un infortunio, non è al 100%”, ha detto Marino, sgombrando il campo da insinuazioni apparse qua e là su social network, siti web e giornali.
BRINDISI - Praticare le potature degli oliveti collaborando alla tutela della fauna selvatica, in questo caso la polazione dei gufi comuni che ancora abita i nostri territori, e che in mancanza di foreste e boschi, sceglie proprio le piante di olivo per deporre le uova e allevare i piccoli. Il Gufo comune è una specie protetta, e dalla Provincia parte un appello agli esperti potatori di olivi dei comuni del Brindisino: aiutare l'ente a tutelare la fauna selvatica in difficoltà. Basta poco: evitare di tagliare il ramo dove si trova il nido, e quello sovrastante che fa da riparo.
ORIA – Non è finita, la storia giudiziaria del martirio di Joe De Stradis, il ragazzo di 17 anni italo-americano che la sera del 23 aprile 2004 fu massacrato a martellate e poi sepolto sotto la sabbia della spiaggia di Torre Borraco, ancora in vita. Un delitto atroce, il cui ideatore ed esecutore principale fu falegname Francesco Fullone, all’epoca 61enne e poi morto in carcere. L’amico di De Stradis che secondo l’accusa fece da esca per attirare Joseph in trappola, Luigi Caffa, che il 17 novembre 2010 si era visto condannare a 17 anni dalla Corte d’Assise di appello di Taranto, ha ottenuto dalla prima sezione della Corte di Cassazione, per vizi impugnati dai due avvocati difensori Matteo Murgo e Fortunato Calò, l’annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado.
FRANCAVILLA FONTANA – Sono rimasti in pochi, a Francavilla Fontana, a rivendicare in tribunale e fuori il diritto che l’immobile acquistato nel 1974 in vico Salerno con la contribuzione volontaria di tanti militanti, simpatizzanti e sostenitori rimanga all’erede politico principale di quello che fu il Partito comunista italiano, l’attuale Partito democratico. Anzi, in pochissimi: e più precisamente la moglie, due figlie, un figlio ed un nipote di Antonio Somma, partigiano, segretario provinciale del Pci, vicepresidente del Consiglio regionale pugliese. E sono gli eredi di Antonio Somma che oggi fanno un appello ai detentori di quel retaggio politico affinché con uno scatto di orgoglio facciano qualcosa in più di quanto dimostrato sino ad ora, per evitare che la sede in cui si sono alternati il Pci, poi il Pds di Occhetto, i Democratici di Sinistra ed infine il partito Democratico passi in mani private.
BRINDISI - Ci sono medici, tanti, e molti di loro sono pediatri. Ci sono esponenti storici dell’ambientalismo brindisino, ma anche professionisti, funzionari pubblici, insegnanti che non avevano mai firmato appelli in campagna elettorale. Adesso un manifesto di richieste ai candidati, che arriva direttamente dalla società civile, c’è e si rivolge alla politica sia essa di centrodestra o di centrosinistra, per avanzare una richiesta precisa: si scelgano candidati coerenti con le politiche di tutela della salute e di sviluppo coerente di cui Brindisi ha bisogno. Ecco il manifesto-appello unitario ai partiti politici, con i primi firmatari.
OSTUNI - Quelli della calibro 9? Colpevoli, anche per la Corte di Appello. Il processo “New deal” celebrato oggi in secondo grado, ha ribadito le condanne a carico degli imputati, con qualche sconto: Denis Loparco (38 anni, difeso dagli avvocati Giovanni Zaccaria e Elvia Belmonte), Alfredo Capone (52 anni, assistito dall’avvocato Francesco Gentile) e Giovanni Basile (32 anni, difeso dall’avvocato Gianvito Lillo), tutti ostunesi.
ORIA - La Corte di Appello di Lecce (presidente Conte) ha confermato la sentenza del Tribunale di Brindisi (presidente Perna) con la quale venivano assolti nel marzo 2009, perché il fatto non sussiste, il sindaco pro tempore Sergio Ardito, il funzionario comunale Leonzio Patisso, il vigile urbano Gilberto Conte ed altri 12 tra consiglieri ed impiegati del Comune di Oria. La necessità di confermare in appello la sentenza di assoluzione del tribunale, con la formula più ampia prevista dall’ordinamento, era così evidente che non è stata applicata neppure la prescrizione dei reati intervenuta nel frattempo ed invocata dalla stessa pubblica accusa in udienza.
FRANCAVILLA FONTANA – Condannato a tre anni e tre mesi. Sentenza d'appello sfavorevole per il comandante dei vigili urbani di Francavilla Fontana, Antonio Cito. La Corte d'Appello di Bari pur riducendo la pena richiesta (4 anni), conferma l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Cito, indagato per i cosiddetti “concorsi truffa”, svoltisi tra il 2001 e il 2003, quando era alla guida della polizia municipale di Andria, dovrebbe comunque restare a capo dei vigili urbani della Città degli Imperiali fino al pronunciamento della Cassazione e salvo un un diverso indirizzo dell'amministrazione comunale.
BRINDISI - Le multe sono l'ultima cosa di cui la nuova società ha bisogno, perciò se i tifosi si impegneranno a dare una mano in questo senso la cosa sarà molto utile al Città di Brindisi ed alla causa del rilancio del calcio locale. Lo fa sapere la stessa Ssd Città di Brindisi alla luce della sanzione decisa dal giudice sportivo di 600 auro (non è solo la cifra ma anche il fatto che domenica scorsa solo un'altra società, il Verbano, è stata sanzionata) “per avere propri sostenitori acceso nel proprio settore tre fumogeni ed intonato, in due occasioni, cori dal contenuto irriguardoso all'indirizzo del direttore di gara”.
FRANCAVILLA FONTANA - “Cittadini, non andate a prostitute. Cercate di evitare di alimentare questo triste fenomeno”. E' l'appello, lanciato dal sindaco di Francavilla Fontana Vincenzo Della Corte ai suoi concittadini che interviene su un fenomeno particolarmente diffuso: quello della presenza delle lucciole nigeriane sulla statale 7, la superstrada che collega Brindisi con Taranto.
BRINDISI - "Il Documento Programmatico Preliminare, passaggio rilevante del processo di formazione del Piano Urbanistico Generale, è un atto di notevole interesse per il futuro del territorio di Brindisi. Un lavoro che, come ha detto nella presentazione della relativa pubblicazione il Sindaco Mennitti, è occasione di approfondimento per comprendere la vera natura della posta in gioco ed individuare in modo condiviso gli strumenti urbanistici, socio-politici e istituzionali per uscire definitivamente dalla crisi”.
OSTUNI - I Giudici della Corte di Appello di Lecce hanno assolto, con formula piena, perché il fatto non sussiste, l’ostunese Francesco Apruzzi (42 anni), arrestato nell’estate del 2009 con l’accusa di estorsione e maltrattamenti in famiglia. Processato con il rito abbreviato, condizionato all’esame delle parti offese, fu condannato nel luglio di quell’anno per la sola aggressione e rimesso in libertà. I Giudici lo ritennero colpevole delle vessazioni consumate ai danni dei suoi familiari, non riconoscendo però, come movente addotto dall’accusa, la matrice estorsiva. Fu condannato a 10 mesi di carcere, con il beneficio della pena sospesa e dell’immediata scarcerazione.
OSTUNI - Respinta l’istanza di scarcerazione: Albino Prudentino (59 anni, ostunese) resta in carcere. Così ha deciso il Tribunale del Riesame. Non sarebbe imminente neppure il suo trasferimento dal carcere romano di Rebibbia presso la Casa circondariale di Lecce. Prudentino avrebbe deciso infatti di rinunciare a prendere parte a una imminente udienza presso il Tribunale salentino, nell’ambito di un processo d’appello in cui è chiamato a rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al contrabbando di sigarette. Imputazioni che gli sono costate, in primo grado, una condanna a quattro anni di carcere, per fatti e circostanze che lo portarono in cella agli inizi del Duemila. La requisitoria del Procuratore generale è fissata per il 17 febbraio prossimo.
LECCE – Riduzione della pena per Fabio Fornaro, brindisino, soprannominato “la Belva”, e per altri cinque complici, un’assoluzione, e per gli altri otto coimputati conferma delle condanne di primo grado da parte della Corte di appello di Lecce. A Fabio Fornaro, condannato dal tribunale di Brindisi a otto anni di carcere, i giudici di secondo grado oggi pomeriggio hanno ridotto la pena a sei anni. Assolto Michele Testini, brindisino, che in primo grado era stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione.
TARANTO - La Corte di Assise d'appello di Taranto ha confermato la condanna a 25 anni di reclusione nei confronti di Giuseppe Esposito, 37 anni, di Villa Castelli (Brindisi), e di Salvatore Castiglione, 43 anni, di Crotone, quali esecutori materiali dell'omicidio di Salvatore Varone, 44 anni, imprenditore ortofrutticolo di Melicuccà (Reggio Calabria) ucciso il 18 novembre 2006 nelle campagne tra Grottaglie e Montemesola (Taranto).
PERUGIA – “Ho il rimorso di essermi fidata di Giorni, che conobbi nel 2003 come una persona cara e che invece poi si è trasformato in un mostro”. L’ha detto Tiziana Deserto, 30 anni, di Latiano, mamma di Maria Geusa, mamma di Maria Geusa, la bimba di 2 anni e 7 mesi violentata e uccisa il 5 aprile del 2004 da Giorgio Giorni, piccolo imprenditore edile di Sansepolcro, in provincia di Perugia, e per questo condannato all’ergastolo.
OSTUNI – Inizia domani mattina, in Corte di Appello di Roma, il processo nei confronti dei due finanzieri arrestati alcuni anni fa nel corso dell’operazione “Cleopatra” che sconvolse la Roma bene per la cocaina che scorreva a fiumi in ogni occasione di ritrovo. I due finanzieri, Stefano D., 44 anni, di Ostuni, e Rocco R., 48 anni, di Potenza, erano la scorta del senatore a vita Emilio Colombo, e per lui si erano prestati a farsi consegnare da uno spacciatore romano, la sostanza stupefacente di cui il senatore faceva uso.
CEGLIE MESSAPICA – Prescrizione e dissequestro di tutti beni. La Corte di appello di Lecce, presieduta da Rodolfo Boselli, ha chiuso la vicenda giudiziaria nei confronti dell’imprenditore cegliese Franco Laneve, 68 anni, del commercialista francavillese Salvatore Di Castri, 43 anni, e dell’architetto, pure lui francavillese, Angelo Fedele di 43 anni. Erano accusati di truffa aggravata consumata nei confronti della Comunità europea per avere ottenuto un finanziamento con la legge 488 per realizzare una struttura alberghiera in una zona agricola.
CEGLIE MESSAPICA – La conferma delle condanne comminate in primo grado è stata chiesta dal procuratore generale Francesco Agostinacchio nel processo in Appello, a Lecce, nei confronti dell’imprenditore Franco Laneve, 68 anni, di Ceglie Messapica, dell’architetto Angelo Fedele di 43 anni, e del commercialista Tommaso Di Castri, 43 anni, entrambi di Francavilla Fontana. Laneve in primo grado fu condannato a due anni di reclusione; gli altri due a un anno e nove mesi ciascuno. I tre sono accusati di truffa aggravata perché attraverso la legge 488 avrebbero incassato una parte del finanziamento comunitario di complessivi 1.170.000 euro finalizzato alla ristrutturazione di una masseria in territorio cegliese da destinare a scopi turistici.
PERUGIA - Diciannove anni di carcere per Tiziana Deserto che non solo va condannata per il concorso nell’omicidio della figlioletta Maria Geusa, ma la pena da comminarle deve essere superiore a quella che le ha inflitto la Corte di Assise di Perugia in primo grado, e cioè quindici anni. Il procuratore generale Giancarlo Costagliola non ha avuto dubbi sulla colpevolezza di questa donna di 36 anni, latianese, per alcuni anni residente con il marito piastrellista in un paesino a pochi chilometri da Città di Castello, ora ritornata a Latiano.
VILLA CASTELLI – Chiesta la conferma della condanna a venticinque anni di carcere per Giuseppe Esposito, 39 anni, e Salvatore Castiglione, 45 anni, il primo di Villa Castelli, l’altro di Crotone, residente a San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, nel processo in fase di svolgimento nella Corte di assise di appello del capoluogo ionico. Entrambi sono ritenuti responsabili dell’assassinio di Salvatore Varone, 44 anni, facoltoso imprenditore di Melicuccà, in provincia di Reggio Calabria, ammazzato con un colpo di pistola e bruciato nella sua Mercedes il 18 novembre del 2006.