MESAGNE - Albania, Roma, Mesagne. Il triangolo dello spaccio di droga è questo. La Guardia di Finanza – Comando Provinciale di Brindisi – in collaborazione con la Procura della Repubblica di Brindisi e la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, ha sgominato un clan che al vertice aveva due fratelli e la madre degli stessi, dedito allo spaccio di cocaina e detenzione di armi, e tratto in arresto 13 persone, 8 albanesi (con due uomini ancora latitanti si sale a 10) e 5 mesagnesi. L’indagine denominata “The wall” è iniziata nel febbraio del 2010 e terminata nel luglio 2012. Il reato contestato è associazione per delinquere finalizzata alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante della disponibilità di armi e porto e detenzione abusiva di armi.
BRINDISI - Quindici arresti oggi all'alba in escuzione di altrettante ordinanze si custodia cautelare in carcere a carico di indagati italiani e albanesi, nell'ambito dell'indagine denominata "The Wall" condotta dalla Guardia di Finanza di Brindisi su un b traffico di cocaina ed armi.
BRINDISI - Assalto in casa con annesso sequestro di persona e rapina nell'abitazione di un personaggio di peso della malavita locale. Scene di terrore sabato sera intorno alle 22 nelle campagne di contrada Formica al limite tra i territori di Brindisi e San Vito dei Normanni. In quattro assaltano l'abitazione del pastore 46enne di San Vito, Angelo Urbano, arrestato per armi il 3 aprile scorso dalla Squadra mobile di Brindisi perchè trovato in possesso di un autentico arsenale di una banda di rapinatori.
BRINDISI – Controlli a tappeto delle Volanti. In un casolare spuntano armi. E all’interno di un appartamento del rione Perrino un pregiudicato del posto, tratto in arresto, coltivava la marijuana. Accortosi degli agenti, ha buttato giù le piantine dall’undicesimo piano: ma a raccoglierle c’erano gli agenti. Questo, dunque, il bilancio complessivo di una intensa attività di servizio svolta da cinque Volanti della Questura di Brindisi, coordinate dal vice questore aggiunto, Alberto D’Alessandro. I poliziotti hanno effettuato numerose perquisizioni e posti di controllo nel quartiere Perrino.
BRINDISI – La persona arrestata dalla Squadra mobile di Brindisi, nel corso di una operazione in contrada Formica condotta assieme a personale del Nucleo pionieri del Reggimento San Marco, molto probabilmente è il custode delle armi di una pericolosa banda della criminalità rurale, collegata a frange non ancora sradicate della Sacra corona unita, con un campo d’azione in un’area dove non solo si sono verificati vari episodi estorsivi, furti e rapine, ma anche due lupare bianche poi risolte con il ritrovamento dei cadaveri, e più recentemente un ferimento.
BRINDISI - Un uomo di S.Vito dei Normanni, Angelo Urbano, è stato arrestato da personale della Squadra mobile di Brindisi per detenzione e porto illegale di armi e munizioni. Nel corso di una perquisizione, avvenuta in una zona di campagna, la polizia ha rinvenuto una pistola semiautomatica ed una ad aria compressa, corredate di munizioni anche da guerra. L'arresto è scattato dunque in flagranza di reato.
CISTERNINO - I Carabinieri della Stazione di Cisternino hanno denunciato in stato di libertà un ventiseienne del posto (A. S.), attualmente sottoposto al regime degli arresti domiciliari per altre pendenze con la Giustizia. Il giovane è stato trovato in possesso di 24 cartucce da caccia (calibro 12 e 16), nonché di una pistola a salve priva di tappo rosso.
BRINDISI – A Brindisi le rapine le fanno, ma si prendono anche i rapinatori e si trovano le armi. Un equilibrio che negli ultimi tre mesi sembrava spostato verso la soglia dell’insicurezza per un impennata delle azioni criminose, non più solo contro negozi e distributori di carburante, ma anche nelle case con gente tenuta in ostaggio e terrorizzata. Ma la svolta era scritta in un episodio del 4 marzo, quando dopo una tenace caccia all’uomo la polizia e i carabinieri riuscirono a prendere i due minorenni che avevano assaltato il distributore Agip di via Appia, in periferia. E da quel momento gli indizi sono diventati ben più di una manciata: dai due ragazzi dal fucile facile, partono i fili per alcuni assalti a supermercati, negozi, e non solo distributori. Non è tutto. Dal 4 marzo parte anche la pista che domenica mattina ha portato la sezione antirapina della Squadra mobile all’arsenale delle rapine, in un garage della zona di viale S. Giovanni Bosco.
BRINDISI – Un quantitativo imprecisato di sostanza stupefacente e di munizioni, oltre – a quanto si desume dalle foto – ad una fucile da caccia sovrapposto, ad un tirapugni in metallo, ad alcuni petardi e ad una fionda sono stati rinvenuti nell’abitazione di un sospettato brindisino nel corso di un servizio condotto questa volta nel quartiere Paradiso da sei equipaggi della Sezione volanti della questura. La persona in questione, Carlo Maria Di Giorgio di 27 anni, è stata arrestata.
KOLLAM - La perizia tecnico-scientifica in corso sulle armi sequestrate a bordo della petroliera italiana “Enrica Lexie” è trasparente e oggetto di piena collaborazione da parte della autorità di polizia e della magistratura indiane. Lo ha dichiarato oggi a Kollam, prima di tornare a New Delhi, il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura, in un incontro con i media indiani che lo hanno atteso fin dall'alba. De Mistura ha confermato che l'Italia è impegnata, nella difesa dei marò implicati nella morte di due pescatori, a far valere “le ragioni della giurisdizione e delle acque internazionali”. De Mistura ha aggiunto di pensare che “il giudice dell'Alta Corte le stia ascoltando attentamente”.
KOCHI – Lunghe ore di lavoro degli esperti della polizia indiana a bordo della Enrica Lexie, all’ormeggio nel porto di Kochi, per effettuare la perquisizione della nave, prelevare ogni arma che potrebbe essere in relazione con il presunto omicidio dei due pescatori indiani da parte dei marò italiani che li avrebbero scambiati per pirati. A tutte le operazioni hanno però assistito due esperti balistici dell’Arma dei Carabinieri, due ufficiali che assisteranno anche ai test di sparo e comparazione tra i proiettili prelevati dal peschereccio colpito e quelli in dotazione al nucleo di sei uomini imbarcato sulla Lexie proprio come scorta anti-pirati, su richiesta dell’armatore alla Marina Militare.
BRINDISI – Un pomeriggio di controlli quello di ieri conclusosi con un duplice arresto delle volanti della Questura di Brindisi, nel corso di servizi nel capoluogo. In manette un pluripregiudicato brindisino di 22 anni e un 27enne di San Pietro Vernotico, nonché sorvegliato speciale. Sono state, inoltre, sequestrate delle armi associate al 22enne. Entrambi gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di via Appia a Brindisi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
FASANO - Un piccolo arsenale, ma senza licenza di detenzione. Così stamani i carabinieri della Stazione di Fasano hanno denunciato in stato di libertà S.M. 50enne del luogo perché resosi responsabile di detenzione illegale di armi ed omessa custodia delle stesse. Nella circostanza sono incluse anche le munizioni e alcune armi bianche.
BRINDISI - Trovato con armi in macchina con il “kit del perfetto rapinatore”, viene denunciato a piede libero dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Brindisi per porto abusivo di armi. Il provvedimento nei confronti di Antonio Leo, 29 anni, sorpreso durante alcuni controlli dai militari con a bordo della sua Multipla di una pistola scacciacani, un coltello, un bastone e due ricetrasmittenti.
Perquisizioni a sorpresa dei carabinieri di Brindisi in un caseggiato di via Spadini, al quartiere periferico di S.Elia. Alla fine il bilancio sarà di tre chili di droga trovati in diversi nascondigli (due di marijuana e uno di hascisc), e di un revolver Smith&Wesson che era stato abbandonato da qualcuno su una tettoia.
BRINDISI - Blitz di primo mattino dei carabinieri in via Benvenuto Cellini al Sant'Elia di Brindisi. Criminalità sotto pressione proprio nel cuore del quartiere del capoluogo dove convivono tranquilli condomini in cooperativa e case popolari ridotte a piccoli Bronx. E spuntano fuori droga, armi ed auto rubate. La retata ha interessato i caseggiati all'estrema periferia della città con una trentina di militari in azione della compagnia e del reparto operativo che hanno passato al setaccio appartamenti ed abitazioni, oltre alle aree circostanti.
BRINDISI – Prendevano in consegna la droga in arrivo dalla Grecia e dall'Albania, la occultavano nelle campagne del Brindisino e successivamente la smistavano ai vari pusher della zona. Un vero e proprio ruolo di intermediazione nel traffico delle sostanze stupefacenti, quindi, quello assunto dalle undici persone che all'alba di questa mattina gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce, sotto la direzione del procuratore Cataldo Motta, hanno trasferito in carcere (su ordinanza del gip Gianni Gallo) con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, detenzione e porto abusivo di armi.
BRINDISI – Complicata forse dai nomi e dagli intrecci familiari, ma lineare nella struttura dei fatti la terza fase di un’operazione condotta stamani all’alba nel Crotonese dai militari della compagnia di Brindisi della Guardia di Finanza, che dal 3 luglio del 2010, giorno di un sequestro rivelatore di pistole al porto, sono riusciti a seguire abilmente una pista lungo la quale dalla Bulgaria viaggiano le armi per i killer della ‘ndrangheta. Un percorso investigativo che ha nel mezzo un altro episodio avvenuto il 9 ottobre 2010 nel porto di Bari, con un altro quantitativo di pistole intercettato apparentemente da un normale controllo delle “fiamme gialle” del capoluogo di regione, in realtà pilotato dagli investigatori brindisini che avevano già sotto controllo le comunicazioni di una parte della banda, quella che occupava il terminal calabrese.
Blitz della polizia a Brindisi in un nascondiglio usato per stivare il bottino di rapine e furti. Tra l'appartamento di un pregiudicato locale ed un box auto, sono stati rinvenuti gioielli per 100mila euro, parti di ricambio di scooter, pneumatici, una caldaia da riscaldamento, armi, maschere per coprire i volti dei malviventi. per ora, solo una persona è stata denunciata dalla Squadra mobile.
BRINDISI - Blitz della Squadra Mobile della Questura di Brindisi ieri in un garage al quartiere Sant'Elia. Gli agenti hanno recuperato oggetti in oro per decine di migliaia di euro, una pistola e attrezzi vari. Tutto materiale che potrebbe far luce su diverse recenti azioni criminali, con particolare riferimento ad alcune incursioni armate a danno di gioiellerie.
FRANCAVILLA FONTANA – La vita di una persona che costa 200 euro (il prezzo di fucile mitragliatore privo di caricatore); un Kalashnikov “quello di Nicola” che scotta (usato – in attesa dei complessi accertamenti balistici – verosimilmente per la mattanza sulla statale 7 dell’11 novembre in cui perse la vita il 18enne Francesco Ligorio fallendo l’obiettivo Nicola Canovari, salvo per miracolo); l’arma da guerra che avrebbe potuto essere utilizzata a breve contro una donna; “cinque bombe a mano” sul mercato (una delle quali potrebbe essere anche già stata usata - se si considerano gli ultimi attentati con l’uso di questi ordigni - a Mesagne e l’arco temporale in cui si colloca il loro impiego che segue alla guerra interna alla Scu che ha registrato nell’interland di Francavilla Fontana la media di un morto al mese tra ottobre e dicembre 2010).
FRANCAVILLA FONTANA – C’è un nuovo indagato nell’ambito dell’operazione “Terminator”. Dopo il cinque arresti di ieri compiuti dal Norm della compagnia della Città degli Imperiali un nuovo avviso di garanzia è stato spiccato nei confronti di Salvatore Parisi, 27enne di Francavilla Fontana. Contestualmente alla notifica del provvedimento, della procura della Repubblica di Brindisi, si è svolto anche l’interrogatorio d’urgenza del giovane (per il quale il gip Maurizio Saso ha rigettato la misura dell’arresto) che assistito dall’avvocato Michele Fino si è avvalso della facoltà di non rispondere.
FRANCAVILLA FONTANA – Bocche cucite da parte dei cinque presunti trafficanti di armi finiti in manette nell'ambito dell'operazione Terminator condotta dai militari della compagnia di Francavilla Fontana ed in particolare del Nucleo operativo radiomobile guidato dal tenente Simone Clemente. Interrogatorio di garanzia lampo per Giovanni Passiante (24 anni) assistito dall'avvocato Luigi Galiano; Gianluca Della Corte (26 anni) assistito dall'avvocato Tommaso Resta; Vitantonio Spirito (25 anni), Maurizio Parisi (23 anni) e il suo coetaneo Giovanni Resta assistiti dall'avvocato Michele Fino. Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere di fronte al gip Maurizio Saso.
OSTUNI – Un anziano ostunese (A. C., 73 anni) avrebbe seminato il panico nel pomeriggio di ieri, tra passanti, turisti e residenti del Centro storico della Città bianca, sparando in aria, dal terrazzino di casa, un colpo di pistola. E poco dopo, alla vista degli agenti intervenuti sul posto, avrebbe reagito con insana fermezza, minacciando di farla finita: “Se siete venuti a togliermi la pistola, io non ve la do, preferisco spararmi”, avrebbe risposto, puntandosi l’arma al petto.
FRANCAVILLA FONTANA – C’è un filo teso tra la guerra di malavita a Francavilla Fontana con tre omicidi tra ottobre e dicembre scorsi, e l’operazione conclusa la notte scorsa dai carabinieri della compagnia locale e quelli del Reparto operativo provinciale, con cinque arresti che affondano un gruppo emergente, pericoloso e forse frequentato dagli attori di quei delitti. Tutto parte da un sequestro di armi tenuto segreto dai carabinieri sino a questa mattina, ma avvenuto il 15 febbraio scorso, pochi giorni prima dell’altra importante svolta investigativa ottenuta dall’Arma, vale a dire il sequestro, il 23 febbraio, del network di esercizi commerciali collegato a Giancarlo Capobianco. Costui indicato come il capozona della nuova Sacra corona unita nella città, direttamente a disposizione del clan Scu mesagnese guidato da Daniele Vicientino ed Ercole Penna, quest’ultimo pentitosi dopo la cattura da parte dei carabinieri del Ros il 29 settembre 2010 (Operazione Calipso), e supporto dell’Operazione Last Minute del 28 dicembre successivo ad opera della Squadra mobile brindisina, in cui anche “Zio Carlone” fu coinvolto ed arrestato.