TARANTO – Ha 29 anni, originario della Puglia, e viveva nel Bergamasco. Aveva una relazione con una ragazza del posto ed era socievole e simpatico. Il giovane però aveva una “passione” deviata: era attratto dai bambini. Dopo alcune segnalazioni da parte dei genitori delle piccole vittime, l’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Bergamo a Taranto, con l’accusa di atti sessuali continuati nei confronti di due minorenni. E’ rinchiuso dal 14 gennaio scorso presso il carcere di Bergamo ma la notizia solo oggi è stata resa nota per esigenze investigative. Fra le vittime un bambino disabile al cento per cento.
RAVENNA – Hanno impiegato quattro anni di indagine, ma alla fine, gli agenti della squadra mobile di Ravenna lo hanno arrestato insieme con un complice. Si tratta del 42enne brindisino L.R., accusato di rapina a mano armata, e del 29enne S.L. nativo di Ravenna. L'arresto da parte del personale della sezione catturandi.
BRINDISI – La persona arrestata dalla Squadra mobile di Brindisi, nel corso di una operazione in contrada Formica condotta assieme a personale del Nucleo pionieri del Reggimento San Marco, molto probabilmente è il custode delle armi di una pericolosa banda della criminalità rurale, collegata a frange non ancora sradicate della Sacra corona unita, con un campo d’azione in un’area dove non solo si sono verificati vari episodi estorsivi, furti e rapine, ma anche due lupare bianche poi risolte con il ritrovamento dei cadaveri, e più recentemente un ferimento.
BRINDISI – Evade gli arresti domiciliari cui era ristretto per starsene con una ragazza che per avergli fornito ospitalità in casa è stata denunciata all’autorità giudiziaria per favoreggiamento. Costa caro il colpo di testa ad Andrea De Mitri, 31enne di Brindisi, finito ai domiciliari lo scorso 21 aprile sugli sviluppi dell’operazione “Piazza Pulita” che portò a 19 arresti (8 in carcere 11 ai domiciliari).
BRINDISI - Rientrava dall'Italia Settentrionale alla guida di un'auto a noleggio, e con mezzo chilogrammo di cocaina nascosto all'interno del sedile posteriore della vettura, ma non ha retto all'esame costituito da un controllo del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. La spedizione di sostanza stupefacente è finita male per Teodoro Monaco, 24 anni, disoccupato e senza precedenti penali, che si era prestato a fare da corriere - si presume - per un'organizzazione locale, non avendo egli la disponibilità finanziaria nè il necessario "accredito" di esponente di un certo livello di un gruppo criminoso, per trattare l'acquisto della coca scoperta dai finanzieri.
S.PANCRAZIO SALENTINO - Panettiere sì, ma con la pistola a portata di mano. Non si sa perchè Antonio Malorgio di 47 anni, panificatore, avesse nel suo forno nel centro urbano di S.Pancrazio Salentino una piccola pistola semiautomatica con matricola abrasa. Una protezione da eventuali rapinatori notturni, oppure altri motivi? Fatto sta che la cosa lo ha portato diritto in carcere al termine di una perquisizione mirata da parte dei carabinieri della stazione locale, i quali evidentemente qualcosa avevano subdorato.
BRINDISI - Potrebbe aver avuto un complice il 37enne Giuseppe Maisto, arrestato dagli agenti della sezione volanti per il tentativo fallito di rapinare il portavalori di Poste Italiane, in pieno centro a Brindisi la mattina della vigilia di Natale, sfociato nel ferimento di una guardia giurata dell'istituto di vigilanza Ivri. Sebbene Maisto abbia agito da solo, tentando di mettere a segno un colpo – che se fosse andato a buon fine avrebbe fruttato quasi 150 mila euro - qualcuno potrebbe aver collaborato indicando orari e tempi del deposito del danaro.
Da solo affronta le guardie giurate che stanno trasferendo alcuni sacchi di banconote davanti alle Poste centrali di Brindisi. Sono le 7,30 della vigilia di Natale. Prima una colluttazione, poi gli spari. Un vigilante resta ferito ad una gamba, il rapinatore viene bloccato dall'altra guardia giurata, arriva la polizia e lo ammanetta. Lui è il 37enne Giuseppe Maisto, una scheggia impazzita armata di fucile semiautomatico calibro 12. Tutto questo in piazza Vittoria, cuore della città.
BRINDISI - “Dammi i soldi o ti faccio fare la fine di quello di Taranto” (l'allusione era al vigilante Francesco Malcore assassinato il 19 dicembre scorso nella rapina al rione Tamburi ndr). Poi gli spari e il sangue in piazza Vittoria, di primo mattino dopo il tentativo d'assalto solitario alle poste centrali a scopo di rapina da parte del 37enne Giuseppe Maisto, pluripregiudicato, da un mese sparito da casa dove era agli arresti domiciliari. Sono circa le 7.30 quando il bandito, a volto scoperto, mette in atto il tentativo di rapina alle poste centrali di piazza Vittoria.
BRINDISI - Vigilia di Natale di sangue e violenza in pieno centro a Brindisi, dove un rapinatore ha sparato ad una guardia giurata in servizio davanti alla sede delle Poste in piazza Vittoria, prima di essere catturato dalla polizia. Risponderà di tentato omicidio, tentata rapina, porto e detenzione di arma fa fuoco modificata e spari in luogo pubblico. Il vigilante è stato raggiunto ad una gamba da una scarica di pallini esplosa con un fucile a canne mozze impugnato da Giuseppe Maisto, 35 anni, un'autentica scheggia impazzita nel panorama della malavita locale, già condannato a sette anni e mezzo di carcere il 18 giugno del 2010 per altre due rapine in città.
ORIA – Erano in tre, la sera del 20 aprile 2004, i cavalieri del male che massacrarono a martellate e poi seppellirono sotto la sabbia di Torre Borraco il 17enne Joseph De Stradis, che ancora respirava. E come li dovremmo chiamare? Confidenzialmente con qualche appellativo tipo zio o zia come gli aguzzini di Sarah Scazzi, che se per fortuna non sono nostri parenti? Forse qualcuno tra Francesco Fullone, l’architetto ed il principale esecutore dell’omicidio, Luigi Caffa, il presunto amico che attirò in trappola la vittima, o Fabio Palazzo, che allora aveva 17 anni esattamente come la vittima, nel frattempo si sarà pentito e punta alla redenzione, magari (gli ultimi due) anche senza l’aiuto della galera visto che di carcere sin qui ne hanno fatto poco. Ma andateglielo a dire ad Anna De Stradis, la mamma di Joe.
BOLOGNA - Circolava in centro centro a Bologna al volante di un'auto rubata, con a bordo quasi due etti di droga e un fucile a canne mozze. Andrea D'Oria, brindisino di 27 anni residente nel capoluogo emiliano, con precedenti, è stato arrestato nella tarda serata di ieri dalla polizia, al termine di un breve inseguimento cominciato in via Petroni e concluso in via San Vitale. Alla guida di una Citroen C3, alla vista di una 'volantè ha improvvisamente aumentato la velocità, attirando così l'attenzione degli agenti.
CATANZARO - Uno dei tre scafisti arrestati domenica scorsa dalla squadra mobile di Catanzaro e dai carabinieri della Compagnia di Soverato con l'accusa di avere condotto il natante dal quale sono sbarcati 84 immigrati, era già ricercato per lo stesso reato dall'aprile dello scorso anno dalla magistratura brindisina.
MESAGNE - Sul terrazzo di casa custodiva munizioni per pistole, fucili ed armi da guerra. Doppio arresto dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e della stazione di Mesagne. E in manette finiscono “Maradona”, al secolo Cosimo Giovanni Guarini, 34 anni, ritenuto uno dei personaggi di peso della Sacra Corona Unita ancora in attività, insieme con il 42enne Vito Stano, considerato uno degli emergenti della criminalità organizzata locale e protagonista la scorsa settimana di un giallo durato poche ore sulla sua presunta sparizione.
FASANO - Violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre ai maltrattamenti in famiglia. Sono le accuse per cui i carabinieri della stazione di Fasano hanno arrestato Monday Idghosa, 28enne di nazionalità nigeriana, domiciliato presso il centro accoglienza di Bari.
OSTUNI – Una nuova vita da cameriere in un ristorante a Vienna, un nome di fantasia, una compagna e un passato fin troppo pesante, tanto quanto lo è la condanna che deve scontare e che riteneva, depistando la polizia italiana e quella straniera, di lasciare lì, sospesa, nel casellario giudiziale.
CEGLIE MESSAPICA – Un consulente tecnico del Tribunale di Brindisi certamente infedele, il biologo Cosimo Barletta, 62 anni, di Ceglie Messapica, visto che i carabinieri lo hanno colto mentre intascava l’acconto di una sostanziosa mazzetta di cui l’ammontare totale era di 50mila euro.
FASANO – E’ il 6 ottobre del 2007. Giovanni Gallo, capo di una banda di spacciatori di Fasano, nella prima serata chiama a raccolta il padre Giovanni e il fratello Ugo. Ha avvistato Vito Semeraro, che sta alla testa di un gruppo rivale in affari di droga. La decisione di dare una pesante lezione al rivale viene attuata nel giro di pochi minuti. Il risultato è pesante: Semeraro viene trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” con sospette lesioni al cranio, al volto, alla milza e alle costole. Gallo, per tenere l’evoluzione dei fatti sotto controllo (e, nell’evenienza, fuggire), chiama senza problemi un medico anestesista che è nel suo carnet di clienti, Leonardo Arnese, Dino. Che si prodiga non solo per monitorare la situazione clinica del paziente, ma alla fine riesce anche a convincere il medico di guardia al pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni – dove nel frattempo Semeraro è stato trasferito – a chiudere la pratica come caduta accidentale, e quindi a non avvertire le forze dell’ordine.