BRINDISI - Tre gruppi isolati, l'uno indipendente dall'altro e qualche altra cellula, tutti con una passione in comune: “il poncio”, non la bevanda alcolica, ma quella pratica più diffusa di quanto non sembri che usa gli incidenti automobilistici per truffare le compagnie di assicurazione. Accanto alle menti, i registi dell'organizzazione e i cosiddetti figuranti, persone che con le loro false dichiarazioni facevano lievitare i risarcimenti delle compagnie assicuratrici e medici compiacenti che rilasciano certificati medici previo indennizzo.
BRINDISI – La grande giostra delle truffe alle compagnie assicuratrici non si è mai fermata, a Brindisi, diventando un caso nazionale (nei primi tre posti in Italia nella graduatoria del fenomeno), portando alle stelle le polizze per tutti tanto da indurre con l’aggravarsi della crisi il fenomeno parallelo dei contrassegni falsi. Le compagnie, in fondo, un sistema di recupero ce l’hanno, la gente no. Non è però un’industria dai grandi fatturati se si assume ad esempio il singolo caso di questa indagine: 294mila su 81 incidenti fasulli individuati e provati, una media di 3600 euro a colpo da dividere con medico ed avvocato compiacente, e con tutte le comparse.
BRINDISI - Dalle prime luci dell’alba, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 17 soggetti (di cui 7 in carcere e 10 ai domiciliari), tra i quali un medico e due avvocati, ed al decreto di sequestro preventivo di somme di denaro, in contanti, pari ad euro 220.000, emessi dal GIP del Tribunale di Brindisi, Valerio Fracassi, su richiesta del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi.
CELLINO SAN MARCO - Due auto distrutte dalle fiamme nell'arco di soli nove giorni. Meccanico nel mirino, a Cellino San Marco, dove ignoti, in via Tripoli, intorno alle due del mattino, hanno preso di mira la sua Volkswagen Golf. Scartata dai carabinieri della locale stazione l'ipotesi dell'incendio accidentale, vista l'indagine avviata già il 21 novembre scorso per incendio doloso della Fiat Punto di Pancrazio Vergari, 41 anni, che proprio nella stessa via venne data alle fiamme poco dopo la mezzanotte.
BRINDISI - Falsi incidenti, false perizie e truffe alle assicurazioni. Sono venti le persone rinviate a giudizio su richiesta del pubblico ministero Milto De Nozza per decisione del giudice per le indagini preliminari Valerio Fracassi. Truffa, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e fraudolento danneggiamento della propria persona, riciclaggio e affini. Sono queste le ipotesi di reato formulate dalla procura a carico dei venti, seconda tranche di una serie di attività investigative scoperchiate dalla squadra mobile di Brindisi, coordinata dal dirigente Francesco Barnaba e dalla polizia stradale, al comando del dirigente Silvano Retucci. Il sistema, sempre identico a se stesso, quello di inscenare falsi incidenti, cagionando danni veri alle proprie auto (o a vetture rubare ad hoc) per incassare il risarcimento, a fronte della richiesta di rimborso danni presentata, anche in questo caso, per il tramite di avvocati compiacenti, o presunti tali.
BRINDISI - L'unico che si è avvalso della facoltà di non risponde è stato Maurizio Rillo, 33 anni, brindisino. Gli altri indagati, invece, hanno dato la loro versione dei fatti al giudice per le indagini preliminari nel corso dell'interrogatorio di garanzia cui sono stati sottoposti. Il leit-motiv è stato lo stesso: sono innocenti, quello che viene loro contestato è totalmente infondato e le loro attività sono sempre state lecite e alla luce del sole.
BARI - La media dei sinistri con lesioni a persone in Puglia tocca il dato record del 43%, mentre il valore nazionale è del 21% e quello in Europa è del 15%. Nell'incidenza dei danni fisici in testa la provincia di Brindisi con un 41%. Sono i dati emersi oggi nel convegno a Bari organizzato dal Sindacato nazionale Agentui di Assicurazione - Puglia. Sul tema assicurazioni e frodi in Puglia, parte così la campagna di sensibilizzazione denominata “Stupidi Furbetti” contro l’abuso nell’infortunistica stradale. La diffusione del malcostume ha portato ad un incremento medio del 30% dei premi assicurativi Rc-auto nelle province pugliesi. "Un’emergenza sociale che si riflette anche nella fuga delle compagnie assicurative dalla Puglia: sarebbero circa 100 le agenzie a rischio chiusura con una perdita stimabile in circa 1.500 posti di lavoro tra dipendenti e collaboratori".