Sin da subito si sono dichiarati innocenti, due dei loro complici scelsero la via del patteggiamento, ma loro hanno sempre sostenuto di non aver partecipato a quella spedizione punitiva che a marzo del 2006 fu compiuta nei confronti dell'allora 22enne G.C.. Dopo nove anni la giustizia ha dato loro ragione
Tutti assolti con formula piena, così come anche la pubblica accusa aveva richiesto. Si è chiuso così oggi uno dei processi a carico di Massimo Pasimeni, alias Piccolo Dente, ritenuto uno degli esponenti di spicco della Scu di Mesagne, e imputato insieme ad altre cinque persone, tra cui la moglie, Gioconda Giannuzzo
Per anni hanno portato sulle spalle il peso della 'negligenza' e della 'imperizia' che erano state loro attribuite nel curare un bimbo affetto da una grave bronchite e poi morto in ospedale.
Erano accusati di aver acquistato da persone non identificate rame rubato dalla rete ferroviaria di Trenitalia, sono stati assolti perché il fatto non sussiste
Non c'era nessuna fabbrica di attestati di scuola superiore, nelle scuole paritarie di Marco Macchitella, imprenditore salentino finito alla sbarra a Brindisi insieme a un'altra ventina di persone. Assolti in 11
BRINDISI - In gergo si chiama “bidone”. L’accusa l’aveva qualificato come truffa. Il giudice ha ritenuto che non fosse stato commesso alcun reato, perché i due soci di una piccola attività commerciali hanno dimostrato, attraverso i propri legali, di non aver potuto pagare la fornitura.
MESAGNE - “In quell’azienda lavorano 70 dipendenti. Sfama altrettante famiglie”. Lo ha detto l’avvocato Massimo Manfreda nella sua arringa difensiva ed è probabilmente questa la chiave di volta di una vicenda giudiziaria conclusasi con l'assoluzione per tutti, pure per l'azienda: Tenuta Moreno, nota attività ricettiva di Mesagne, è stata realizzata con i fondi ottenuti grazie alle agevolazioni previste dalla legge 448.
BRINDISI - Lei telefonava per ritirare il premio. La linea continuava a cadere, a quanto pare non a caso. I risultati la pensionata 88enne brindisina li poté constatare a fine mese quando le giunse una bolletta dall’ammontare di alcune centinaia di euro a fronte dei soliti 20 che pagava per le poche chiamate dal numero fisso.
BRINDISI - Tutti assolti, tranne due, gli imputati in un processo per contrabbando d’ultima generazione, una forma di introduzione di tabacchi lavorati esteri in Italia che sarebbe stata messa in atto andando ad acquistare le stecche di sigarette direttamente dai duty free delle navi. Erano in tutto in 13, tutti di Brindisi, ed erano accusati dalla Dda di Lecce di aver costituito una associazione contrabbandiera, circostanza questa esclusa dal Tribunale di Brindisi in favore di tutti ‘perché il fatto non sussiste’.