Si tratta solo di informazioni frammentarie, ma la polizia avrebbe già chiuso il cerchio sull'attentatore del 19 maggio, responsabile della deflagrazione che ha ucciso Melissa Bassi e ferito in maniera grave altre cinque studentesse. Un uomo è nelle mani degli investigatori.
CAROVIGNO – Una sola sagoma, quella ripresa nel cuore della notte dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza in dotazione alla residenza del sindaco di Carovigno Vittorio Zizza. Le immagini, tuttora al vaglio dei carabinieri, documenterebbero l’incursione criminale, senza tuttavia offrire al momento certezze sull’identificazione del bandito solitario: l’uomo, infatti, sarebbe entrato nel cortile antistante l’abitazione del primo cittadino col il volto travisato. E’ sulle caratteristiche fisiche, dunque, che gli inquirenti starebbero cercando di soffermarsi, nella speranza di giungere quanto prima all’identificazione dell’attentatore.
BRINDISI – Siamo arrivati alle terza assemblea degli studenti di Brindisi dopo l’attentato del 19 maggio scorso. L’organizzatrice dell’evento è la coordinatrice dell’Uds Brindisi, Martina Carpani. L’assemblea si terrà giovedì 7 giugno prossimo alle ore 16 presso la sede in via Porta Lecce a Brindisi. “Non si può morire entrando a scuola”, questo il tema.
BRINDISI – Un incontro voluto da entrambe le categorie, medici dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi e docenti della scuola Morvillo Falcone, per salvaguardare la situazione scolastica di Sabrina Ribezzi e Azzurra Camarda, entrambe ricoverate nel Centro Grandi Ustionati. Le due studentesse intanto continuano a lottare per vincere questa dura battaglia per la vita, allo stesso modo continua a fare la loro compagna 15enne Veronica Capodieci ricoverata però nel centro di chirurgia plastica dell’ospedale universitario pisano.
BRINDISI – Il ministro Andrea Riccardi, arrivato a Brindisi nella giornata di ieri, per l’assemblea degli studenti tenuta questa mattina presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale Giovanni Giorgi, ha fatto visita presso l’Ospedale Antonio Perrino di Brindisi, nel Centro Grandi Ustionati, alle due ragazze ricoverate dopo il terribile attentato del 19 maggio scorso, e dopo si è spostato a Mesagne, dove ha incontrato i genitori di Melissa Bassi, papà Massimo e mamma Rita.
BRINDISI - Cosa pensano gli insegnanti dell'Istituto professionale Morvillo Falcone, e i loro colleghi del piano di sopra, quelli della succursale dell'Itis Majorana, corpo docente prima separato ed oggi saldato dall'attentato del 19 maggio. Cosa pensano del presente e del futuro, cosa ha cambiato la morte di una loro studentessa quella mattina, e il ferimento grave di altre cinque. Come si sta dall'altra parte degli obiettivi di un apparato mediatico che ha mostrato ancora una volta sensibilità molto povere. Che filo collega Brindisi alle aree terremotate dell'Emilia Romagna in questo Paese che ha ricevuto due colpi gravissimi in tre soli giorni. Chi riesce ancora a parlare all'Italia con sufficiente credibilità, e chi ascolta ciò che i giovani hanno detto a Brindisi nei giorni bui della bomba al Morvillo. BrindisiReport.it pubblica una lettera dedicata a Melissa Bassi, caduta a 16 anni davanti all'Istituto professionale Morvillo Falcone, scritta dal suo vice preside Mimmo Tardio per il periodico dello Spi-Cgil (il sindacato dei pensionati) "Liberetà".
Prima le illazioni sulle bombole di gas, poi le ipotesi più disparate sulle piste da seguire, infine i filmati del presunto attentatore (poi rivelatosi un poliziotto) sul luogo dell’attentato, ripreso mentre raccoglie detriti. La voglia di scoop, la necessità di trovare gli autori della strage e la possibilità di rendere pubbliche le proprie opinioni attraverso il web e i social network hanno cambiato il modo di raccontare un evento tragico, e forse perfino il modo di indagare. Ed è proprio sul web che si possono trovare le analisi più “originali” (per qualcuno le più strampalate) e le tesi più azzardate. Eccone alcune.
CAROVIGNO - “Non ci faremo intimorire”. Era comprensibilmente turbato il sindaco di Carovigno, a poche ore di distanza dall’attentato incendiario alle sue auto. Ma per nulla scalfito nella propria determinazione: “Non ci fermeranno”, ha detto Vittorio Zizza, primo cittadino a capo di una coalizione di centrodestra e dirigente provinciale del Pdl. “I miei sentimenti sono quelli di un padre spaventato, ma per quel che riguarda l’attività politica nessuno potrà nulla, non ci abbattiamo per nessuna ragione, neppure dinanzi a gesti di una simile viltà”.
BRINDISI – “Dopo la paura la speranza” è il titolo di un libro di Andrea Riccardi, il ministro italiano con delega alla Gioventù, ma ha dato il tema all’assemblea tenutasi all’Itis G. Giorgi di Brindisi questa mattina. Una delegazione di ragazzi di tutti gli istituti secondari del capoluogo ha incontrato il ministro. Tante le domande ma la cosa essenziale che traspare è che i giovani hanno, adesso più che mai, bisogno di fatti concreti, ora rivogliono quello spazio di voce, che negli ultimi anni a loro è stato negato. All’evento erano presenti le istituzioni, e anche Martina Carpani, coordinatrice dell’Uds di Brindisi.
BRINDISI – La caccia all’attentatore del 19 maggio continua a produrre “mostri”. Dopo i tre brindisini trascinati sotto i riflettori nel momento caldo delle prime attività investigative, e frettolosamente additati all’opinione pubblica sino al rischio del linciaggio, l’ultimo della serie è “il killer che si aggira tra le sue vittime”, frutto della corsa al fotogramma e allo spezzone di video in cui si stanno cimentando talk-show, tv e varie testate. Ma anche questa è una bufala di grandi proporzioni: il presunto killer che si aggira sulla scena dell’attentato altri non è che un poliziotto della questura di Brindisi giunto sul posto pochi minuti dopo l’esplosione, ed impegnato assieme ad altri colleghi nella ricerca dei primi reperti.
CAROVIGNO - Attentato incendiario ai danni del sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza. Ignoti si sono introdotti nel cortile dell'abitazione di via Santa Sabina appiccando il rogo a due vetture: una Volkswagen Passat ed una Alfa 159 Sport Wagon. Si tratta di quella della consorte e di quella del primo cittadino. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della locale stazione e della compagnia di San Vito dei Normanni guidati dal capitano Ferruccio Nardacci.
BRINDISI - IL ministro Andrea Riccardi, con delega alla Gioventù, parteciperà dalle 9,30 di lunedì 4 giugno ad una assemblea nell'aula magna dell'Itis "Giorgi" di Brindisi, riservata a delegazioni di dieci studenti ciascuna delle ultime classi degli istituti superiori della città per affrontare il tema del dopo attentato alla "Morvillo Falcone". All'assemblea parteciperà anche il sindaco della città, Mimmo Consales.
MESAGNE - “Perché la donna non è cielo, è terra; carne di terra che non vuole guerra: è in questa terra, che io fui seminato, vita ho vissuto che dentro ho piantato, qui cerco il caldo che il cuore ci sente, la lunga notte che divento niente”. Tratto da “Ballata delle donne” di Edoardo Sanguineti. Un’espressione leggera ma intensa per ricordare. Il primo concerto, dedicato a Melissa Bassi, la studentessa rimasta uccisa nell’attentato del 19 maggio scorso dinanzi alla scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi e per non dimenticare le amiche-studentesse, rimaste gravemente ferite: Azzurra Camarda, Veronica e Vanessa Capodieci, Selena Greco e Sabrina Ribezzi.
BRINDISI - Dopo la manifestazione nazionale del 26 maggio, domani 1 giugno a Brindisi si riunisce l'assemblea studentesca provinciale "per concretizzare quanto espresso nella manifestazione 'Io non ho paura'. L'assemblea sarà aperta a tutti gli studenti della Provincia ed organizzata in modalità laboratoriale". Gli studenti della consulta si riuniranno in quattro gruppi di lavoro: memoria, lavoro nelle scuole, lavoro sul territorio, rete tra le scuole.
MESAGNE - E' tornata a casa oggi, la signora Rita, la mamma di Melissa Bassi. I medici dell'ospedale San Camillo De Lellis di Mesagne hanno ritenuto che potesse affrontare quella che, dopo la notizia della tragica fine della figliola, è stata la prova più dura: entrare in quella casa dove la sua bambina non c'è più, andare nella cameretta di Melissa, stringere al petto e baciare il pigiama di lei. Una scena che ha messo a dura prova gli amici più intimi dei genitori della studentessa 16enne uccisa dalla bomba assassina del 19 maggio davanti all'Istituto Morvillo Falcone.
BRINDISI – Due hanno fatto rientro, finalmente, nelle loro case a Mesagne – Selena Greco e Vanessa Capodieci – mentre le altre due amiche, studentesse, rimaste gravemente ferite nell’attentato del 19 maggio scorso dinanzi la scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi – Azzurra Camarda e Sabrina Ribezzi -, sono ancora ricoverate nel Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi. Sulle due ragazze, in questi giorni, i medici stanno facendo interventi di pulitura della pelle, operazioni di routine su corpi ustionati.
BRINDISI – Più ci si allontana dal giorno dell’attentato, quel 19 maggio che pochi dimenticheranno, più diventa difficile seguire gli investigatori. Ci sono treni di indagini congelate per dare la precedenza assoluta a quella sull’assassino o sugli assassini dell’Istituto professionale Morvillo Falcone. Ci sono capi di Squadre mobili e Digos di diverse questure pugliesi e meridionali al lavoro a Brindisi. Ma non bisogna seguire gli investigatori o tentare di immaginare cosa pensano. Si possono seguire anche altre strade, come quella che nasce da una domanda: la Morvillo era la scuola predestinata, oppure solo la scuola più facile da colpire?
BARI - L'Ordine dei Giornalisti di Puglia non vuole un nuovo caso Sarah Scazzi, e si è mosso rapidamente per affrontare tutte le problematiche legate al rispetto della deontologia professionale nella terribile vicenda dell'attentato del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone. "Il Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti di Puglia, alla luce dei fatti relativi alla tragedia della scuola Morvillo Falcone di Brindisi, ha avviato l'esame di eventuali violazioni deontologiche da parte dei suoi iscritti. Il Consiglio - conferma un comunicato ufficiale - ha già aperto tre procedimenti disciplinari che saranno affrontati secondo le modalità e i tempi previsti dalle norme".
MESAGNE – “Gli uomini passano, le idee restano”. Non potevano mancare le parole di due dei simboli alla lotta contro la criminalità, alla mafia, all’illegalità, Falcone e Borsellino, nella Giornata della Legalità a Mesagne. Il corteo dei ragazzi mesagnesi e non, è partito dal palazzo di città, fino a convergere in piazza Orsini. Una marcia per ricordare Melissa Bassi, la 16enne uccisa nell’attentato del 19 maggio scorso e per rivendicare la cultura della legalità. Erano presenti 13 Gonfaloni di città italiane insieme ad alcuni sindaci, tra cui, Carolina Girasole (di Isola Capo Rizzuto), istituzioni militari e civili, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
MESAGNE – Sulle poltrone della sala consiliare del Comune di Mesagne, stamane, non c’erano cariche politiche, ma ragazzi, a partire dal sindaco, Anna Paola D’Apolito, agli assessori e ai consiglieri. Una seduta convocata per la Giornata della Legalità, che si tiene oggi nella città colpita dall’attentato del 19 maggio scorso non perché teatro dello stesso, ma perché la ragazza uccisa, Melissa Bassi, e le cinque ferite sono di qui. A parlare e porre quesiti, sono stati loro, ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
BRINDISI - Si ricostruisce lo scenario dell'attentato del 19 maggio 21012. Il piazzale davanti all'Istituto professionale Morvillo Falcone è stato sgomberato e il perimetro presidiato dal personale delle volanti. Studenti ed insegnanti del Morvillo e del distaccamento dell'Itis Majorana sono entrati da un cancello laterale che si apre su viale Aldo Moro. I pullman con gli studenti arrivano in sequenza, come il giorno dell'esplosione. La scuola sembra tornata alla normalità. Ma dall'altro lato si ricostruisce il 19 maggio.
Sei uomini della scientifica, che hanno piazzato una telecamera he effettua riprese a 360°, ed altri strumenti di ripresa e misurazione piazzati sul chiosco, sulla strada e su un palo della luce. Davanti all'Istituto professionale Morvillo falcone si ricostruisce la scena dell'attentato del 19 maggio 2012. Rimossi gli striscioni in memoria di Melissa Bassi, uccisa a 16 anni dalla bomba, rimosse le transenne e anche le auto della polizia sono state spostate. Studenti e docenti sono stati fatti entrare da un cancello secondario situato su viale Aldo Moro, non ci sono magistrati sul posto. A 200 metri dal luogo dell'attentato è stato fermato per un controllo un extracomunitario con un computer: era seduto alla fermata del bus di viale Aldo Moro.
BRINDISI - Le indagini sono uscite dal cono dei riflettori. Molto meglio così, dicono al ministero dell'Interno e alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Il caso regge ancora in tv e anche Barbara D'Urso abbassa i toni, spostando rapidamente gli elementi della scenografia e dando dopo otto giorni la parola ad uno dei "mostri", Raffaele Niccoli, il quale in diretta da Brindisi racconta cosa vuole dire farsi una nottata da sospettato di strage in questura, dal momento in cui vieni prelevato con un pistola puntata addosso, alla perquisizione in massa, all'interrogatorio condotto - ha detto in tv - dal capo dell'antiterrorismo in persona, e rendersi conto solo allora di essere al centro dei sospetti per un fatto atroce. Ma questo rientra nell'ordine delle cose, quando ci sono una studentessa morta e altre cinque dilaniate e bruciate in ospedale a lottare per la vita.
PISA – Le condizioni di Veronica Capodieci, la 15enne mesagnese, rimasta ustionata nell’attentato di sabato 19 maggio scorso, e attualmente ricoverata nell’ospedale di Pisa, Cisanello, rimangono stazionarie. Domani la studentessa sarà sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico – fanno sapere dalla direzione sanitaria. La prognosi per Veronica rimane riservata e la sua situazione ancora delicata e grave.
BRINDISI – Anche il procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, che coordina le indagini sull’attentato del 19 maggio a Brindisi, ha indirettamente confermato oggi che non ci sono ancora esiti di particolare rilievo. Motta è intervenuto per criticare la gestione mediatica della vicenda: “Le recenti notizie apparse su vari giornali online e carta stampata (riferendosi ai siti e alle testate nazionali e locali che si sono avventurate via via in varie ipotesi, ndr) sono per la maggior parte false e distorte: così si danneggia l'indagine e non si dà assolutamente un servizio all'opinione pubblica”.